Senza Errori Di Stumpa – il titolo
Nell’ultima settimana tre fra vecchi e nuovi lettori di SEdS mi hanno chiesto lumi sul titolo, e quindi forse è venuto il momento di spiegare.
Ora, forse tutti abbiamo avuto al Liceo un Prof di Lettere che spacciava come aneddoti personali le ben note leggende delle Candele Greche o dell’Esercito Distrutto/Exercitus Lardi (questa addirittura pariniana), per cui sarebbe sano dubitare sempre. Tuttavia, questa volta la fonte è sì una Profia di Lettere in pensione, ma è anche la mia mamma, e quindi, non foss’altro che per affetto e fiducia filiali, sono portata a crederle.
E la mia mamma racconta di avere ricevuto un giorno, tanti anni fa, una copia omaggio di un’antologia italiana, come accadeva sempre in tempo di adozioni di testi. Ebbene, l’antologia in questione recava una fascetta. E la fascetta riportava la seguente dicitura:
EDIZIONE RIVEDUTA E CORRETTA SENZA ERRORI DI STUMPA
Assolutamente affascinante, don’t you think? A casa mia impera una smodata passione per il nonsense, e quindi l’audace dicitura è stata adottata come locuzione famigliare per indicare qualcosa su cui sarebbe bene… er, lavorare ancora un pochino. Cosìcché, quando si è trattato di aprire un blog sulla mia magmatica situazione di scrittriceincercadiaffermazioneXeditorfreelance, nonché sul mio cronico, perenne e famelico studio sulla scrittura in tutte le sue forme, su che altro mai poteva cadere la scelta?
La cosa affascinante è che, se hanno sentito il bisogno di specificarlo sulla fascetta, evidentemente qualcuno aveva fatto loro notare l’abbondanza di refusi di una precedente edizione. Se ne potrebbe trarre un apologo sul fatto che l’uomo incorre sempre nei medesimi errori, immancabilmente. Ma poi, a ben pensarci, non serve un apologo per rammentarsene: basta la vita stessa.
Concordo in pieno: dai refusi nelle antologie alla conduzione delle guerre, nulla cambia mai davvero e persino la Storia è solo il senno di poi dell’Umanità.
“la Storia è solo il senno di poi dell’Umanità” è un aforisma perfetto. Farina del tuo sacco? E se sì, ti è venuto così su due piedi?
Sì, farina del mio sacco; e no, non così sui due piedi.
Però è la prima volta che qualcuno me lo riconosce come un aforisma. *drops a curtsey*
Beh, aforisma lo è, ed è anche ottimo. Io avrei scritto “Storia” e “Umanità” con le minuscole, ma dipende dal fatto che io di rispetto per la storia e per l’umanità non ne ho né poco né punto.