Arrivato!

KINDLE.jpgVi ricordate il mio regalo di Natale? Be’, è arrivato!

Dopo appena tre giorni dall’ordine, un furgone UPS trainato da renne gialle è planato sul mio tetto, e ha calato attraverso il camino il mio Kindle. Si capisce, ufficialmente lo aprirò la notte di Natale, ma c’erano alcune cose da fare, come controllare che fosse vivo e compatibile con il mio computer, registrare gli indirizzi email, et caetera similia, per cui non si poteva fare conto sulla donatrice. E questo è il motivo per cui, pur non essendone ancora entrata in possesso, sono già in grado di dire che l’arnesino è incredibile.

Chiariamo subito che non è straordinariamente bello: bianco e gelido, pur con gli angoli arrotondati, fa un po’ l’impressione di un piccolo frigorifero, ma confido che l’effetto frigidaire svanirà quando sarà arrivata la copertina di pelle*.

In compenso, la cosa fenomenale è lo schermo. Confesso che non credevo fino in fondo a tutto l’hype sulla tecnologia eInk, ma mi sbagliavo. Non si ha assolutamente la sensazione di leggere da uno schermo, non c’è retroilluminazione, non c’è il conseguente fastidio, non c’è nulla, salvo le parole nitidissime su fondo color… non c’è altra parola per definirlo: color carta. L’impressione è quella di leggere una pagina stampata ad altissima qualità. Il display da 6” ha le dimensioni di un piccolo paperback, e Kindle impagina da solo il contenuto adattandolo al display, per cui non bisogna spostare, adattare o far scorrere alcunché. Le pagine si girano (avanti e indietro) con due tasti posti ai lati del display. A quanto pare, non è difficilissimo schiacciarli accidentalmente tenendo in mano il Kindle nudo, ma il problema si risolve completamente usando una copertina. Questo è per sentito dire, perché, pur avendo caricato alcuni files pronti per la notte di Natale, mi sono eroicamente trattenuta dal cominciare a leggere.

E questo ci porta al caricamento dei file, che temevo un pochino. Invece è tutto molto semplice, anche per i formati non direttamente supportati. Li si può far convertire in modo facile, rapido e gratuito inviandoli ad Amazon per posta elettronica: in pochissimo tempo tornano per la stessa via, convertiti e caricabili. Oppure si può utilizzare un programma come Stanza o Calibre, entrambi gratuiti, e fare tutto da sé. Io ho scaricato Calibre e l’ho trovato efficiente e d’uso intuitivo.

Quanto ai libri, temo che la scelta sia più ampia in Inglese. Quando dicevo, nel post precedente, che i libri elettronici su Amazon costano circa 10 Dollari, mi riferivo ai bestseller appena usciti. In realtà il libro medio costa decisamente meno, e c’è anche una vasta scelta di materiale gratuito, tanto su Amazon quanto su numerosi altri siti, come il Progetto Gutenberg, FeedBooks… Per i testi in Italiano, c’è sempre il meritorio Progetto Manuzio, conosciuto anche come LiberLiber. Detto fra parentesi, vale la pena di visitare questi siti indipendentemente da Kindle, perché tutti hanno una quantità di classici, saggistica, narrativa e testi fuori commercio. A volte, esaurite tutte le altre possibilità, i libri introvabili saltano fuori proprio lì.

Ecco, per ora siamo fermi a questo. Ho riposto il mio Kindle nella sua scatola e non lo rivedrò più fino alla sera del 24 Dicembre, quando lo scarterò sotto l’albero, come fa la gente normale. Sarà una lunga attesa…

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41eUaVviNsL__SL110_.jpg* Ho scelto quella viola!

 

Arrivato!ultima modifica: 2009-11-21T08:57:00+01:00da laclarina
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5 Commenti

  • Questo coso è fantastico. Non in quanto gadget tecnologico, ma in quanto unica soluzione per aggirare il blocco sull’acquisto di libri imposto dalla (ehm, concordato con la) consorte a causa della penuria di spazi in cui installare nuove librerie.

    Un paio di domande:
    com’è il catalogo di libri in italiano?
    ha un dizionario ingl. italiano integrato?

  • Hai colto il punto in pieno! 🙂
    Il catalogo dei libri in Italiano non è granché, ma direi che con un po’ di pazienza qualcosa si trova. Su Amazon c’è ben poco che sia in Italiano *e* in formato Kindle: per capirci: Bruno Editore, che ne ha 60, è un assoluto precursore; al Progetto Gutenberg c’è qualcosa. C’è di più al Progetto Manuzio (i links sono nel post) e su GoogleBooks. C’è di buono, tuttavia, che con Calibre puoi convertire nel formato giusto qualunque PDF o .doc tu abbia sottomano. Cercando su Google “ebooks in Italiano” si ottiene un notevole numero di risultati: credo che valga la pena di dare un’occhiata.

  • Ah, dimenticavo: no, niente dizionario italiano-inglese, almeno non per ora. Non so se si possa procurare e aggiungere. M’informerò…

  • A proposito di Kindle, DRM e backup online, ho una segnalazione inquietante:

    http://www.geardiary.com/2009/06/19/kindles-drm-rears-its-ugly-head-and-it-is-ugly/

  • Ho letto… In realtà per ora mi sembra un problema molto americano… voglio dire: quanto tempo dovrà passare prima che debba preoccuparmi del mio settimo ereader? Per non parlare di averne sette tutti assieme! Mi auguro che prima di allora Amazon giunga a qualche conclusione sulla sua politica DRM. Il fatto che gli operatori del customer service non sapessero che pesci pigliare mi sembra leggermente inquietante, ma forse è proprio vero: è un caso che non capita spesso. Insomma, per ora non sono incline a preoccuparmi. Vedremo più avanti.