Dic 2, 2010 - grilloleggente    Commenti disabilitati su Entered From The Sun – Pag. 227

Entered From The Sun – Pag. 227

Forse comincia a vedersi qualcosa, ed era ora: si comincia ad avere l’impressione  che Hunnyman e Barfoot si occupino davvero di Marlowe e della sua morte. E’ chiaro che Hunnyman non andrà molto lontano: parla con qualche attore, discute le sue magre scoperte con la Vedova Alysoun (che è sempre svariati passi avanti a lui) e si ritrova con un numero crescente di domande e ben poche risposte. Barfoot, uomo più efficace, e con connessioni migliori, consulta documenti di cancelleria, parla con Gesuiti in carcere, fa due più due. Ad ogni modo, entrambi si sono fatti un’idea della fine di Marlowe – indimostrabili congetture – e nessuno dei due crede alla storia dell’incidente nella taverna.

Qualcosa che finge di essere un chiarimento: ricordate il misterioso narratore in prima persona? Ammette di essere stato vago ed elusivo, di essersi fatto passare per un veterano per avvicinare Barfoot e adesso,bontà sua, confessa di essere in realtà un poeta a sua volta. Un poeta fallito, ridotto a fare l’intermediario in affari dubbi… e se credete che questo semplifichi alcunché le cose, lasciate che vi dica che non è così. L’unico (vago) progresso è che possiamo far coincidere il narratore in I persona con uno dei personaggi narrati in III, e domandarci quale delle due forme stia mentendo più spudoratamente.

Ma la persona che mente di più, scopre di più e ha più segreti è decisamente Alysoun e, in premio, la signora vince un capitoletto in prima persona dal suo punto di vista – forse. Perché in realtà potrebbe anche essere nel punto di vista di Hunnyman, che la ascolta raccontare in prima persona una versione molto purgata del suo incontro con Barfoot. Ad ogni modo, Alysoun è estremamente attratta dal Capitano, Alysoun consulta ripetutamente il Dottor Forman (singolare personaggio storico, parte astrologo, parte medico, parte alchimista, parte scienziato, parte ciarlatano), Alysoun è visitata nei suoi sogni dallo spirito senza requie di Marlowe, Alysoun vede molto meglio di Hunnyman la pania d’implicazioni di tutta la faccenda, Alysoun forse conserva in casa un libello eretico singolarmente pericoloso, Alysoun mente a tutti.

Ho detto di avere qualche dubbio sul punto di vista di Alysoun, ed era un eufemismo. Sto diventando come i personaggi di Garret? Può essere. In realtà potrebbe anche essere uno squarcio di III persona oggettiva che registra il menzognero monologo che la Vedova offre al povero Hunnyman per sviarlo da altri pensieri. Il povero Hunnyman sembra destinato a questo genere di cose: qualche decina di pagine più tardi c’è un altro capitolo, Quel Che Ingram Frizer Aveva Da Dire A Hunnyman, che funziona esattamente allo stesso modo. Frizer, tra parentesi, è un personaggio storico: l’assassino di Marlowe, rapidamente perdonato per legittima difesa. Ci viene lasciato supporre che Hunnyman lo interroghi, ma il capitolo è un altro monologo. Frizer parla, ostenta, si giustifica, minaccia sottilmente, rievoca, mente, versa lacrime di coccodrillo, offre un prestito, sa più di quanto Hunnyman vorrebbe, vanta le sue buone connessioni e, nel complesso, non permette a Hunnyman di dire una parola. Il tutto in una voce individuale e diversa da tutte quelle che abbiamo sentito finora. ‘Cipicchia! Ma il punto di vista di chi è? Di Frizer stesso? Di Hunnyman che ascolta, soverchiato e muto? Della cosiddetta “telecamera” che riporta solo le parole (e le eventuali azioni, ma qui non ce ne sono)? Difficile a dirsi e, a seconda dell’ottica che si sceglie, il senso della scena cambia sottilmente. Ho già detto qualche volta che considero l’iridescenza una delle più affascinanti qualità che la scrittura possa assumere?

Sempre più complesso, sempre più intricato, sempre più impossibile da abbandonare: we are in for the duration.

Entered From The Sun – Pag. 227ultima modifica: 2010-12-02T08:17:00+01:00da laclarina
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