Set 27, 2009 - pennivendolerie    1 Comment

Alti e Bassi

Cronache di vita da autore.

Cominciamo con gli alti, ma alti himalayani.

All’Accademia Virgiliana è andato tutto meravigliosamente bene.

A dire il vero, quando sono entrata in Accademia e ho incrociato sul portone Zichichi che andava a tenere la sua conferenza su Galileo al Teatro Bibiena (portone accanto, per i non Mantovani), mi è caduto un po’ lo stomaco nelle scarpe. E anche quando alle cinque la sala non era piena nemmeno per metà. E vogliamo parlare di quando ho abbattuto il cavalletto della telecamera? O di quando è arrivata la Matta delle Conferenze? Costei è una signora dai capelli rossi che s’intrufola a tutti gli eventi culturali della città, purché abbiano un rinfresco alla fine. In genere si limita a far man bassa di pasticcini e vol-au-vent, ma nelle brutte giornate è capace d’inveire contro il malcapitato di turno con un’energia notevole. Una volta (presentazione dello Specchio alla UTE) mi è capitato di essere oggetto delle sue gentili attenzioni: non un’esperienza che si desideri ripetere. Quando è arrivata furibonda e mugugnando che la sicurezza del Bibiena non le aveva consentito di entrare da Zichichi, lo stomaco mi è sceso ancora un po’ di più, diciamo nel gommino dei tacchi alti…
Poi però la sala si è riempita come un uovo, e questo era molto incoraggiante. Csì abbiamo cominciato, rinunciando a metà del quarto d’ora accademico. Il Professor Zamboni, Presidente dell’Accademia Virgiliana, ha detto cose molto belle (forse più di quanto io meritassi…) di me e dei miei libri, e non si è trattenuto dal punzecchiarmi con “la speranza che presto o tardi Chiara si abbandoni al cuore e non solo all’intelletto”.
Poi il relatore, Professor Mario Artioli, Accademico, poeta e critico letterario, ha detto alcune cose belle e acute dei miei libri precedenti e di Annibale, e a questo punto sarebbe stata ora di mostrare il book trailer e le mie accuratamente preparate mappe delle battaglie, se il vetusto PC dell?Accademia non avesse deciso, lì e allora, di entrare in sciopero. Panico, segretarie che arrivano in corsa, battutine per tentar di alleggerire il momento, sguardi terrorizzati al relatore… “Passiamo oltre?”
Quando si è accorto che stava per essere bypassato, il pc ha avuto un sussulto d’orgoglio ed è tornato in vita. Morale: ho mostrato tutto quanto, ho parlato, ho spiegato che persona eccezionale fosse Annibale, di quel genere di eccezionalità che attraversa i secoli.
Poi il Prof. Artioli ha ripreso la parola, parlando in modo molto lusinghiero dello stile, del linguaggio, dei personaggi, della trama del libro, facendomi arrossire più di una volta, e abbiamo concluso alternandoci alla lettura di alcuni brani.
Applausi torrenziali, abbracci, strette di mano, dediche, fiori, qualcuno mi ha messo in mano un bicchiere di vino, complimenti, baci, e ieri mattina un pezzo sulla Gazzetta di Mantova. Voglio dire: non capita tutti i giorni di essere citata sulla stampa nello stesso articolo in cui si parla di Zichichi…
Seguiranno foto quanto prima.
Tutt’altra musica a Belgioioso, alas, e qui veniamo ai bassi. Ma bassi abissali.
Sono arrivata al castello a mezzogiorno e ho vagato per la fiera semideserta fino alle 6, quando alla mia presentazione si è presentato un totale di 7 persone, di cui:
– n° 3 parenti (mamma + 2 zii)
– n° 1 cliente con moglie = 2
– n° 2 sconosciuti, che avrei potuto baciare in fronte…
E’ vero, tutti dicono di non avere mai visto la Fiera di Belgioioso così vuota, c’è la crisi, è un anno particolare, l’editoria arranca… Tuttavia non posso fare a meno di chiedermi se un po’ di pubblicità in più non potesse migliorare la situazione. Non so, anche solo un cartello informativo fuori dalla sala? O presso lo stand del mio editore? Perché vi assicuro, quando si ha davanti una platea tanto scarna, la sola definizione che viene in mente è “disastro”…
My agent has more than some ‘splaining to do.
Poi, però si pensa alla favolosa faccenda di venerdì, ci si ricorda che una volta Franz Liszt si è trovato così pochi spettatori a una pomeridiana che dopo il concerto li ha invitati tutti a prendere il tè in una pasticceria, si riacquista un po’ di sense of humour e si spera nel futuro…
Come dice il mio saggio zio pasticciere: non tutte le ciambelle vengono col buco.

Alti e Bassiultima modifica: 2009-09-27T19:47:33+02:00da laclarina
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1 Commento

  • E’ vero, un pò di ironia ci può salvare da certe situazioni che ci appaiono disastrose. Sono felice del pieno di pubblico che hai fatto all’Accademia Virgiliana. C’è sempre questo pubblico tra i piedi, così ingombrante e così necessario (purtroppo!)se poi tra il pubblico ti ritrovi quella signora dai capelli rossi, vorresti si annullasse come per incanto. Me la sono ritrovata anche al Castello di Pico all’inaugurazione della mia mostra, arrivata col passaggio compiacente di un’amica (o che credevo tale) anche se non c’era buffet!
    Ciao, spero in un tuo successo di vendite!!