Ago 18, 2014 - Shakeloviana    2 Comments

Shakeloviana: Whiskey And Water

Cover of "Whiskey and Water: A Novel of t...E questa è un’altra di quelle serie in cui sono entrata da un volume successivo al primo – perché in quel volume c’era Marlowe. Che vogliamo farci?

Ad ogni modo, con la serie chiamata The Promethean Age Elizabeth Bear ha creato un mondo complicato e iridescente, in cui esseri fatati ed esseri umani convivono, per lo più in cauta sfiducia e occasionali sconfinamenti – e ogni tanto si fanno la guerra. A fare da sentinella dal lato umano è il Prometheus Club, una società segreta fondata in epoca elisabettiana, magi abbastanza potenti da essere riusciti, attraverso le generazioni, a bandire gli esseri fatati e a limtarne drasticamente l’influenza. Naturalmente non è come se gli esseri fatati fossero contenti, e ogni tanto provano a riprendersi quel che considerano loro… e in più ci sono l’Inferno e il Paradiso che interferiscono con fini non sempre comprensibilissimi.

All’inizio di Whiskey and Water sono passati sette anni dall’ultima sanguinosa recrudescenza – che ha avuto luogo a New York e nella fatata Annwn, e che è costata parecchie vite. A New York il malconcio Mattew Szczegielniak (no, davvero…), protettore magico della città nonostante l’invalidità fisica e magica, arriva per primo sulla scena di uno strano delitto – e si fa subito l’idea che Quegli Altri abbiano intenzione di riprovarci. Pur riluttante e disilluso gli toccherà ricominciare daccapo, se non altro per sondare l’intricatissima rete di contatti, rivalità e secondi fini che lega le due corti fatate, il Paradiso, l’Inferno e quel che resta del Prometheus Club che credeva di essersi lasciato alle spalle…

W&W è un fantasy complesso, letterario, affollatissimo, popolato di favolosi personaggi e assai ben scritto (soprattutto descrizioni vivide e dialoghi da leccarsi i baffi), che fonde, intreccia e riscrive folklore, letteratura e miti di mezzo mondo. Un po’ cerebrale a tratti – ma affascinante.

E Marlowe? Be’, secondo Elizabeth Bear Kit, uno dei membri del Prometheus Club originario, è finito all’Inferno – del che non siamo terribilmente stupiti – ed è stato per un certo numero di secoli l’amante del diavolo. Di più di un diavolo. E anche della Fata Morgana. E… sì, si è dato da fare – ma poi ha trovato il vero amore, e il vero amore ha fatto una pessima fine durante la battaglia di Times Square. Così Kit lascia l’Inferno con l’intenzione di vendicarsi sfidando a duello l’arcimaga prometeica Jane Andraste, che è l’ex mentore di Matthew e anche la madre dell’attuale regina delle fate…

Sì, è tutto un nonnulla complicato – ma molto soddisfacente, e il Kit di Elizabeth Bear è un piacere a leggersi: irrepressibile e malinconico, leale e vendicativo, spericolato e calcolatore… Quando il solitario Matthew, che quando non è occupato a salvare il mondo insegna letteratura elisabettiana, si ritrova ad allacciare un’inattesa e stretta amicizia con l’autore di Tamerlano, non possiamo non invidiarlo un pochino.

O quanto meno, io non posso – ma si sa che sono di parte.

Ad ogni modo, di traduzioni nemmeno l’ombra, ma la lettura è consigliata a patto che non abbiate un’invincibile avversione per il genere. E se siete lettori di fantasy… well, nonostante il drago, non aspettatevi lo Hobbit.

Ci sono anche altri due volumi di ambientazione più strettamente elisabettiana – presumo che li si possa considerare un duplice prequel (orribile parola!), e prima o poi li leggerò. Semmai, vi farò sapere.

 

 

Shakeloviana: Whiskey And Waterultima modifica: 2014-08-18T08:04:17+02:00da laclarina
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2 Commenti

  • Se sono lettory fantasy e in un libro di Elizabeth Bear si aspettano Lo Hobbit… non sono lettori fantasy 😀
    D’altra parte, vivendo come viviamo ai margini del mercato fantasy serio, magari non la conoscono, poverini.
    I lavori della Bear tendono ad essere estremamente complicati (ma complicati bene) e molto letterari – è un’autrice sconosciuta nel nostro paese, ma una voce indispensabile nel panorama del fantasy moderno.
    Il resto della serie è altrettanto consigliato.

  • Che terribile snob, Dr. Dee… 😀