Ago 22, 2010 - considerazioni sparse    7 Comments

Battesimo dell’Aria!

2010-08-21-64903.jpgQuesto non è molto letterario, ma devo, devo, devo raccontarlo. Ieri ho avuto il mio battesimo dell’aria… no, avevo già volato in aereo, ovviamente, ma un volo in mongolfiera è un’esperienza a sé.

Tra l’altro, ho avuto la fortuna di volare con Alex Bellini, navigatore solitario, traversatore di oceani, deserti e distese ghiacciate, straordinario personaggio di avventure silenziose e profonde – presenza rassicurante e intensa al tempo stesso, mentre la mongolfiera scivola, liscia e silenziosa, non nel vento, ma con il vento, sorprendentemente stabile per essere un cestino di vimini sospeso a un grosso pallone verde.

E’ stata un’esperienza magnifica. Ci si arrampica nella cesta (Alex dice che, dai tempi dei fratelli Montgolfier in qua, il vimini seguita ad offrire la migliore combinazione di resistenza, leggerezza ed elasticità), si sale a forza di fuoco e poi ci si affida al vento, senza preoccuparsi di dove si arriverà. Ci si sente leggeri e piccoli, e c’è una poetica semplicità in questo modo di spostarsi, una grazia avventurosa e sospesa, come in una vecchia illustrazione.

Qualche foto – non proprio ideale, ma si fa quel che si può.

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La G-BZVE in fase di preparazione. Sono riuscita a tagliare fuori la cesta, Alex e l’equipaggio, ma avevo il sole contro, non vedevo un bottone ed è già un miracolo che sia riuscita a fare questo.

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Peccato che ci fosse un po’ di foschia…

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Non sono incantevoli le nostre campagne, un susseguirsi di rettangoli, come una ciclopica trapunta verde?

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Seguendo la nostra ombra… o con la nostra ombra al seguito?

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In fase di atterraggio – e no, non siamo atterrati sul mais. Anche l’atterragio è gentile: ci si appoggia con un paio di saltelli, e ci si dispiace che sia già finita. Un’ora e mezza volata, in tutti i possibili sensi dell’epressione.

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Il mio certificato – e siete pregati di notare la parte in cui si parla di coraggio e sprezzo del pericolo. Non che ci si sia mai sentiti meno che sicuri, sia chiaro…

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Firmato dal pilota, e non un pilota qualsiasi!

Battesimo dell’Aria!ultima modifica: 2010-08-22T09:05:00+02:00da laclarina
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7 Commenti

  • Bello. Come sempre stimoli i ricordi 8per questo il reiterato “biricchina”).
    Si era in costa d’Amalfi: sommergibile. Ipotesi apparentemente opposta, ma si è sempre nell’ambito di correnti…
    Chissà dove saranno le foto! E il certificato!
    Comumque, sulle foto: in realtà rappresentano comunque bene la situazione che hai vissuto. Speriamo di non fare la figura delle saputelle (per maturare un pò di credito: all’attivo abbiamo un corso a Bologna, l’esserci relazionate con il GRUPPO GUARDA della stessa città; qualche concorso vinto; due foto esposte nella mostra di foto, 40: ce ne sono di bellissime, provenienti da poeti di tutto il mondo in una bella sala a Trieste, che si possono vedere cercandole in google, basta, dovrebbe bastare altrimenti cercheremo noi il link, scrivere Castello di Duino Luce/Ombre 2010): possiamo dare un piccolo consiglio?
    Lo facciamo? Lo facciamo: almeno la prima foto, rendila bianconero. Il contrasto drammatico (così si chiama il netto contrasto tra luci-controluce-nero-grigi) restituirà in qualche maniera la tensione che inevitabilmente si dovrebbe provare.
    Ciao
    Alessia e Michela

  • Ecco, questa esperienza mi manca. Ho volato su mille aerei, anche cu uno da venti posti a eliche che per poco non ci faceva ammazzare tutti, ma la mongolfiera mi manca, e per come hai descritto il volo dovrò assolutamente informarmi per farmi un giro sulla mia costa livornese. Ciao, davvero simpatico il tuo blog.

  • Carissima Chiara, che bello! Grazie per aver condiviso le tue emozioni: dev’essere stato davvero eccitante alzarsi in volo e restare sospesa a una tale distanza dalla terraferma.
    Brava, il coraggio di sicuro non ti manca!
    Sonia

  • Hai volato su una mongolfiera?! Hai volato su una mongolfiera?! Aaah! Voglio salirci anch’iooo! Come si fa?! Dove si fa?!

    Più ancora, uno dei miei sogni nel cassetto sarebbe fare una trasvolata mitteleuropea in dirigibile… Purtroppo gli Imperi Centrali non ci sono più, e non sono più in guerra con Sua Maestà Vittoria e/o Giorgio… 😉

    Le foto con l’ombra hanno un ché di Magritte…

  • @Alessia: proverò, proverò… E un sommergibile? Bello! The Hunt For Red October è un film che mi piace tanto – anche se il libro l’ho trovato di una noia mortale.

    @Sergio: uh, gli aereoplanini mi terrorizzano… una volta ho volato da Bruxelles a Cardiff su un Jetstream 41 della Sabena, e quando siamo arrivati avrei baciato il suolo gallese tanto volentieri. Non aiutava il fatto che il saluto del primo aeroportuale all’arrivo fosse “Ah, ce l’avete fatta anche stasera, allora!” La prossima volta, datemi una mongolfiera, dovessi metterci ottanta giorni!!

    @Sonia: guarda, è stato meraviglioso – molto come quando si sogna di volare…

    @Alessandro: sì, ho volato su una mongolfiera. E ho trovato gente e mezzo Colà Dove Si Trova Ciò Che Si Cerca: Internet!
    Magritte, vero? E’ per questo che ho fotografato l’ombra a tutto spiano.

  • Oh, e Alessandro: conosci i romanzi di Naomi Novik, con il capitano Laurence, Temeraire e… come diavolo chiami una cavalleria a dorso di drago? Comunque, think 1805, Inghilterra, Francia e draghi da guerra…

  • Ciao Chiara,
    bellissimo il tuo articolo sulla mongolfiera. Per un momento mi sono immagina al tuo posto. Ti ho trovato tramite Alex Bellini perchè stiamo organizzando un evento unico ed impedibile.
    Il primo corso motivazionale tenuto proprio da Alex Bellini. Di seguito qualche infos.
    La narrazione di storie incredibili quali metafore della vita per motivare! Chi meglio di lui è in grado di motivare ?
    Questo si propone Alex Bellini incontrando platee aziendali, di centri culturali, scuole e club service. Perché non si è sempre sulla cresta dell’onda e lo sa bene chi ha attraversato a remi due oceani entrando nella storia della navigazione. Ma i veri oceani dobbiamo attraversarli quotidianamente. In ufficio, a casa, vicino ai nostri affetti.
    Attraverso il racconto delle sue sfide e con la sua capacità comunicativa, Alex Bellini é in grado di coinvolgere gli spettatori offrendo loro un nuovo punto di vista permettendo di cambiare le proprie credenze e superare le paure, accettando le sfide della vita.

    Il corso si terrà il 4 DICEMBRE 2010 a Magliano Sabina ed i posto sono limitati. Se tu o qualcuno fosse interessato a partecipare
    otete contattarmi sulla mail n.fabbri@studiobertoldieassociati.it

    o andare direttamente sul link

    corsoalexbellini

    http://www.studiobertoldieassociati.it
    Grazie mille per l’attenzione, Novella