Mar 23, 2013 - scribblemania    3 Comments

In Nessun Posto, A Nessun Patto, In Nessun Modo

Non è che posti di sabato pomeriggio per divertimento.

È un momento di afflizione dopo l’ennesima campagna di ricerche a vuoto – afflizione unita al sospetto di potermi arrendere: ASfC proprio non si trova.

ASfC (titolo provvisorio, a quanto pare), è un atto unico da trenta minuti, l’equivalente teatrale di un racconto breve.

ASfC a dire il vero ha visto la luce come racconto (lunghetto) e poi, sulla via di diventare un radiodramma, ha cambiato idea ed è diventato un atto unico da trenta minuti o giù di lì. Nel mondo anglosassone c’è un mercato per questo genere di cose. Ci sono concorsi. E infatti ASfC è in Inglese.

Ed è passato attraverso una biblica quantità di revisioni, rimaneggiamenti e riscritture più o meno drastiche. Fra qualche secoletto, quando sarò una scrittrice celeberrima e defunta, il dottorando che vorrà fare la sua tesi sulla genesi di ASfC, troverà tante fasi della genesi stessa, e tante versioni del racconto, del radiodramma e del play, da compilarci un volume d’enciclopedia.

Ma tutto ciò non sta né qui né là, e il punto adesso è: dove, dove, dove diavolo è la mia ultima  stampa annotata di ASfC?

Sono dodici o quindici paginette stampate sul retro di vecchie fotocopie di atti di un convegno di medicina pediatrica, e annotate in color ocra. Molto annotate. Per un po’ di giorni, un mesetto fa, me le ero portate dietro ovunque, quelle paginette, arrotolate nella borsetta in modo da essere pronte per una sessioncina di strologamenti dovunque e quandunque capitasse. E dei risultati non ero affatto insoddisfatta.

Forse c’eravamo – quasi. Si trattava di rivedere le modifiche, ristampare il tutto un’altra volta e, se tutto andava bene e con un’ultima revisione, essere pronti per un concorsetto o due Oltremanica.

Cosa che ho rimandato ripetutamente – altre scadenze, altre impellenze, stupidità pura – e adesso che il termine incombe e che sarei pronta per occuparmene, ASfC non si trova più. In nessun posto, a nessun patto, in nessun modo.

Sono tre giorni che cerco con l’ossessiva metodicità di una talpa, e il risultato è sempre lo stesso: nulla.

Il che si deve, almeno in parte, al fatto che sono disordinatissimaa. Sono costituzionalmente incapace di rimettere alcunché dove lo avevo preso. Così appoggio quel che ho in mano sulla prima superficie disponibile – senza nemmeno preoccuparmi troppo che sia orizzontale – e carte, libri, dischi, quaderni e fogli sparsi si stratificano e stratificano e stratificano fino alla volta successiva in cui ci sono ospiti in arrivo.

E anche allora, non è che metta ordine in modo utile o ragionevole: mi limito ad afferrare tutto ciò che è in vista e non dovrebbe, e lo infilo in posti che a volte sono vagamente ragionevoli e più spesso no.

E quindi ASfC potrebbe essere dovunque in una casa che ha le dimensioni di una piccola caserma. Sempre che non sia stato gettato via inconsultamente.

E il termine si avvicina. E io ho bisogno dei miei appunti. E tutto sommato, se anche mi fossi ricordata della scadenza che ho perduto, non sarei riuscita a mandare ASfC comunque, ma non è una gran consolazione.

Prima di pranzo, c’è persino stato un momento in cui ho creduto di avere trovato. Ero così intenta a credere di aver trovato, che ho impiegato una decina di secondi a rendermi conto che non solo la storia era sbagliata, ma il colore era sbagliato, la formattazione era sbagliata, why, la lingua era sbagliata.

E quindi doom, gloom, despair.

E adesso che ho riversato la mia furia e il mio avvilimento in un post*, credo che mi farò una tazza di tè, mi ricomporrò e mi rimetterò a cercare.

Vi farò sapere come va.

_____________________________

* È da mercoledì che ogni tanto mi produco in frenetici cinguettii in proposito, ma siamo arrivati al punto nulla meno di qualche centinaio di parole può fare al caso…

In Nessun Posto, A Nessun Patto, In Nessun Modoultima modifica: 2013-03-23T17:19:41+01:00da laclarina
Reposta per primo quest’articolo

3 Commenti

  • Cinguettando, ti ho già suggerito una contromisura per il futuro.

  • I know, I know. Non so, magari in futuro diventerò più brava – ma per ora quel che mi rode è il presente. E gli appunti a mano che non trovo…

  • “Un sabato dedicato ad un sano sfogo”.
    Questo potrebbe essere il titolo.

    Del senno di poi son piene le fosse si potrebbe filosofeggiare, ma è inutile disquisire; il disappunto è così vivido che la razionalità si va a far benedire.
    Mi dispiace, Enzo