Feb 24, 2011 - pennivendolerie    6 Comments

Grazie Per Averci Mandato Il Suo Racconto…

Nel mondo editoriale anglosassone non ti ringraziano mai con tanto calore come quando ti rifiutano una storia. E ti augurano ogni bene per la tua carriera di scrittore, e chiudono con qualche citazione che dovrebbe ispirarti a mantenere viva la fede nel tuo talento. Keep writing.

E sì: questo tono lievemente cinico si deve al fatto che dopo tutto A Soul For Cunning non è piaciuto agli Irlandesi – non abbastanza da includerlo nella loro shortlist. Qualche settimana fa avevo ricevuto notizie analoghe da Glimmer Train, e quindi adesso mi sento più qualificata del solito per scrivere un post sulla reazione a questo genere di accadimenti.

1) Fase Blasée: Oh, d’accordo. Sapevamo che era difficile, giusto? Insomma, GT pubblica gente come Annie Proulx, era un tentativo e non è riuscito – andrà meglio la prossima volta, giusto? In fondo, quante volte è stato rifiutato Il Gattopardo? E’ tutto a posto. E’ tutto normale. Adesso lo spedisco altrove, e prima o poi…

2) Fase Werther: Oh, ma chi voglio prendere in giro? A cosa serve mandarlo altrove? Perché diciamocelo: c’è anche la concreta possibilità che il racconto non sia un granché, dopo tutto. E poi non sono nemmeno madrelingua. E poi ho mai dato un’occhiata a un’antologia? Sono ben altre le cose che vincono i premi e finiscono sulle riviste… Hanno ragione loro, non era proprio niente di speciale.

3) Fase Achille (sconfinante in un nonnulla di Complesso della Vittima): Oh, che poi, te li raccomando, i premi e le riviste! Se non scrivi di droga, donne maltrattate o squallori misti assortiti, non ti guardano neanche. E che devo dire? Io ho avuto un’infanzia felice, non ho mai fumato nemmeno uno spinello e non ho un marito che mi picchia… significa che non posso scrivere racconti? Possibile che i lettori vogliano leggere solo di quello? Io sarò fuori mercato, ma è il mercato che è morboso. E gli editor delle riviste sono morbosi. E i giurati sono morbosi. Ecco! Morbosi, ingiusti, cattivi, pessimi, grrrrrrr!

4) Fase Doom&Gloom: Oh, che cosa infantile prendersela con la giuria… Il fatto è che non so più scrivere. Anzi, non ho mai saputo scrivere, e non so come abbia mai potuto credere il contrario. Quanta carta e quanto inchiostro sprecati – per non parlar del tempo! Dov’è, dov’è, dov’è la più vicina scogliera? Oppure – failing that – dov’è il più vicino caminetto, per alimentarlo con i miei patetici sforzi? O mie velleità letterarie, ardete in un funerale vikingo!

– Qui di solito intervengono quantità massicce di cioccolato. Oppure biscotti al cioccolato intinti nel cappuccino fasullo. –

5) Fase Tutto Daccapo: Oh, eppure l’idea non era male… E se lo rivedessi un’altra volta? E se provassi a modificare l’inizio? E se aggiungessi un altro personaggio o due? E se cambiassi il protagonista? E se trasportassi tutto in epoca moderna? E se aggiornassi molto il linguaggio? E se modificassi il tema? E se stravolgessi il finale? E se tagliassi tutta la prima metà? E se infilassi un flashback prima della risoluzione? E se eliminassi i riferimenti filosofici? E se lo riscrivessi daccapo? Tutto daccapo?

– Qui di solito segue notte parzialmente insonne: troppe idee che frullano per le cervici, troppe riaccensioni di luce per annotare quella che sembra sempre la folgorazione risolutiva, troppo cioccolato a tarda ora… –

6) Fase Scarlett: Com’è che, dopo averci dormito sopra, non mi pare più così tragicamente brutto? Forse potrei dargli un’altra occhiatina. Forse potrei supplicare qualcuno a HNR di leggerlo e darmi un parere. Forse potrei sottoporlo al mio critique group (anche se sono mesi che non mi faccio viva con loro). Forse potrei cercarmi un altro concorso o due e mandarlo… In fondo, quante volte è stato rifiutato Il Gattopardo? E’ tutto a posto. E’ tutto normale. Fa parte della vita dello scrittore, la vita dello scrittore è costellata di rifiuti. Basta paturnie. Mai più paturnie. Cattive paturnie. E in fondo, domani è un altro giorno. (*cue Tara Theme*)

Quindi adesso ho spedito A Soul For Cunning altrove, e suppongo che da qualche parte verrà rifiutato e mi farò venire di nuovo tutte le fasi canoniche, e prima o poi, qualcuno lo accetterà, e allora potrò sorridere delle mie paturnie – fino al rifiuto successivo.

Grazie Per Averci Mandato Il Suo Racconto…ultima modifica: 2011-02-24T08:04:00+01:00da laclarina
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6 Commenti

  • Secondo me sono così gentili perché vivono la sindrome del “e se poi diventasse una storia di successo?”. Meglio non giocarsi la simpatia di un futuro autore di bestseller 🙂

  • Non avevo mai pensato a questa spiegazione. Avendo lavorato per un periodo come assistente editor per una rivista americana, ricordo che a noi novellini veniva inculcata ferreamente la massima di usare usare sempre queste formule cortesi, impersonali e standard per i rifiuti: è più indolore e *potrebbe* sedare un po’ gli impulsi omicidi del rifiutato. Non hai idea di quel che è capace di rispondere la gente rifiutata con gelido garbo – figurati se non si facesse così!

  • Come mi sento vicina a te! Anche io scrivo in quantità e reagisco a fase alterne ogni volta che ricevo un ‘cortese’ rifiuto. Anche io ho nel cassetto fogli scritti in quantità e la provvidenziale cioccolata con conseguente senso di colpa. Ma non perdiamoci d’animo e se questa è una passione e soprattutto un’evasione dalla monotona quotidianità ci dobbiamo già ritenere soddisfatte!
    Buona domenica!
    emma

  • Se dovessi decidere di pubblicare qualcosa con amazon (anche in inglese) fammi sapere, non vedo l’ora di collaudare il mio kindle* per gli acquisti online 😉
    Insomma, un editore non so, ma un lettore ce l’hai di sicuro.

    *che figata inverosimile, il mio inglese sta facendo balzi in avanti!

  • @Emma: il guaio è quando comincia a rodere il tarlo della pubblicazione! E quando sei stata morsa una volta, è fatta. Tuttavia, Konrath dice questa cosa che mi piace tanto: “c’è una parola per definire uno scrittore che non rinuncia mai, ed è PUBBLICATO.” Perseveriamo!
    @Renzo: curioso che tu me lo chieda… te lo sussurro in un orecchio: novità in arrivo – entro l’estate, se tutto va bene. E grazie per la segnalazione.