La (più o meno) Nobile Arte Del Duello

Da HNR, n° 53 (Agosto 2010): Duncan Noble offre dieci consigli per far incontrare lo stocco del vostro Eroe e l’anatomia del vostro malvagissimo Malvagio. Tanto piacere…

BrettDuel.jpg1. Il Malvagio (vale a dire l’antagonista del vostro Eroe, indipendentemente dalla posizione ideologica) è sempre il miglior spadaccino di Francia – o di qualche altro posto altrettanto romantico. Requisiti minimi per aspirare alla carica di Malvagio: un titolo nobiliare, una sfilza di duelli-cum-omicidio a (dis)credito e una risaputa inclinazione per le mosse sleali.

2. Indipendentemente dal periodo storico, tutte le spade sono stocchi (a meno che non si tratti del Medio Evo, che è un discorso a parte – vedi spadone e grosses messer). Fioretti e sciabole? E chi li vuole? Il lettore sa che uno stocco è lungo e letale: basta e avanza.

3. Non importa quanto è lunga la lama: lo stocco si sfodera sempre in un lampo – e nessuno inciampa mai nel fodero. A meno che non stiate scrivendo una parodia, perché allora… è uno spassoso capitombolo che vedo arrivare?

4. Se per caso l’Eroina assiste al duello, deve starsene in un angolo, terrorizzata e impotente, anche se fino a un istante prima era una fanciulla tostissima. Mai e poi mai deve passarle per la mente l’idea di dare una botta in testa al malvagio con qualsiasi oggetto pesante e storicamente accurato le capiti sottomano. Ce li avevano i cric nel XVIII Secolo? No? Peccato.

5. Mezzanotte in una strada buia? E dov’è il problema? L’Eroe ci vede preternaturalmente anche di notte, e presumibilmente anche il Malvagio non se la cava male. Questo non impedirà che l’Eroe possa ruzzolare in un fosso o inciampare nell’eventuale mobilio: basta che si riprenda appena in tempo per sottrarsi allo stocco del Malvagio.

6. Balzi, calpestii e cozzare di lame in abbondanza sono obbligatori. Un po’ di fiatone è più che accettabile, ma non per l’Eroina: lei può solo gemere, strillare e, occasionalmente, esclamare “No!”

RupertVSRassendyll.jpg7. Parlando di fiatone, nessuna mancanza d’ossigeno tratterrà i duellanti dal commentare dettagliatamente la situazione: “Ah! Inutile cercare di avvicinarvi al ponte levatoio/al vostro cavallo/alla finestra!” Oppure c’è sempre l’intramontabile classico: “Avete ucciso mio padre: preparatevi a morire!” Cosa bizzarra: i manuali di scherma di tutte le epoche insistono ostinatamente che non si dovrebbe mai parlare mentre ci si batte – per via della concentrazione o qualche altra sciocchezza del genere. La letale arte del duello è una faccenda lenta e silenziosa? Che barba! Meglio darci dentro con lo spirito.

8. Il corpo a corpo è ESSENZIALE. Avete presente quel momento in cui i duellanti si urtano, fermano il duello e si sibilano insulti a vicenda? “Sei venuto a Nottingham una volta di troppo, Robin Hood!” Ops, scusate: quello era il Medio Evo – niente stocchi.

9. Il Malvagio, avendo una reputazione da difendere, ricorre alle mosse sleali di cui al punto 1. Naturalmente non si trovano nel Decalogo Del Gentiluomo, ma l’Eroe è troppo sveglio/veloce/abile per cascarci. E’ probabile che si sia allenato in segreto (con o senza l’equivalente storico di un maestro Jedi), perfezionando una Micidiale Botta Segreta che abbisogna soltanto della giusta opportunità. Ehi,  chi bussa? Sei tu, Opportunità?

10. Quindi, l’Eroe mette in pratica la Micidiale Botta Segreta e il Malvagio, assunta un’adeguata espressione di dolorosa incredulità, crolla a terra – fulminato. La storia e la medicina insegnano che un duello all’arma bianca tendeva a finire in interminabili e letali emorragie interne o esterne. Shakespeare, che aveva le idee chiare in materia di duelli all’arma bianca, di solito approfittava dell’emorragia per un quarto d’ora di commoventi addii. Avete presente Mercuzio? Ma al giorno d’oggi il mercato vuole azione, non carrettate di recriminazioni, rimpianti e filosofia varia.

Oh, e naturalmente a questo punto l’Eroina si getta tra le braccia dell’Eroe, ignorando tutto il sangue che l’Eroe ha addosso (parte suo, parte del defunto Malvagio), perché lei è tosta e coraggiosa. E quindi tutto è bene quel che finisce bene.

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Duncan Noble, scrittore e schermidore, piazza abbondanti scene di duello in tutti i suoi romanzi romanzi storici e, già che c’è, scrive anche saggistica in materia. Al momento lavora a un saggio divulgativo su spade e spadaccini nell Highlands scozzesi. Chissà se ci sarà anche Alan…

 

La (più o meno) Nobile Arte Del Duelloultima modifica: 2010-12-15T07:38:00+01:00da laclarina
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2 Commenti

  • Ricordo ancora la disinvoltura con cui un aiuto-eroe salgariano (del ciclo dei pirati) parò la micidiale mossa con la quale il cattivone sterminava i suoi avversari. Uhm, ricordo solo quello…

  • Il mio preferito (per assurdità) credo sia nel Jewel di Sir Thomas Urquhart: Crichton debella dieci avversari – dieci! da solo, nella più matematica e fiorita delle maniere. E il bello è che Sir Tom scrive la scena in tutta e appassionata serietà!