Lug 20, 2011 - guardando la storia, teatro 2 Comments
Aninha
Sentivo il mondo muoversi appena oltre la cinta nera delle colline all’orizzonte, come un ruggire lontano di temporali nella notte. E me ne tornavo a casa piena di una fame senza nome e senza forma. E dietro le mie spalle mormoravano della Aninha selvaggia, la vergogna e il crepacuore di sua madre. Allora gettavo indietro la testa e fingevo che non m’importasse. Ero prigioniera…
Perché prima di Anita c’era Aninha, la figlia di un mandriano nelle paludi del Brasile, soffocata in un mondo troppo stretto – finché qualcuno non le diede un nuovo nome e nuovi sogni. La storia della ragazza che divenne Anita Garibaldi.
Aninhaultima modifica: 2011-07-20T08:04:00+02:00da
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«E dietro le mie spalle mormoravano della Aninha selvaggia, la vergogna e il crepacuore di sua madre»
Già mi piace, questa Aninha!
Ma sai che questo commento mi era sfuggito? Sorry…
Il debutto è andato, nel bene e nel male – un momento o l’altro vi racconterò una piccola storia – e adesso fioccano le richieste. Chissà, magari una volta o l’altra arriveremo anche a Pavia!