Giu 17, 2010 - considerazioni sparse    2 Comments

D’accordo su “Lord Jim”

Benché me lo sia ripromessa più di una volta, ho finora scordato di raccontare che una sera, in palestra… E sì, non sghignazzate: vado in palestra due volte la settimana. Non tutte le settimane, e non sempre due volte, ma faccio qualche sforzo per sciogliere articolazioni e muscoli rattrappiti dal vivere inchiodata al computer.

Detto ciò, qualche tempo fa, in palestra, mi si avvicina F. (un’altra F., completamente diversa da tutti gli altri F. che ho citato in precedenza) e, con un sorriso cospiratoriale, mi dice che è d’accordo con me su Lord Jim.

“L’hai letto?” chiedo (domanda un po’ superflua, lo ammetto). “E ti piace?”

F. dice allora che sì, l’ha letto e le piace molto, e si stupisce leggermente quando le comunico che facciamo parte di un club ristretto. E non so immaginare del tutto perché, ma fra amici e conoscenti conto sulle dita di una mano gli estimatori di LJ. “Deprimente” è uno dei giudizi più comuni, e me lo sono sentito dire spesso, perché questo libro è uno dei pochi argomenti (insieme, credo, alla vicenda delle Fosse di Katyn), in cui lascio libero corso al mio fievole zelo missionario e alla mia – scarsissima – ansia di proselitismo. Quindi presto, consiglio, predico, ma non è che ottenga un granché. Qualcuno ancora mi prende in giro, a decenni di distanza, chiedendomi di quando in quando come sta il Povero Jim

Mi viene in mente un’osservazione di Conrad, contenuta nella sua prefazione a non so più quale edizione successiva alla prima: si era molto stupito di ricevere una lettera da una signora che diceva di ritenere l’intera storia molto morbosa. E si era stupito doppiamente, a quanto pare, perché la signora era italiana. Adesso sto citando a memoria, ma mi pare che Conrad ritenesse gl’Italiani particolarmente atti a comprendere la suscettibilità su un punto d’onore… Evidentemente no.

Comunque io seguito imperterrita e, ogni tanto, raccolgo qualche soddisfazione. D’altra parte, una volta M. mi ha detto che si riterrebbe soddisfatto se nel corso della sua vita riuscisse a indurre dieci persone* a leggere almeno un romanzo di Alfredo Oriani, dal che deduco che in questo genere di opera missionaria non sia il caso di aspettarsi grandi numeri. Io credo di poter contare con certezza quattro lettori al mio attivo, ma temo che uno solo sia convertito…  F. non conta, temo, perché l’aveva già letto di suo, ma è stata una soddisfazione lo stesso.

Ora, se qualcuno di voi avesse finito col leggere LJ perché convinto (o esasperato) dalla sottoscritta, me lo farebbe sapere, vero? E mi comunicherebbe le sue impressioni, nel bene e nel male? Ci terrei tanto.

Lord-Jim-lektury-z-omowieniem-gimnazjum-i-liceum_Joseph-Conrad,images_product,27,978-83-7327-456-3.jpgE  infine non avete idea di quanto sia difficile trovare un’illustrazione che non abbia a che fare col (brutto) film con Peter O’Toole… Questa qui è la copertina di un’edizione polacca, pertinente per più di una ragione. Non so se LJ fosse già stato tradotto in Polacco quando Conrad era ancora vivo, e se sì, mi domando che effetto potesse fargli. Farò qualche ricerca in proposito.

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* Con me c’è riuscito: non sono sicura che Oriani diventerà lo scrittore della mia vita, ma Gelosia mi è davvero piaciuto.

D’accordo su “Lord Jim”ultima modifica: 2010-06-17T08:47:00+02:00da laclarina
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2 Commenti

  • Lo leggerò, ci puoi scommettere!

  • Allora ti considero uno dei miei… be’, dei miei lettori indotti, per il momento. Se poi dovesse anche piacerti, allora ti considererò un *convert*. 🙂