Ott 26, 2010 - guardando la storia, teatro    4 Comments

La Regina e il suo Giullare

Velazquez_The_Dwarf_Don_Juan_Calabazas_called_Calabacillas_ca_1639.jpgDon Juan Martìn de Calabazas, con questo nome altisonante, era un giullare, buffone di corte di Re Filippo IV dopo avere servito una serie di Grandi di Spagna e Infanti reali. Conosciuto come Calabacillas o Bizco, fu tanto celebre al suo tempo da meritarsi due ritratti, uno dei quali dipinto da Velazquez, niente meno.

Fausto Bertolini, giocando con date e luoghi, porta Calabacillas alla corte di Elisabetta I d’Inghilterra. Regina e giullare dialogano fittamente, in bilico continuo tra ironia trasognata, incursioni metateatrali e scatti d’ira, e – tra una disquisizione sul metodo per catturare un orbe riluttante e un passo di dana – offrono un’affilata analisi di arte, potere, e del rapporto tra i due.

“Non ci sono eroi innocenti in politica – o nella storia,” sussurra Calabacillas al pubblico: soltanto un “nesso di colpe” che i detentori del potere cercano di districare oppure ispessiscono con le loro azioni. E gli artisti? Gli artisti camminano sul filo sottile tra un ruolo di coscienza e la necessità di mantenere la testa là dove si trova…

Ieri sera, al Teatrino d’Arco, i bravissimi Francesca Caprari e Claudio Soldà hanno recitato un estratto de La Regina e il suo Giullare. La regia era di Mario Zolin, che gioca con ironia ed eleganza sul carattere metastorico della pièce. reginaegiullare.jpg

A questo proposito, è stato interessante sentire l’autore definire la sua passione per il teatro-nel-teatro come un aspetto sintomatico della Sindrome del Demiurgo (aka il complesso della subcreazione). La tendenza a sfondare la quarta parete sarebbe, secondo Bertolini, una conseguenza del desiderio di manipolare la realtà: non contento di creare la realtà teatrale, l’autore desidera intervenire anche su quella più vasta che esula dal palcoscenico. Su quella fetta di realtà, mi verrebbe da dire, che connette palco e platea – di fatto la sospensione dell’incredulità.

Interessante teoria e interessante pièce – che spero di vedere presto per intero.

La Regina e il suo Giullareultima modifica: 2010-10-26T08:35:00+02:00da laclarina
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4 Commenti

  • Ciao, se hai tempo c’è posta per te da me.
    B

  • Bartel, tanto tempo fa avevo un altro blog, partecipavo alle staffette di meme ed era molto divertente. Quando ho aperto SEdS ho fatto voto: niente meme, a meno che non siano di argomento letterario… Sono molto tentata dalle otto domande, ma non si può. Mi perdoni?

  • Ma figurati, mi era sembrata una iniziativa divertente proprio per le domande, anzi scusa se ho disturbato.
    Ciao
    B

  • Non mi hai disturbata affatto, ed *è* un’iniziativa divertente… Mi piacciono i meme, solo che mi conosco, e se comincio a farne uno è fatta. Sai che quando ho deciso che sei-sette caffè al dì erano troppi, anziché ridurli ho smesso drasticamente di berne da un giorno all’altro? Sono quattro anni che non bevo caffè, perché se ne bevo uno ricomincio daccapo. Stessa cosa con i meme. 🙁