Feb 3, 2011 - guardando la storia    Commenti disabilitati su Quel Che Non Si Sa

Quel Che Non Si Sa

La vita di Shakespeare è uno di quegli argomenti su cui la relativa scarsità di documenti ha scatenato da un lato una frenesia di ricerca, e dall’altro un’ancor più sfrenata tendenza alla speculazione.

william-shakespeare.jpgA partire dalla tendenza a dubitare che Shakespeare fosse davvero Shakespeare, non c’è aspetto della sua scarsamente arredata biografia che non sia stato oggetto delle teorie più selvagge: di che origine era veramente? Che educazione ha ricevuto in realtà? Dove diamine era negli Anni Perduti? Con chi ha collaborato? In quali ruoli recitava? Ha veramente scritto lui le opere che gli sono attribuite? Com’è possibile che nel suo testamento non si nomini nemmeno un libro? E via dissezionando, scartabellando, interpretando e controiterpretando, romanzando…

Uno dei punti oscuri che tanto solleticano gli affetti da scespirite è il suo rapporto con Marlowe. Coetanei e colleghi com’erano, in un luogo, un’epoca e un ambiente in cui tutti vivevano nelle tasche di tutti gli altri, non c’è una singola prova documentale del fatto che si conoscessero. Possibile?

Ovviamente, un simile buco nero è un’irresistibile tentazione per una fauna che spazia dallo spulciatore di archivi addottorato in paleografia e diplomatica dell’era Tudor al supposto sensitivo, dal romanziere allo sceneggiatore hollywoodiano – e come potrebbe essere altrimenti? Quello che non si sa non è qualcosa che non si sa e basta: è un’irresistibile caccia al tesoro.Marlowe.jpg

I risultati… come dire? I risultati variano. Research-wise, si indaga puntigliosamente la verosimiglianza di qualche collaborazione nei primi anni (ricordiamoci che Marlowe era già il prodigio del teatro londinese quando Shakespeare era appena arrivato dalla campagna) si analizzano a non finire quei pochi versi di Misura Per Misura che sembrano proprio alludere a Marlowe e alla sua morte, e se non si sta attenti si finisce col sostenere che Marlowe non era morto affatto, solo fuggito sul Continente a scrivere le opere che poi Shakespeare pubblicava a suo nome… Tra i due estremi resta una quantità di più o meno plausibili ipotesi basate sul fatto che è difficile che non si conoscessero. Se poi si apprezzassero a vicenda, o chi appressasse chi, diventa di nuovo materia per i romanzieri. A giudicare da Misura Per Misura, parrebbe che Shakespeare ammirasse Marlowe – o almeno il suo lavoro – ma è molto possibile che Marlowe, Master of Arts, guardasse dall’alto in basso l’uomo di Stratford, e lo considerasse un campagnolo illetterato.

Tra l’altro, sarebbe difficile immaginare due personaggi più diversi: da un lato Kit Marlowe, fiammeggiante, sregolato, insolente, apertamente ateo, violento… dall’altro Will Shakespeare, metodico, quieto, timorato di Dio e buon amministratore delle sue finanze e della sua carriera.

Il che, tra l’altro, ci riconduce al punto di partenza: è proprio vero che di Shakespeare sappiamo relativamente poco? Tutto considerato, non proprio. Forse non sappiamo tantissimo del massimo scrittore della sua epoca, ma questa è una percezione più tarda: in vita, e specialmente prima dei trentacinque o quarant’anni, Shakespeare era solo uno dei tanti playwrights – merce comune e neanche troppo raccomandabile. In compenso, sappiamo più o meno quello che ci si può aspettare di sapere di un Elisabettiano di costumi morigerati, frequentazioni non troppo scandalose e ragionevole prosperità, che non è mai stato in prigione, ha avuto poco a che fare con i tribunali e non ha mai dato al Consiglio Privato ragione di occuparsi di lui.

Di Marlowe sappiamo molto di più, è vero, ma lo sappiamo perché Kit aveva un’incoercibile tendenza a mettersi nei guai, duellava per strada, irritava il senato accademico, finiva in prigione, frequentava gente pericolosa, lavorava come spia, proclamava ai quattro venti qualsiasi idea blasfema o sediziosa gli passasse per la mente, falsificava denaro, scriveva tragedie controverse e attaccava briga nelle Gonzaga11.jpgtaverne. Non è un caso se Shakespeare è morto nel suo letto, anziano e ricco – mentre Marlowe ha preso la fatale coltellata prima di compiere trent’anni.

E in vista di tutto ciò, sarà un piacere cominciare oggi un corso chiamato Shakespeare e il suo tempo presso la Libera Università del Gonzaghese. Un piccolo corso concepito come una storia: Di due poeti, pari in dignità, nella bella Londra dove ha luogo la nostra storia, monta la rivalità antica – e molto inchiostro e sangue finto inondano le scene dei teatri…*

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* Con molte scuse a William Shakespeare: la tentazione era proprio troppa.

Quel Che Non Si Saultima modifica: 2011-02-03T07:13:00+01:00da laclarina
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