Set 1, 2014 - Shakeloviana    Commenti disabilitati su Shakeloviana: Kit Marlowe

Shakeloviana: Kit Marlowe

138Kit Marlowe, di David Grimm, è stato prodotto per la prima volta nel 2000 ed è, tutto sommato, una strana bestia.

È un drammone affascinate ed eccessivo in tutto: linguaggio, effetti, complicatissime note di scena, quantità di personaggi, omicidi in scena, oscenità, sangue a secchiate, scene madri, voli pindarici… E tutto è gonfio e truce e rutilante.

Il Kit eponimo se ne va attorno in una frenesia di estremi – vitale e suicida, fiammeggiante e spaventato, assetato di conoscenza e ossessivo. È un Tamerlano pieno di nevrosi, un Faustus che vende l’anima a Walsingham anziché al diavolo, un Guisa vorrei-ma-non-posso, e alla fine un Edoardo che si sacrifica per il suo Gaveston (un Tom Walsingham tra soggiogato e disilluso).

Ci sono scene, come la navigazione notturna con Sir Walter Raleigh, che devono essere un incubo registico – ma, a patto di farle come si deve, hanno una potenza innegabile. Altre, come il passaggio in cui Kit si mette deliberatamente nei guai con il libello anti-olandese per sfidare il Servizio, non starebbero male in un film muto. E ad essere sinceri, si ha la sensazione che ad abbondare sia il melodramma al quadrato, e non è come se il linguaggio lussureggiante e sovraccarico fosse di grande aiuto – o forse sì?

Non ho mai visto questo play in scena, ma mi piacerebbe molto sentire come funziona in teatro – proprio perché già la lettura è un’esperienza singolare: irritante nella sua purpurea sovrabbondanza, eppure – eppure…

Perché il fatto è, vedete, che tutto ciò è così vivido, e così – non c’è altra parola – marloviano. DGKM

Non si può fare a meno di pensare che un nonnulla di misura, qualche taglio qua e là, qualche fioritura metaforica in meno e un uso più sottile dei simboli gioverebbero al risultato complessivo, ma a dire il vero, quale tragedia elisabettiana – e soprattutto quale tragedia di Marlowe – era misurata, sobria e sottile? Grimm può avere peccato di zelo, ma di sicuro ha colto un certo spirito, e l’ha colto in modo tanto acuto che persino il suo melodrammatico finale riesce a suonare, in qualche modo, quasi credibile.

Naturalmente, di traduzioni nemmeno l’ombra. Consiglio la lettura? Francamente, non lo so. Come ho detto, è un’esperienza – e a me alla fin fine è piaciuto – ma ammetto che forse richiede un nonnulla di dedizione alla causa. Se siete interessati, tuttavia, Kit Marlowe si trova su Amazon.

 

Shakeloviana: Kit Marloweultima modifica: 2014-09-01T08:02:58+02:00da laclarina
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