Senza Errori di Stumpa

La Battaglia Sul Ghiaccio

Che poi è festa anche oggi, e allora lasciate che vi racconti brevemente della Battaglia Sul Ghiaccio, combattuta 370 anni e quattro giorni orsono sul Lago Peipus, tra la Repubblica di Novgorod e i Cavalieri Teutonici. Sul lago nel senso più stretto e letterale dell’espressione. Apparentemente, lassù tra Estonia e Russia, all’inizio d’aprile il ghiaccio può essere ancora molto spesso.

Ma non così spesso che, secondo una versione della storia, Alexandr Nevskij non potesse ordinare ai suoi Novgorodiani di battere le lance al suolo, creando delle crepe e indebolendo la superficie – che finì con l’aprirsi inghiottendo ciò che restava dei già malridotti cavalieri del Principe-Vescovo di Dorpat.

In realtà è molto più probabile che i Teutonici si siano ritirati nel lato sbagliato – dove il ghiaccio cominciava ad assottigliarsi – e che armature pesanti e acqua gelida abbiano fatto il resto.

E altrettanto in realtà le fonti non concordano sulle dimensioni della battaglia, sulle perdite, sulle conseguenze – e gli storici si azzuffano sull’effettiva rilevanza della Battaglia sul Ghiaccio: scontro decisivo, o poco più che una scaramuccia? In either case, dovette essere una faccenda impressionante e pittoresca, il genere di storia che, indipendentemente dal suo peso strategico e politico, s’imprime nella memoria collettiva e ci resta attraverso i secoli.

Che poi Eisenstein ne abbia cavato una scena come questa – per di più musicata da Prokofiev, di certo non nuoce:

 E sì, lo so: ci voglio solo io per una scena di battaglia il Lunedì dell’Angelo… But bear with me, e buona Pasquetta.

La Battaglia Sul Ghiaccioultima modifica: 2012-04-09T08:10:00+02:00da
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