Mag 25, 2011 - Digitalia, gente che scrive    5 Comments

Emilio Salgari, Che Avrebbe Voluto Esser Tutto E Lo Volle Invano

salgari, romanzi d'avventura, ebook, sandokan, il corsaro neroOggi fanno cent’anni e un mese che Emilio Salgari uscì di  casa con un rasoio in mano e se ne andò a suicidarsi nei boschi, lasciandosi dietro un diluvio di romanzi d’avventura, una moglie pazza, un sacco di debiti e quattro figli chiamati Omar, Nadir, Romero e Fatima – tutti destinati a morte precoce.

A me Salgari ricorda tanto Charlie, l’impiegatino protagonista de La Più Bella Storia Mai Raccontata, di Kipling: un approssimativo autodidatta con velleità letterarie, molto entusiasmo e una formazione del tutto insufficiente, benedetto però da un’immaginazione narrativa straripante. Charlie si salva perché, quando si innamora di una graziosa e placida dattilografa della City, il suo dono (che Kipling descrive come una memoria di vite passate) si dissolve come neve al sole. Salgari invece si ritroverà condannato dalla sua facilità narrativa e dal suo candore di fronte a editori senza scrupoli, costretto a produrre tre romanzi l’anno per evitare la rovina finanziaria… emilio salgari, centenario della morte, il corsaro nero, la tigre della malesia, ebook gratuiti, progetto manuzio

E così ecco corsari su corsari di ogni colore, e le figlie, i figli e i nipoti dei corsari in saghe, faide e vendette; ed ecco le tigri della Malesia, gli avventurieri portoghesi, le principesse della jungla, gli Inglesi malvagi, gli assassini thug; e poi il Far West, le Filippine, le Bermude, Damasco, il Sudan, Asia, Africa, cieli ed oceani, e ogni genere di luogo esotico, costruito con tocchi di colore locale saccheggiati da libri e atlanti – come gli scenari dipinti di una recita filodrammatica.

Salgari non vide mai nessuno dei suoi posti lontani: studiò da ufficiale mercantile e non prese mai il brevetto di capitano – che pure millantò per tutta la vita. Da ragazzo fece per tre mesi il piccolo cabotaggio lungo le coste adriatiche, e questa fu tutta la sua acqua salata. Il resto è fantasia spudorata e lussureggianti vaghezze. Ricordo – anche se non so più in quale dei romanzi – che nella biblioteca del protagonista c’erano numerosi “scaffali di metallo dorato di foggia antichissima”… Scaffali di metallo? Di metallo dorato? Di foggia antichissima? Ma d’altra parte, quando si butta fuori un romanzo ogni tre mesi non c’è tempo per la documentazione meticolosa, e che poteva mai saperne il povero Salgari, capitano di nulla e schiavo degli editori?

emilio salgari, centenario della morte, il corsaro nero, la tigre della malesia, ebook gratuiti, progetto manuzioUna storia semitragica il cui prodotto ha allietato l’infanzia di generazioni. Non la mia, devo dire. Da bambina ricevetti (e ancora possiedo) una scatolata di Salgari, edizioni Anni Quaranta con copertine rigide decorate a pelle di leopardo – regalo di un cugino acquisito di mia madre, cui piaceva la mia avidità di piccola lettrice. Provai, davvero. Ricordo i corsari multicolori e il perfido Wan Guld, e Kammamuri, e Ada, e Tremal Najk… Non ebbi mai il coraggio di dire al cugino che li avevo detestati, insieme all’insopportabile e spiritato Sandokan televisivo. Ma io tenevo per gli Inglesi (Rajah Brooke per primo) e non faccio testo: quanti bambini hanno giocato ai corsari tra le lenzuola stese o cacciato le tigri in giardino? Facciamo che tu eri Yanez e assaltavamo la fortezza…

Questo forse è il tipo di tributo che sarebbe piaciuto più di tutti a Emilio Salgari, l’uomo che battezzava col suo stesso nome il suo bel corsaro nobile e tormentato – e che, figlio e padre di suicidi, finì suicida a sua volta perché gli avevano tolto tutta la gioia che cercava nel meraviglioso gioco delle storie.

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E adesso, letture. Ho scoperto a mie spese che rileggere da adulti i libri che abbiamo amato da ragazzi tende ad essere un errore: in linea generale, meglio lasciarli dove sono, in fondo alle nebbie dorate dell’entusiastico ricordo e della nostalgia. Tuttavia, se non avete letto Salgari da implumi, se non vi è piaciuto nemmeno allora, se non siete sentimentali alla mia stessa maniera, o se volete celebrare leggendo il centenario salgariano, qui trovate i numerosi titoli digitalizzati in vari formati dal Progetto Manuzio/ LiberLiber. C’è di tutto un po’, compresi racconti e romanzi meno conosciuti.

Emilio Salgari, Che Avrebbe Voluto Esser Tutto E Lo Volle Invanoultima modifica: 2011-05-25T08:01:00+02:00da laclarina
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5 Commenti

  • L’ho amato parecchio, la mia fantasia infantile era infiammata da tutti quei corsari. Il tentativo di rilettura è abortito in fretta: scrittura troppo affettata, eroi troppo romantici e nobili.

    Invece Stevenson è una di quelle letture che da aldulto stimola altre zone del cervello: è come non averlo mai letto.

  • Già, eri tu quello che giocava al corsaro nero con un cugino coetaneo, vero?
    La mia teoria è che Stevenson non sia davvero uno scrittore per ragazzi…

  • Sì, ero io 😉

  • Non sono d’accordo, un bel libro, che sia dedicato ai ragazzi o a lettori più adulti, è bello a qualunque età, tutt’al più si legge con occhi diversi e si comprendono nuovi aspetti.

    Consiglio di leggere o rileggere Emilio Salgari a qualunque età, non solo perchè sono di parte :o), essendo la responsabile di http://www.emiliosalgari.it , sito italiano ufficiale dedicato a questo romanziere, ma proprio perchè, Salgari è non solo fantasia allo stato puro, per quanto alle volte ai limiti dell’ingenuo, ma perchè molte delle sue pagine evocano immagini grandiose e spettacolari, degne di un pittore, e perchè il mondo dei suoi romanzi regala sempre qualcosa in più: idee, divertimento, conoscenze. Salgari è più vivo che mai, anche a cent’anni dalla sua morte.

    Corinne D’Angelo *** La Perla di Labuan ***

  • @ La Perla di Labuan: we’ll agree to disagree on that. 🙂 Trovo che ci siano libri scritti per un’età, un’epoca, una generazione. E trovo che ci siano libri che non reggono bene la prova degli occhi adulti – così come ci sono libri, nominalmente per ragazzi, che sono incomprensibili o noiosi a undici anni. Le è mai capitato di vedere Moby Dick o La Fattoria Degli Animali nelle biblioteche scolastiche delle medie? Ciò detto, il rapporto di ciascuno con un libro o un autore è qualcosa di tutto personale – e su questo non si discute.
    Complimenti per il bel sito, articolato e curatissimo.
    Torni a trovarmi,
    C.