Come Non Ottenere Una Recensione
Ricevo mail così concepita:
Salve, le scrivo per il seguente motivo.
La XXX di YYY ha pubblicato il mio primo romanzo, ZZZ. Le sarei molto grato se potesse inserirlo in un catalogo o “presentarlo” in altri modi.
I dati del libro sono riportati sia in calce alla pagina che nel file allegato (più dettagliati).
Qualora avesse bisogno di altro materiale, non esiti a contattarmi.
Grazie e cordiali saluti
Tweedle Dee Dum
Segue descrizione dall’inequivocabile sapore di fattoincasa, dati vari, compresa l’altezza – 1 centimetro – e il prezzo: € 14.90. Apperò. In allegato c’è un’altrettanto artigianale cartella stampa: copertina, descrizione, nota biografica dell’autore – much the usual, sprizzante entusiasmo del neofita da ogni poro digitale.
Dapprima resto interdetta davanti alla crudeness della faccenda. Impersonale e sbagliata come un orologio a cucù, in tutta probabilità circolare, e per di più che cosa si aspetta? Che spenda quindici euri per recensire un libro su richiesta, o che copi&incolli la sua descrizione del suo libro? Libro che, badate bene, non è nemmeno il mio genere… Ha mai posato occhio su SEdS, Tweedle Dee Dum?
E poi, stupidamente, m’intenerisco. Penso che è al suo primo romanzo, che si dibatte tra gl’intricati misteri dell’internet marketing editoriale, che la casa editrice (come molte piccole case editrici) non segue la promozione dei propri autori… Non è come se non ci fossi passata – come se, sotto la maggior parte degli aspetti, non ci fossi ancora in mezzo. Però ho avuto una fortuna: quando ero altrettanto verde, qualcuno si è mosso a pietà e mi ha spiegato un po’ di galateo minimo e qualche trucco del mestiere. E bisogna proprio dire che io sia sesquipedalmente stupida, perché rispondo alla dinomail spiegando che non curo “cataloghi” e non “presento” libri senza averli letti (cosa facilmente riscontrabile dal mio blog), che per le recensioni usa inviare una copia, ma che non mi occupo di narrativa di argomento contemporaneo. E posso suggerire che forse una mail generica non è il più efficace dei metodi? Che forse è meglio sondare un poco il panorama, scegliere i propri destinatari con oculatezza e contattarli uno a uno in modo personalizzato? Promuoversi è complicato, ma farlo in modo approssimativo è controproducente. Cordiali saluti e migliori auguri, eccetera eccetera eccetera.
Silly me.
Risposta:
Salve, ho imparato più dalla sua responsiva che non dai miei studi e dalle mie letture. Serberò gelosamente lo scritto e, di tanto in tanto, ne rileggerò qualche passo, al fine di assimilarne i concetti.
Grazie, soprattutto per il consiglio, in merito al quale la rinvio ad un vecchi adagio di George Bernard Shaw.
Cordiali saluti
TDD
Capita l’antifona? TDD scrive chiedendo, out of the blue e con la grazia di un rinoceronte, che compri e/o promuova il suo libro e, quando decido di attribuire la maniera all’inesperienza anziché alla maleducazione, TDD assume un tono superiore e fa dell’ironia. Ho deciso di non rispondere. Avrei fatto meglio a deciderlo prima: comincio a credere che avesse ragione mia nonna quando diceva che quella che sembra maleducazione molto spesso lo è.
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Oh, e qualcuno ha idea di quale sia l’adagio di Shaw cui TDD si riferisce? Chiedo, perché immagino che sia qualcosa a proposito di consigli non richiesti, ma non mi viene in mente nulla.
Controproduttivo? Controproducente!
(Curioso di passaggio)
Ops… A volte faccio queste idiozie: traduzioni brute dall’Inglese. Counter-productive. Grazie. Arrossisco. Er…
Potrebbe essere:
“Chi può, fa; chi non può, insegna.”
Con l’occasione le esprimo tutta la mia stima.
Saluti
Giancarlo Chieco
Grazie, grazie. Il dubbio mi era venuto, ma mi sembrava una cosa davvero poco gradevole da implicare da parte di TDD…
“Ho imparato tempo addietro a non lottare mai contro un porco – ti sporchi, e per di più al porco piace”
… resta la mia preferita del buon zio GB.
E anche se NON credo fosse quella, che intendeva, ritengo possa essere la replica più adatta alla sua mediocre pretesa di bonhomie.
🙂 Terribili entrambi – tu e lo zio GB!
Ahimé, madame, devo ammettere di predicare bene e razzolare malissimo, giacché da qualche giorno, sul mio blog, è proprio col porco (metaforico, ché non vorrei che qualcuno s’offendesse) che sto lottando.
E più mi inzacchero, più il porco (metaforico) sembra godersela.
!!!!!!!!!!!!!
La mia bisnonna soleva spesso dire che “il bel tacer non fu mai scritto” non credo che TDD intendesse questo ma glielo propongo a fronte della sua pochezza petulante.
e di bello c’è.. che non si è mai finito di imparare!