cinema, musica 
3 Comments Piccioni & Lacrime
Ci sono tre cose che mi fanno lacrimare senza fallo.
Una è il V Atto del Cyrano de Bergerac, l’altra è il finale de La Cripta dei Cappuccini di Roth, e la terza, più incomprensibilmente, è questa ninna-nanna che Julie Andrews canta in Mary Poppins. Non so che farci, si vede che tocca qualche centro nervoso, ma fin da bambina, appena Julie-Mary comincia a tubare colla vecchietta, coi piccioni e colla cattedrale, I open the waterworks.
Ci credete se vi dico che per postare qui ho aperto il filmato su YouTube, ne ho ascoltati forse venti secondi per accertarmi che fosse quel che volevo e ho già i lucciconi? Sì, secondo me ci credete, e vi divertite anche…
E voi? Non avete niente che vi faccia venire gli occhi lustri in maniera del tutto irragionevole?
Buona domenica, va’…
Occhi lustri no, ma stretta alla bocca dello stomaco sì, me la provocano ad esempio: la storia di Gavroche e dei suoi fratellini, (I miserabili); oppure il modo in cui Joanet può “incontrare” la madre ne “la Cattedrale del mare” di Falcones.
Prima di leggere il tuo post, attribuivo la sensazione a qualche mia nascosta debolezza emozionale, ora non più.
Auguri di serenità
Stefan Fourier
Uh,
Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank, tutto, dall’inizio alla fine (non credo in maniera del tutto irragionevole)
Il finale di Nuovo cinema paradiso (definitivamente irragionevole)
Il finale dell’uccello di fuoco (ragionevolissimo, mi pare!)
@Stefan: quando ero bambina, al cinema piangevo sempre come una fontana, quale che fosse il film. Vero è che da bambina non andavo a vedere molto più che i cartoni animati Disney, ma avevo sviluppato la teoria che fosse una reazione allergica al Dolby… 🙂
@Renzo: i compositori russi sono una genia di ricattatori morali, trovo…