Feb 2, 2011 - commercials, lostintranslation    Commenti disabilitati su Eh?

Eh?

Avete presente la pubblicità ricattatorio-anniversariale della RAI, in cui Ofelia suggerisce da dietro le le quinte a un perplesso Amleto, un sacerdote celebra il matrimonio di una basita giovane coppia, un allenatore arringa la sua stranita squadra di pallacanestro prima della partita, una spaesata giornalista intervista un vincitore di tappa, e via così, e nessuno capisce nessuno perché tutti parlano versioni strette di qualche dialetto italiano?

Dopodiché la Voce Fuori Campo rivendica gioiosamente i meriti della Tivvù nell’avere insegnato l’Italiano agli Italiani e, in un momento dalle non so quanto volute implicazioni bibliche, parte l’Inno di Mameli, sventola il Tricolore, e la babele si dissolve, per l’entusiasmo generale. Ofelia, o chi per lei, in un serio sfoggio di tripudio, con gli occhi fuori dalla testa e un sorriso a sessantaquattro denti, leva le mani al cielo ed esclama “Che meraviglia!”, o qualcosa di equivalente. “Fratelli d’Italia.” conclude suadente la VFC, salvo poi riprendere  con “Oh, e quindi ce lo meritiamo proprio il canone, non vi pare? – o parole a quest’effetto. 

 L’idea è più carina di altre, tratta senza eccessi di retorica un angolo particolare del Centocinquantesimo e, in fairness, i meriti in questione la RAI li può anche vantare davvero – anche se ormai si tratta di meriti antichi: vorrei tanto che i telegiornalisti smettessero di dire cose come “vicino Milano” o “riappacificare” in luogo di “rappacificare”… 

Resta il fatto che ieri gente dell’altro capo della provincia – gente mantovana come me, solo 60 chilometri più a ovest – mi ha apostrofata più o meno così: “Conta n’argota!”

Soggiacendo a un improvviso impeto d’identificazione con tutti i basiti dello spot RAI, ho sollevato le sopracciglia e ho esclamato “eh?” E così ho scoperto che questi alieni dicono “conta n’argota” per significare “racconta qualcosa”, ma se invece volessero dirmi di non raccontare nulla modificherebbero l’ingiunzione in “conta n’algota”.  Gente più esperta di me nell’idioma delle mie parti – e quindi più attendibile – mi conferma nell’impressione di assoluta ostrogotaggine.

E quindi sì: per una volta, la RAI può fare la ruota a ragione e considerarsi soggetto meritevole. Sarebbe bello che, forte di questo, proseguisse sulla buona strada, invece di massacrare i congiuntivi, coltivare ogni genere di malvezzo linguistico e impoverire il vocabolario. Non sarebbe già molto, come impegno per i prossimi centocinquant’anni?

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Tra parentesi, mi diverte abbastanza il modo in cui l’utente YouTube che ha messo in rete la serie di spot intitola il video “W i nostri dialetti”…

Eh?ultima modifica: 2011-02-02T07:55:00+01:00da laclarina
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