Ago 2, 2010 - cinema, scrittura    19 Comments

C’era una volta, in una galassia lontana lontana…

StarWarsIV.jpgIeri sera ho riguardato Guerre Stellari per la zillionesima volta, e non c’è niente da fare: tutte le volte resto colpita dal modo abilissimo in cui la sceneggiatura combina e manovra elementi narrativi vecchi come le colline.

A partire dall’introduzione su sfondo di cielo stellato*: Capitolo 4 – Una Nuova Speranza. Ovvero, o Spettatore, bada ben che adesso ti precipito in medias res che di più non si potrebbe, non solo in azione, ma nel bel mezzo di una storia già iniziata, una storia vecchia ed epica, che non mi prenderò la briga di raccontarti fin a qui, se non per accenni e spizzichi**.

E poi… bam! Enormi astronavi che inseguono astronavi più piccole (non parteggi già istintivamente per la lepre, o Spettatore?), e molta agitazione sull’astronave-lepre, con questi soldati dall’aria superannuata e vagamente coloniale, questi corridoi pieni di fumo… Non si mette bene. Enter i droidi, che forniscono un po’ d’informazioni essenziali: a) siamo alla frutta; b) stavolta per la principessa sono guai.

Che la situazione non fosse rosea l’avevamo intuito, ma quello che dovevamo scoprire qui è che c’è di mezzo una principessa. Una volta ho partecipato a un workshop, il cui insegnante ci ha spiegato come certe parole siano concettualmente e connotativamente più attraenti di altre. “Su una scala da uno a dieci,” diceva, “principessa è probabilmente a 856.” Come dire che se Leila fosse stata una senatrice o una presidentessa non sarebbe stato assolutamente lo stesso. Tra l’altro, abbiamo visto le astronavi, abbiamo visto i droidi, non c’è il minimo dubbio che siamo in piena fantascienza: che ci fa di preciso qui una principessa***? Sii debitamente curioso, o Spettatore.

Anche perché, per il momento, di lei vediamo ben poco: giusto un paludamento bianco, e poi via, a conoscere il Malvagio. Il Malvagio ha una di quelle entrate che sembrano prese da un romanzo gotico di fine Settecento… ma che dico? L’entrata è presa dai romanzi gotici di fine Settecento, punto. Cue: ominous music. Tra vortici di fumo, un misterioso personaggio in armatura e mantello nerissimi**** avanza lungo il corridoio cosparso di cadaveri*****, e i suoi supersoldati scattano sull’attenti. Chiaramente, siamo davanti a Qualcuno. In rapida successione lo vedremo spezzare il collo con totale indifferenza al comandante che reclama status diplomatico, terrorizzare i suoi subordinati, e più o meno scavalcare il suo comando… Il tutto senza togliersi l’elmo nero, il tutto continuando a respirare male assai… Qui c’è malvagità, o Spettatore, ma c’è anche mistero: chi è costui? Da dove viene? Che cosa vuole? Ha una redenzione in vista? Un’attenuante? Una tragica storia alle spalle?

Indi vediamo un po’ meglio la principessa. Avrà pure le trecce e il lungo abito bianco, ma decisamente non è una damigella indifesa: maneggia un folgoratore con letale disinvoltura e, portata davanti al Malvagio, mente e insulta – o almeno ci prova. Quindi scopriamo che non è nuova a questo genere di numeri (ma a dire il vero lo sapevamo già: “Questa volta per la principessa non ci sono speranze,” aveva detto D3BO), lei e il Malvagio si conoscono bene, ed è amica dei ribelli. Ribelli è un’altra di quelle parole, detto per inciso. Dunque, ricapitoliamo: da una parte ci sono i ribelli comandati da una tosta e graziosa principessa in bianco, e dall’altra gli oppressori rappresentati da un crudele signore della guerra in mantello nero. Per chi parteggi, o Spettatore?

E non dimentichiamoci i droidi, per favore. Prima di essere catturata, la principessa è riuscita a contrabbandarli fuori dall’astrolepre, ma… in un esempio da manuale di “La Vostra Soluzione Ha Appena Creato Un Problema Ancora Più Grosso”, i malvagi se ne sono accorti, e scendono a loro volta sul pianetino sabbioso, dove – non avere dubbi, o Spettatore – Qualcosa sta per accadere.

Ecco qui: la scena è stabilita, completa di dosi industriali di conflitto. E per di più – colpo di genio – finora dei protagonisti abbiamo visto poco o nulla, e quasi tutto ci è stato mostrato dal punto di vista di due droidi! Simpatici droidi, chiaramente intelligenze artificiali dalla spiccata personalità******, ma pur sempre esseri artificiali creati dall’uomo.

Oh… ho l’impressione che George Lucas abbia appena fatto qualcosa alla mia sospensione dell’incredulità: ha inziato a raccontarmi una storia di genere, presentandomela come il capitolo intermedio di una storia narrata, e mostrandomela attraverso gli occhi meccanici di due macchine intelligenti. Dimenticati di avere un’incredulità da sospendere, bambina: non hai bisogno di credere a niente, questa e una storia e tutto può succedere!

Guerre Stellari dovrebbe essere testo di studio obbligatorio.

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* La prima volta che ho visto Spaceballs ho rischiato di strozzarmi con il tè: If you can read this, you need no glasses

** Ed è un’idea talmente buona che, se fosse stato per me, la seconda trilogia non avrebbe mai visto la luce, lasciando allo Spettatore l’agio di ricostrurire i precedenti a sua immaginazione e preferenza.

*** Non è che le principesse siano del tutto inaudite in fantascienza, vedi A Princess of Mars, di E.R. Burroughs, datato 1917, ma restano un nonnulla inconsuete: sii preparato, o Spettatore, perché è probabile che le cose non siano come te le aspetti.

**** E se pensate che il color coding non sia sottile, è perché non sta affatto cercando di essere sottile.

***** L’avevamo detto che per questa gente non si metteva molto bene. C1P8.jpg

****** Pur non essendo una principessa galattica, pur non contrabbandando piani di astronavi e pur non pilotando caccia stellari, voglio anch’io un C1P8.  A quanto pare, potrei.

C’era una volta, in una galassia lontana lontana…ultima modifica: 2010-08-02T08:31:00+02:00da laclarina
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19 Commenti

  • Ehi, questo post è finito troppo presto! Protesto vivissimamente!

  • Salve e complimenti per questo post, come sempre arguto e dallo stile brillante e insieme istrionico, davvero interessante;

    desidero segnalarle un nuovo ring che si occupa prevalentemente di argomenti culturali, senza però tralasciare qualunque altra tematica d’interesse generale:

    http://ilcircolodellearti.myblog.it/

    Se volete iscrivetevi a questo ring e invitate altri amici: vi aspetto numerosi! Grazie.

  • Gentile Sig. Tramaglino, prendiamo atto delle Sue vive proteste, e l’assicuriamo per contro del nostro costante sforzo nell’acquisire nuove e avanzate forme di malvagità e tortura psicologica. Abbandonare il lettore a se stesso appena prima della fine del Primo Atto è appunto una di queste tecniche, attualmente in via di perfezionamento. La Sua risposta c’incoraggia nel nostro indefesso lavoro ad majora. Con vivissima soddisfazione Le porgiamo i nostri saluti.
    SEdS
    *Cue: evil laugh*

  • @Arteletteratura: grazie, mi sono iscritta. *Istrionico*, eh?… 🙂

  • Ecco una trilogia che non mi stanco mai di riguardare… sai, concordo sul fatto che il prequel non era poi così necessario, l’ho aspettato tanto a suo tempo, ma sono rimasta abbastanza delusa… pensandoci bene però era inevitabile… mancava un “Han Solo” e poi chi mai avrebbe potuto eguagliare Harrison Ford? Tempo fa lessi che George Lucas aveva scritto anche il sequel della trilogia principale, in cui i protagonisti erano i figli di Han e Leia e Luke passava al Lato Oscuro (un po’ me lo aspettavo…), ma non so se sia vero… sarebbe interessante se uscissero i romanzi, magari scritti insieme a Terry Brooks, come è già successo per “La minaccia Fantasma”…
    Ah… ma come si fa ad abbandonare questi mondi????? Non è possibile!!!!
    Un saluto

  • Luke passa al lato oscuro? Luke passa al lato oscuro!?
    *splatch!*
    Questo era il rumore del mio mento che cadeva per terra.
    Luke passa al lato oscuro!! Non ci posso credere.
    Ammetto che ne Il Ritorno dello Jedi cominciava ad essere un po’ insopportabile, ma ho sempre attribuito la cosa al fatto che bisogna essere Alec Guinnes per riuscire a fare il Jedi senza mai oltrepassare l’impalpabile confine tra mistico e vagamente ridicolo.
    Però anche tu, Della, dirmelo così… Luke passa al lato oscuro! Oh be’, immagino che alla fine ci lasci le penne e si redima col botto? Sarebbe in keeping con il resto, e concluderebbe il ciclo eroe-antieroe. Hm.

  • Dubbio atroce: *il* Jedi o *lo* Jedi? Vabbe’, diciamo “il cavaliere Jedi”, eh?

  • Ehi, a proposito di Mercuzio e Romeeo (nomen omen), vogliamo parlare di Ian Solo e Luke Skywalker? Coppia solo un filo più equilibrata.

  • La saga di cui parla Della è “Dark Empire”, trilogia a fumetti scritta da Tom Veitch su disegni di Cam Kennedy prima e Jim Baikie poi. In essa, effettivamente Luke cede (per un certo periodo) al Lato Oscuro.

    http://en.wikipedia.org/wiki/Dark_Empire

    Molto ben realizzata e con una trama assai suggestiva, ma secondo me inferiore nei disegni a “Heir to the Empire”, tratta dai romanzi di Timothy Zahn e illustrata dal bravissimo francese Olivier Vatine.

  • @ Renzo: hm, tutt’altra dinamica. Però Luke può essere grato di trovarsi nel film in cui è. C’erano altri modi più drastici per impedire che Leila dovesse scegliere tra lui e Ian, tipo una morte eroica&opportuna à la Lord Evandale. Ma non in Guerre Stellari.

    @ Davide: ho letto la trama su Wiki, ma confesso di non raccapezzarmici troppo. Ma c’erano già nella trilogia originale tutti questi posti e tutta questa gente? Proprio tutti quanti? E se sì, io dov’ero intanto? Perché mi pare proprio che un pianeta chiamato Mon Calamari dovrei ricordarmelo.
    A parte questo, sono lievemente delusa dalla natura, brevità e conclusione della parentesi oscura di Luke. Visto che si è disturbato, poteva fare le cose fino in fondo, no? Oh, well…

  • Sapevo di diverse serie a fumetti legate a Star Wars (credo che esistano anche dei cartoni animati), ma mi piacerebbe capire se il destino dei personaggi “fulcro” sia stato approvato da George Lucas… io avevo letto che Lucas aveva scritto 9 episodi (o tre trilogie!) e che dovendo scegliere cosa girare scelse di iniziare da un episodio “di mezzo” per i motivi ben spiegati da te, Clarina! Quando, dopo qualche decennio (sigh!), è uscito “La Minaccia Fantasma” Lucas dichiarò che non avrebbe mai girato la trilogia finale, credo a causa dei tempi biblici che ci sarebbero voluti per partorire una sceneggiatura…
    Uno spunto, se ti va… la storia di Star Wars acchiappa per moltissime ragioni, è innegabile, ma vogliamo parlare degli attori? Potrebbero esistere Han Solo, Leia, Luke, con altri volti? La scelta del cast secondo me è stata uno dei punti deboli del prequel… Anakin bambino l’ho trovato perfetto, ma quando è cresciuto… ci voleva un attore con uno spessore diverso, secondo me. Ewan McGregor Obi-Wan è stato davvero deludente, non ha minimamente espresso il “quanto la so lunga io” di Alec Guinnes (e son bastate tre inquadrature iniziali su Tatooine per capirlo)…
    Ops, scusa se mi sono dilungata!
    Un saluto!

  • Hai ragione, Della: facce perfette! Al punto che del terzetto originale solo Harrison Ford è riuscito ad avere una carriera vera e propria. Alzi la mano chi ricorda Mark Hamill e Carrie Fisher per qualcosa che non sia Guerre Stellari! Un po’ un dono avvelenato, se ci pensi: un’immensa popolarità transgenerazionale – e poi più nulla, perché sei legato indissolubilmente a quel ruolo. Persino Alec Guinness si lamentava (più o meno scherzosamente) di essere diventato più popolare facendo Obi-Wan Kenobi che per tutta la sua carriera cinematografica e teatrale messa insieme! E parlando di facce, ho letto che Hamill aveva avuto un incidente terribile non ricordo se dopo il primo o il secondo film, e gli avevano ricostruito il viso a forza di chirurgia plastica, ma per forza di cose era ricomparso con un’altra faccia… pensa che, fisionomista come sono, non me ne sarei mai accorta da sola!

  • Per quanto riguarda Carrie Fisher io la ricordo in The Blues Brothers (è la ragazza che cerca di ammazzarli per tutto il film) mentre Mark Hamil è praticamente sparito. Sicuramente è difficile “scrollarsi” di dosso un fardello del genere… un po’ come Sean Connery e 007 anche se Harrison Ford è riuscito a “slegarsi” da Han Solo per poi rimanere indissolubilmente legato a Indiana Jones.
    Comunque uno degli aspetti più irritanti per un fan di Guerre Stellari come me è la difficoltà nel reperire le opere del cosiddetto Expanded Universe: libri, fumetti ecc.. sono introvabili soprattutto per chi, come me, vive lontano dalle grandi città. Avete citato ad esempio la trilogia di Timothy Zahn, ma ne esistono molti altri. Ho sentito dire che Luke diventa maestro Jedi e apre un’accademia su Yavin 4 (il pianeta minacciato dalla Morte Nera ne “Una Nuova Speranza”) ma i libri in cui è contenuta la storia non si trovano! Io ormai mi sono rassegnato.

  • E’ vero, Blues Brothers! Per me è talmente la Principessa Leia/Leila che me n’ero dimenticata del tutto.
    Per quel che riguarda l’EU di Guerre Stellari, di sicuro hai già provato a procurarti i libri su Internet? Sono certa che conosci già tutto ciò, ma ti segnalo l’articolo di Wiki in proposito: se non altro, ha un buon numero di links, tanto ad articoli secondari (spesso e volentieri provvisti di trame follemente dettagliate dei singoli libri), quanto a siti esterni: http://en.wikipedia.org/wiki/Star_Wars_Expanded_Universe.
    Torna a trovarmi!

  • Grazie infinite per il link. Ho cercato in lungo e in largo anche in siti come “Ultimo Avamposto” che in termini di merchandise Star Wars/Star Trek è uno dei più forniti. Purtroppo quando i libri finiscono nel fatidico “Fuori Catalogo” l’ultima spiaggia è e-bay, ma ahimè nemmeno li (in italiano).
    Sob!

  • Hm… ti confesso che, quando cerco qualcosa “fuori catalogo” tendo a non provarci nemmeno, in Italiano… Magari è l’occasione giusta per rispolverare l’Inglese, che non è mai una cattiva idea! 🙂

  • delizioso! questo post è semplicemente delizioso!
    sei riuscita a ricostruire l’emozione che si prova la prima volta che si vede star wars in maniera assolutamente perfetta!

    grazie, davvero!

    ora metto qualche altro punto esclamativo!!!
    e concludo.

    ora cerco se magari hai scritto anche dei seguiti 🙂

  • Grazie a te, Marcello. No, temo di non avere scritto seguiti… magari qualche volta lo farò, perché – oltre ad essere una delizia di per sé – Star Wars è una specie di case-study di scrittura cinematografica e di narratologia applicata. Per la serie: divertirsi un sacco e avere l’impressione di studiare! 😉

  • Ciao Clarina! Sempre in tema Star Wars ti segnalo questo link…
    io ho già cominciato il conto alla rovescia…

    http://iesb.net/index.php?option=com_content&view=article&id=10291:iesb-exclusive-the-line-starts-hereagain-new-star-wars-movies-planned&catid=41:news&Itemid=71