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Nov 23, 2012 - elizabethana, scribblemania    Commenti disabilitati su PBN

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No, non ho scritto un bottone, però ho riletto i primi due capitoli della mia storia di fantasmi che ancora non ha un titolo – ma scrivere tutte le volte che ancora non ha un titolo comincia ad annoiarmi, per cui parliamone come di GK, volete?

Ad ogni modo, ho riletto i due primi capitoli, e sapete una cosa? Non mi dispiacciono affatto. Sono ancora molto crudi e pieni di spigoli vivi, come tutte le prime stesure, ma tutto sommato potrebbe andare molto, molto peggio.

Per cui adesso tutto quel che devo fare è aggiungere altre cinquantamila parole circa e finire la dannata storia, giusto?

Giusto?

Nov 21, 2012 - scribblemania    3 Comments

Piccolo Bollettino Notturno

Allora, funziona così: divano, gatto*, computer, musica appropriata, tazza di tè (oppure caramelle al latte&miele), e se proprio volete gli effetti speciali, fuoco nel camino.

Non dico che finirete il vostro racconto/romanzo/play/sceneggiatura/articolo/tesi/poema in pentametri trocaici in una singola sessione, però una cosa la garantisco: vi sentirete molto, molto, molto in parte.

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* Il gatto è opzionale. E può sempre darsi che, prima di acciambellarsi sui vostri piedi, cerchi con qualche pervicacia di sloggiare il computer che tenete in grembo e prenderne il posto. Just saying.

Nov 14, 2012 - scribblemania    Commenti disabilitati su PBN

PBN

E allora forse scrivere due cose contemporaneamente non è una buona idea.

All’inizio sembrava di sì – o quanto meno sembrava che non fosse un problema, però adesso non sono più così sicura.

Ad ogni modo, Happy Ends procede, seppure un po’ più lentamente del previsto, perché nell’avanzare con la revisione scopro un sacco di cose che si possono fare meglio, e allora…

Con i fantasmi non so. Diciamo a giorni alterni. O forse “a settimane alterne” è una descrizione più accurata dello stato delle cose. Però stasera, durante una sessione di prove particolarmente frustrante, dopo che l’uomo delle luci ci aveva annunciato che non si potevano provare le luci perché l’impianto luci non era in funzione, mi sono seduta in un angolino con un dubbio improvviso, un taccuino e una penna.

Il dubbio è che il middle point che avevo in mente potrebbe non essere il più adatto. Un dubbio un tantino tardivo, visto che al middle point mancano meno di diecimila parole, ma tardi è decisamente meglio che mai. E così ho cominciato a fare liste. Possibili MP, possibili personaggi e luoghi per ciascuna ipotesi, e poi MP, personaggi e luoghi del tutto impossibili, come dice Emma Coats.

Così adesso la mia lista si è ridotta a tre possibilità: quella davvero triste, quella niente affatto triste al momento ma ancor più triste sul lungo periodo e quella aperta a molte possibilità. Mi piacciono tutte e tre, per cui a voler vedere sono incasinata come prima…

Però sono incasinata in un modo che mi piace di più.

PBN

Ok, cinquecentoquarantasette parole e la scena che non è quel che sembra è finita e – numericamente parlando – si trova proprio dove dovrebbe essere. E non so se non comincio a provare un po’ troppa simpatia per AW, che dopo tutto è l’antagonista – anche se a prima vista non si direbbe… 

Fin qui tutto bene.

Dopodiché ho ricevuto una richiesta* per un play che esiste già in buona parte, ma deve essere allungato di due o tre migliaia di parole, e per uno di quei miracoli che a volte succedono, capita che possa allungarlo inserendoci una cosa che volevo tanto scrivere, ma cui non sapevo troppo che forma dare. Non sapevo nemmeno se potesse funzionare per conto suo, e di certo non avevo nemmeno la più lontata idea che potesse essere connessa a questo play… E invece sì, le due trame s’incastrano perfettamente e tutto si sistema in un modo che è la materia di cui son fatti i sogni. 

Per cui, alle cinquecentoquarantasette parole dei fantasmi ne possiamo aggiungere seicentodiciotto per Happy Ends – e per un po’ avremo un doppio conto-parole.

Chi si duole in terra più? Va bene persino l’influenza, se proprio deve esserci. Oh, ineffabile letizia…

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* Il genere di richiesta, per capirci, che tende a condurre su un palcoscenico…

Nov 4, 2012 - elizabethana, scribblemania    Commenti disabilitati su PBN

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Cinquecentoventicinque parole – nonostante la febbre, la tosse e il raffreddore.

Potrebbe essere una buona cosa oppure no. Ho imparato a diffidare di quel che scrivo quando non sto bene, per cui ne riparleremo a flu passata.

Tanto più che si tratta di una scena in cui K. “sogna” due persone che parlano, e tutto quel che dicono deve sembrare qualcosa e in realtà significare tutt’altro – ciò che però diventerà chiaro solo parecchi capitoli più avanti…

Però intanto 525.

Ott 30, 2012 - elizabethana, scribblemania    2 Comments

PBN

Cinquecentocinquanta parole. Dopo la serata stokeriana a teatro e una cena dopoteatro. Cena nel corso della quale ho raccontato a un certo numero di attori di questo romanzo in fieri. E anche del play marlovian-shakespeariano, che non si sa mai.

Per cui tutto sommato non credevo nemmeno di scrivere, stasera, e invece sì.

Parte di una scena in cui si dimostra che, se i protagonisti fossero ragionevoli, tutti i romanzi sarebbero brevi…

Ott 27, 2012 - elizabethana, scribblemania    2 Comments

PBN

Millecentotrentacinque parole di fantasmi che che fanno a botte. Well, botte metafisiche.

K. al momento le sta prendendo, ma ancora un centinaio di parole e avrà una seria sorpresa…

Domani.

E diciamolo sottovoce – ma è mai possibile che abbia ripreso qualcosa di simile a un ritmo di scrittura?

*crosses fingers*

Ott 26, 2012 - elizabethana, scribblemania    5 Comments

PBN

Cinquecentouno.

Nonostante un adorabile attacco di procrastinazione, nel corso del quale ho passato il tempo che avevo riservato ai miei fantasmi spigolando su e giù per TVTropes…

Ugh.

Per cui c’è voluto che accendessi il computer dopo essere tornata da teatro, ad ora già parecchio tarda, per buttare giù cinquecento parole – e quelle cinquecento (e una) non sono nemmeno malaccio, ma cribbio.

Questa storia la volevo scrivere da anni… perché diavolo dev’essere così, adesso?

Ott 25, 2012 - elizabethana, scribblemania    Commenti disabilitati su Piccolo Bollettino Notturno

Piccolo Bollettino Notturno

Cinquecentotrentaquattro.

Scena finita.

Mi sono anche lasciata un cliffhangerino per domani.

E adesso è ora di portare in scena qualche fantasma davvero incattivito…

Ott 24, 2012 - elizabethana, scribblemania    5 Comments

PBN

Millecentodieci parole di una scena che non mi dispiace affatto.

Oddìo, è tutto molto desolato e cupo, ma quella era l’intenzione, per cui va bene così. Gesuiti fantasma, tradimento, rimorso – ma ormai è tutto piuttosto irreparabile, anche se ci vorrà ancora un po’ prima che il mio protagonista se ne faccia una ragione…

E, lasciate che ve lo dica, questa settimana si scrive. Ecco.