Snoopy
Santa Lucia deve avere letto il post dell’altro giorno, perché mi ha portato un mug favoloso.
Da una parte c’è Snoopy che scrive “Era una notte buia e tempestosa…”, e dall’altra Snoopy che immagina di essere un asso della I Guerra Mondiale. In mezzo c’è il manico, utile per quando si vuole bere il tè, oltre a contemplare il bracchetto.
“Se si eccettua il baseball,” mi si è commentato, “Snoopy praticamente sei tu: o a scrivere, o persa a immaginarti delle battaglie.”
Ma io protesto, protesto vivacemente: non so se inizierei un romanzo con “Era una notte buia e tempestosa…” (oddìo, non si sa mai… peccato che l’abbia già fatto Bulwer-Lytton), ma una cosa è assolutamente certa: non immaginerei mai di combattere contro il Barone Rosso. Io immaginerei di essere il Barone Rosso, che caspita!
E per tutta la giornata, immaginatemi china sulle mie carte, con la tazzona fumante accanto.