Di Attese E Di Vento
Ci siamo – si comincia.
Seamus Heaney è a Mantova e oggi pomeriggio alle cinque, nella Sala Consiliare di Via Roma, riceverà la cittadinanza onoraria. Poi stasera parlerà di poesia a Palazzo S. Sebastiano (e non in Piazza Castello come stabilito in origine).
Domani vi racconterò, ma intanto, per farvi un’idea…vi è mai capitato di sentire la prora del vento?
Had I Not Been Awake
Had I not been awake I would have missed it,
A wind that rose and whirled until the roof
Pattered with quick leaves off the sycamore
And got me up, the whole of me a-patter,
Alive and ticking like an electric fence;
Had I not been awake I would have missed it,
It came and went so unexpectedly
And almost it seemed dangerously,
Returning like an animal to the house,
A courier blast that there and then
Lapsed ordinary. But not ever
After. And not now.
E abbiate pazienza con la mia traduzione:
Se Non Fossi Stato Sveglio
Se non fossi stato sveglio mi sarebbe sfuggito,
Un levarsi di vento e un turbinare finché il tetto
Fremette sotto la pioggia di foglie del sicomoro
E mi levò dal letto, tutto un fremito a mia volta,
Acceso e crepitante come il filo elettrico di un recinto:
Se non fossi stato sveglio mi sarebbe sfuggito,
Tanto repentino venne e andò
E quasi mi sembrò pericoloso,
Come un animale che tornasse a casa,
Una folata messaggera che al momento
Calò nell’ordinario. Ma mai più
Da allora. E non adesso.
Da Human Chain*. E no, non gli ho reso giustizia, ma ho fatto del mio meglio.
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Seamus Heaney, Catena Umana – Mondadori (Lo Specchio), 2011.
Sei così emozionata che sono anch’io emozionato per te! 🙂
Grazie, Alessandro. Ed è stata una magnifica giornata. Post domani. 🙂