Mar 11, 2009 - grillopensante, teorie    3 Comments

Non Si Può Avere Tutto

Bella giornata a Modena Book, domenica.
In particolare, lunga conversazione con Loris Ferrari, autore di Damnati ad Metalla, nonché fisico.

Affascinante teoria: i Greci, che sapevano una cosa o due in fatto di narrazione e di storie, dicevano che guerre, carestie, pestilenze e tragedie in generale erano mandate dagli dei perché gli uomini avessero qualcosa da raccontare. E adesso come adesso, dopo sessant’anni di relativa pace e di più o meno indisturbato sviluppo, l’Occidente non ha più molto da raccontare. Tanti libri, sì, tanta gente che scrive, tanti buoni e discreti autori ma… niente capolavori, perché mancano a monte quelle tragedie che trascendono l’esperienza personale e generano storie il cui senso sopravvive alle generazioni.

Ho sempre pensato che la mancanza di guerre plasmi una civiltà, proprio come la plasmano le guerre, anche se ovviamente non allo stesso modo.

Loris Ferrari conclude che sarebbe abbastanza criminale lamentarsi, visto che la controparte della carenza di capolavori sono sessant’anni di pace e sviluppo.

E quindi, tanto per parafrasare Brecht, beato quel popolo che non ha bisogno di capolavori?

Come dicevo, affascinante teoria.

 

***

Domani, “Fumo e Nebbia, La Londra Cupa di Charles Dickens”, all’Università della Terza Età di Gonzaga (MN)

Non Si Può Avere Tuttoultima modifica: 2009-03-11T20:05:07+01:00da laclarina
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3 Commenti

  • Emergono altri aspetti, preoccupanti, dall’esame delle conseguenze di sessant’anni di pace e sviluppo. Molti maschi occidentali non sapranno mai se, per esempio, sono vigliacchi o no. Dice: E chi se ne frega?! Eh, no … Piaccia o non piaccia, il nostro paleoencefalo è ancora là, fermo a cinquantamila anni di distanza dai computer e dagli acceleratori subatomici che ci illudono di essere intelligenti (anche se non vanno). Le stragi del sabato sera. Gli scontri con la Polizia. Il Bullismo e L’Ultraismo calcistico … Pensiamoci un attimo: maschi del genere umano che cercano di appurare quanto sono coraggiosi. Questa la vera motivazione, poi rivestibile di superfetazioni neo-encefaliche di vario tipo. I maschi, sia chiaro, sono un sesso destinato a una drastica riduzione numerica, in un mondo di 9 miliardi di individui: negli alveari e nei formicai, quasi solo femmine (sterili). Qualche fuco, che poi, fatto “quello”, via, fuori dai piedi. Il destino dell’Umanità, o Donne, è nelle vostre mani. Prima ci sbattete fuori dall’Alveare, meglio sarà. Occhio, però … Parecchie di Voi cominciano a mostrare preoccupanti somiglianze con Noi.

  • Quindi in vista, lontano-lontano, ci sarebbe un mondo di uberfemministe, bulle, vandale e ultratifose? Terrificante prospettiva!
    D’altra parte, mai creduto che “Il Mondo Sarebbe Migliore Se Lo Governassero Le Donne”. (Vedere post di oggi)

    E (con lieve triplo salto mortale logico) mi torna in mente un saggio che ho letto qualche tempo fa (ricordarsi l’autore…), secondo cui i tassi di criminalità in Inghilterra decollarono dopo la perdita dell’Impero, che aveva offerto alla gioventù maschile dell’Isoletta vasti spazi e molteplici occasioni per sfogare istinti aggressivi e desiderio di affermazione… oppure, come dici tu, di provare se e quanto fossero coraggiosi.

  • No, non vedo nel futuro lontano una repubblica mondiale di amazzoni sanguinarie. Sogno, piuttosto, una comunità dove pochi maschi (io non ci sarò, purtroppo) vengano usati a puro scopo riproduttivo, e dunque coccolati, fatti giocare (come Noi amiamo), nutriti a dovere, ma tenuti lontano da ogni strumento del Sapere e della Conoscenza. Il problema dell’Eden, secondo me, è che quella scema di Eva diede la Mela anche ad Adamo. L’avesse mangiata solo Lei, e se la fosse vista Lei, con Dio, da sola a Solo, le cose sarebbero andate molto diversamente. Oh, aggiungo che credo nella sostanziale veridicità della Genesi, e sono uno specialista in “Eden’s possible scenarios”.