Libri Perduti, Libri Ritrovati

betty smith, un albero cresce a brooklyn, libri, lettureNon vi è mai capitato di leggere da qualche parte una pagina di un libro, innamorarvene, volerlo leggere tutto e poi – per un motivo o per l’altro – non riuscirci?

Ne avete trovato una pagina su un’antologia, oppure avete ricevuto un prestito volante, oppure lo avete sfogliato su una bancarella e poi lasciato lì, o ne avete sentito leggere uno scrap alla radio. E dopo… magari avete annotato il titolo e perso il foglietto, oppure ve ne siete semplicemente dimenticati, benché foste certi di non farlo. Può anche darsi che non abbiate mai saputo chi fosse l’autore. Succede.

Però vi resta una curiosità, una nostalgia, un desiderio di leggere o rileggere, di sapere che mai succede a quel personaggio che vi aveva intrigato. Ogni tanto vi torna in mente, qualche volta vi capita persino di chiedere notizie a quell’amico che legge di tutto: “hai presente un libro in cui succede questo, questo e questo? Non so di chi sia. C’è un protagonista così e così, è ambientato nel tal posto, nell’epoca tale…”  O magari provate a consultare qualche libraio, non mancate mai di scrutare le bancarelle di libri usati e ripescate in soffitta le vecchie antologie. Oppure, una delle volte in cui vi torna in mente e capita che siate al computer, vi affidate a Google.

E in un modo o nell’altro, se persistete a sufficienza, finirete col trovarlo. Il libro salterà fuori su una bancarella o su internet, ritroverete il pezzetto di carta con il vostro appunto o l’antologia rilevante…

Ed eccovi lì, con il vostro Libro Ritrovato, e anni di ricordi deformati e aspettative irragionevoli fanno crepitare l’aria tra voi e il bottino. Ed esitate un po’, perché sapete che la lettura non sarà come la ricordate e come ve la aspettate. Dopo tutto può darsi che il libro non vi piaccia nemmeno, o che non sia quello che credevate. Magari il brano che ricordate riguardava un aspetto marginale o un personaggio secondario – per cui state per leggere tutt’altro. betty smith, un albero cresce a brooklyn, libri, letture

Il discorso non è completamente privo di riferimenti a fatti o persone reali: ho appena caricato sul mio Kindle un ritrovamento: A Tree Grows In Brooklyn, di Betty Smith, di cui ricordavo un brano letto su un’antologia venticinque anni fa. S’intitolava Francie e i libri. Me lo ricordo con una certa precisione – la biblioteca dove Francie prendeva in prestito le sue letture, i nasturzi così belli che guardarli le faceva male, il piccolo vaso panciuto per la colla, il nascondiglio per leggere, la coppa di vetro blu incrinata per le caramelle alla menta bianche e rosa, l’assenza del bambino dei vicini che giocava sempre “al funerale” seppellendo insetti nelle scatole da fiammiferi… Francie aveva deciso di leggere tutti i libri della biblioteca, e ne prendeva a prestito uno ogni giorno – due al sabato. E da quando aveva scoperto Amore mio se fossi re, una biografia romanzata di François Villon, lo riprendeva ogni sabato per rileggerlo. Aveva persino cominciato a copiarlo a matita su un quadernetto da 2 cents, ma non era lo stesso. All’epoca avevo persino trovato un nascondiglio per leggere, e le caramelle di menta bianche e rosa da tenere in una coppa di vetro. E so di avere assorbito un modo di dire da quella pagina…

Ecco, adesso ce l’ho, il libro. Il libro che mi ha influenzata senza che lo abbia letto per davvero. Adesso ce l’ho – originale, formato ebook – e sono pronta a leggerlo. Sto per conoscere Francie Nolan per davvero, dopo che, per un quarto di secolo, l’ho ricordata per Villon e le caramelle alla menta. Vi farò sapere.

E già che ci siamo: qualcuno ha idea di che cosa possa essere un lavoro teatrale tradotto dall’Inglese, in cui una giovane donna, dopo la sua morte, ottiene di poter tornare per una giornata con i suoi cari, nonostante le altre anime glielo sconsiglino caldamente? E quando è tornata, scegliendo un giorno di compleanno, è terribile, perché i suoi famigliari lo vivono come era accaduto a suo tempo, senza dare ascolto alla protagonista che li prega di rallentare, di godersi ogni momento, di non dare per scontato la serenità e l’affetto… Avete idea?

E voi? Non avete qualche Libro Perduto? Il lontano ricordo, o l’impressione, o il pezzetto di un libro che non riuscite a identificare?

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Oh, e semmai fosse venuta la curiosità anche a voi…

 

 

Libri Perduti, Libri Ritrovatiultima modifica: 2011-06-22T08:25:00+02:00da laclarina
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6 Commenti

  • Uh, m’è successo con un film.

    Avevo 12 anni:

    Un uomo naufraga su un’isola. Vaga in cerca d’acqua e cibo per quello scoglio desolato. Vede della gente, è salvo!
    Ma sembra che gli abitanti facciano finta di non vederlo. Perché? Mistero.
    A questo punto mi mandano a nanna.

    20 anni dopo, in un forum letterario molto frequentato, apro una discussione chiedendo se qualcuno riconosce quel frammento di trama.
    Nessun titolo o regista o attore protagonista.

    La risposta arriva in mezz’ora:

    L’invenzione di Morel
    http://www.youtube.com/watch?v=Fz05L314vcE

    Arrivo a casa, mulo, play: è lui!
    Vent’anni per sapere come va a finire, non male, vero?

    C’è anche il libro, “L’invenzione di Morel” di Bioy Casares”, attualmente indisponibile.
    Non sul mulo 😉

  • E dì la verità: questi ritrovamenti non sono soddisfazioni?

  • Urca, sì. Quel giorno capii che avevo a portata di mano praticamente tutto. Risposte a domande quali “che diamine di fine ha fatto Eddy Van Halen?” o “ma Henry Morgan è esistito veramente?”.
    Ho trovato cose notevolissime come il dizionario etimologico siciliano-italiano e latino di Michele Pasquino (illuftriffimo filologo fettecentefco) e la plafoniera Prisma superdelta tondo nero (fuori produzione), per la lampadina che da due anni pende dalla parete del balcone…

  • E’ il pozzo di San Patrizio – specie per tutto ciò che è anglosassone. L’adoro!

  • A me succede con i teoremi. Ricordo di aver letto un teorema o una dimostrazione su un libro, ma non riesco più a ricordare quale libro. È estremamente frustrante, perché spesso ne ricordo perfino i font tipografici e l’impaginazione. Eppure quel libro sembra essere introvabile.

  • @Simone: sì, ma poi la soddisfazione quando li ritrovi! 🙂