Buoni Propositi

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Sì, d’accordo, oggi è il due, e la giornata giusta sarebbe stata ieri, ma fa nulla. Diciamo di essere ancora in tempo, e facciamo buoni propositi.

1. Quest’anno intendo concentrarmi sulla scrittura. No, sul serio. Quest’anno voglio scrivere parecchio. Prima di tutto, scrivere. Ho un romanzo fermo a metà strada, momentaneamente parcheggiato nella corsia di servizio, ed è più che tempo di rimettercisi d’impegno. Ho due atti in seconda stesura e sto aspettando notizie da un paio di lettori sperimentali, dopodiché sarà ora di sistemarlo una volta per tutte. Ho un atto unico in ultima stesura, quasi – quasi – pronto per essere consegnato. Ho una mezza dozzina di progetti, tra vecchi e nuovi, su cui non vedo l’ora di cimentarmi. Avrete visto dal PBN che ho iniziato un atto unico miniature nuovo, ieri sera, perché non so se sia vero che chi scrive il primo dell’anno scrive tutto l’anno, ma mi è parso che, iniziare il nuovo corso, ci fossero modi peggiori di un inizio nuovo. Essì, forse avrei potuto dedicarmi a qualcosa che avevo già iniziato e che intendo finire, ma va bene lo stesso. Quel che conta è che il nuovo corso è iniziato.

2. Occasioni. Non perderne nemmeno una e, se possibile, crearne. Mai pensarci dopo, mai lasciar correre, mai dire “sarebbe bello ma…”, mai accantonare anche la più remota delle possibilità. Vero: se non ci provo non può andar male, ma non può nemmeno andar bene. Per cui, quest’anno ci si proverà. Si coglieranno tutte le possibilità che si presentano e anche qualcuna che non ha poi tutta quest’aria di volersi presentare, .

3. Corollario inevitabile dei due propositi precedenti: guerra alla procrastinazione. Posso voler scrivere un romanzo e un play dopo l’altro fino al prossimo dicembre, ma è ovvio che non succederà mentre cerco il nome cinquecentesco di un tipo di tessuto che forse – forse – potrebbe servirmi di qui a una decina di capitoli, o cerco su Pinterest il giusto tipo di paesaggio primaverile inglese con le siepi di biancospino. Mi piacerebbe dire che ogni volta in cui sarò tentata di procrastinare in un modo qualsiasi, mi metterò di buzzo buono e scriverò cinquecento parole, ma mi conosco: tutto quel che posso dire è che mi impegnerò seriamente.

E adesso basta così, perché tre buoni propositi sono, in my expercience, un’abbondanza di lavoro per un anno soltanto.

Ne riparliamo di qui a un anno, volete?

E voi? Che buoni propositi avete fatto per il Tredici?

Buoni Propositiultima modifica: 2013-01-02T08:06:00+01:00da laclarina
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4 Commenti

  • Quindi ti butti (in senso buono, ovviamente)?
    Il mio primo proposito è: evitare di fare propositi, perché non è possibile fuggire da se stessi.
    Semmai, diciamo che spero tanto che il Tredici (anno che mi scombussola un po’, perché finora il Tredici è stato per me l’anno di nascita di mio nonno, il 1913) non sia peggiore del Dodici, che pure non mi è garbato tantissimo. Innanzitutto dovrebbe essere, finalmente, l’anno di pubblicazione del mio primo libro: una bella soddisfazione. Ma sarà anche l’ennesimo anno in cui avrò un anno in più, e questo mi deprime.
    Per il resto, que sera, sera, whatever will be, will be.

  • Anch’io vorrei scrivere.
    Sto entrando in quello stato di insofferenza generalizzata che significa che dovrò mettermi a scrivere sul serio, prima o poi.
    Le idee non mancano, il tempo si trova.
    Poi ho delle cose da rivedere, un paio di libri finora distribuiti in formato elettronico da provare a fare in cartaceo…
    E poi un sacco di altre cose.
    Ma senza aspettative.
    Lasciando a ciò che deve accedere lo spazio di manovra per accadere.
    Che non è fatalismo (ma ne abbiamo parlato a suo tempo, giusto 😉 )

  • Che meraviglia!Bellissimi propositi e ti sento anche piuttosto agguerrita, vai così!
    Anche io tenterò di scrivere specie in estate nella ridente Nullwhere.
    Ma certamente voglio dare una marcia in più alla lettura e tornare a macinare libri come prima che quest’anno ho letto meno e mi manca!
    (a proposito sto leggendo The Enchanted Chocolate Pot ed è una delizia!)
    E l’ultimo proposito che vale soprattutto per la scrittura ma anche per tutto il resto ridimensionare l’importanza che ha per me il risultato e godermi il viaggio dando il massimo e vivendolo in profondità!

  • @Simone: l’anno in cui pubblichi il tuo primo libro non può essere un cattivo anno… Felicitazionissime – e tienici informati, vuoi?

    @Davide: ah già, le aspettetive… sigh. Dunno, ho l’impressione che quel che deve accadere tenda ad essere un pochino placido, per i miei gusti…

    @Cily: …e i risultati. Sbaglio o colgo qualcosa di taoista nel tuo terzo proposito? 😉