Dove eravate?

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Dov’eravate, vent’anni fa, come stasera?
Io incollata alla televisione, con i miei genitori. “Guarda bene,” disse mio padre, con gli occhi lucidi. “Guarda, perché non te lo dimenticherai più.”

Io avevo quindici anni, e mio padre aveva ragione. A cena i miei genitori mi raccontarono i loro ricordi di quando il muro era stato costruito, e poi brindammo ai Berlinesi, ai Tedeschi, a Gorbaciov, alla fine di un’era, all’inizio di un’altra. Era un mondo nuovo.

E voi?

Dove eravate?ultima modifica: 2009-11-09T20:16:10+01:00da laclarina
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1 Commento

  • Ero a casa davanti alla tv con i miei genitori, tutti a bocca spalancata.
    Ci misi del tempo a realizzare che quell’atmosfera con cui avevo convissuto dalla nascita, quell’atmosfera di inquietudine sottile per la possibile catastrofe globale che aveva generato War games, Rocky IV, The day after, i bunker antiatomici da giardino, L’ombra dello scorpione e in generale la mia ossessione per gli scenari post atomici e per il luogo narrativo dell’ultimo uomo sulla terra, tutto ciò era finito. E mi aveva lasciato in qualche modo marchiato a vita, in un modo che la mia sorellina di 5 anni non avrebbe mai capito appieno.