Il Guardiamarina Inesistente

c. s. forester, hornblower, meridian, mr. midshipman hornblowerOddìo, forse proprio inesistente no, perché in Mr. Midshipman Hornblower, che riesce ad essere sia il nono che il primo dei romanzi navalnapoleonici di C.S. Forester, il Guardiamarina Kennedy compare per un paio di paragrafi, in cui lo vediamo scherzare con l’altrimenti riservatissimo e tetro protagonista eponimo. Poi viene nominato tre o forse quattro volte, presente a margine di situazioni in cui Hornblower scintilla ma non può far tutto da solo – e poi più. Non ha nemmeno un nome di battesimo, e mi par di ricordare che non compaia in nessuno degli altri romanzi. 

Fine – ma d’altra parte, nessuno è molto importante negli Hornblower Novels, a parte naturalmente Hornblower…

E invece, nella miniserie* che una quindicina di anni fa Meridian Television ha tratto da Forester, il Guardiamarina Kennedy si chiama Archie, è scozzese e di buona famiglia, cita Shakespeare a ogni pie’ sospinto e sarebbe di natura gaia e avventurosa, non fosse che il malvagissimo bullo della nave lo ha vittimizzato fino a fargli venire – letteralmente – le convulsioni**. Ed è anche uno dei due soli amici del diciassettenne nuovo arrivato Hornblower. L’altro è un guardiamarina più anziano, che non fa carriera per una propensione ad alzare il gomito, e Malaggiustati di questa nave, uniamoci! è l’inespresso motto di questi tre quando fanno inefficace comunella. Prima della fine, il Perfido Guardiamarina Simpson avrà trovato il modo di togliere di torno entrambi gli amici, ma Hornblower sarà maturato a sufficienza per mettere fine alle sue malefatte.c. s. forester, hornblower, meridian, mr. midshipman hornblower

Ora, tutto ciò è assai più truculento e dimostrativo di quanto non sia nel romanzo: l’Hornblower di carta è un rimuginatore solitario fino alla misantropia, che calcola le probabilità di morire e nuota nell’ingiustificato disgusto di sé, perennemente intento a denigrarsi in monologo interiore e a considerarsi incapace, sleale e codardo proprio mentre compie ogni genere di prodigio di valore e d’intelletto. Il che costituisce la sua originalità, ed è un’ottima cosa. Ma supponendo di voler portare il giovanotto sullo schermo, e tenendo a mente che lo spettatore medio non possiede capacità telepatiche, come rendere un personaggio che vive di conflitto interiore & autocontrollo – e non parla mai con nessuno?

Eliminando dubbi e rimuginamenti per fare del giovane Horatio un altro eroe navale standard? Uh… Affibbiandogli una Voce Fuori Campo? Oh poveri noi.

L’impressione è che lo sceneggiatore Russel Lewis abbia deciso di rendere il protagonista meno taciturno, dandogli due amici con cui parlare – e da perdere. Voglio dire, la Perdita dell’Amico è un classico, in fatto di motivazioni&maturazioni, giusto? All’apparire della paroletta di quattro lettere, il nostro Hornblower è solo come si deve, risoluto come si deve, taciturno come si deve – e se è diventato misantropo, why, come biasimarlo?

c. s. forester, hornblower, meridian, mr. midshipman hornblowerHornblower di celluloide ricondotto all’Hornblower di carta? Tutto sommato pensavo di sì, fino a quando il terzo film non ha restituito a Horatio e a noi tutti il Guardiamarina Kennedy. Perché vedete, non era proprio morto – solo disperso in mare, preso prigioniero e, dopo vari tentativi di fuga, finito proprio nella stessa prigione spagnola in cui si ritrova Hornblower. Ah, le coincidenze. Ma perché disperarsi a resuscitare un personaggio che in fondo era poco più di un device narrativo? Perché, dopo una certa quantità di melodramma, promuoverlo a sidekick

A quanto pare, per una combinazione di ragioni narrative e commerciali. Da un lato, il ragazzo era piaciuto al pubblico, e la sua eliminazione aveva scatenato una di quelle rivolte (e)postali che costellano la storia della televisione a puntate***. E sì, non sarò io a negare che Jamie Bamber, l’attore che interpreta Kennedy, sia piuttosto attraente – ma a quanto pare non era solo questione di ragazzine infatuate. Perché cercando qualche notizia in proposito, si scopre che il Guardiamarina Narrativo mancava anche agli autori. Adesso che avevano reso Hornblower stoico e taciturno, non sapevano bene cosa farne, e si ripresentava il problema iniziale: c’era bisogno di qualcuno al suo fianco.

E coc. s. forester, hornblower, meridian, mr. midshipman hornblowersì, riecco Archie Kennedy, promosso non solo ad Amico Difettato****, ma anche a Confidente e col tempo persino a Coscienza. Il che funziona, in effetti, perché per essere un device narrativo, Kennedy è un device efficace e ben riuscito. Il problema è, semmai, che le intenzioni degli autori finiscono un po’ fuoribordo, e questo Hornblower più ciarliero e fraterno è molto diverso dallo Hornblower di carta.

Entra in scena la C.S. Forester Estate, che detiene i diritti dei romanzi, e chiede la testa di Kennedy – tanto più che con il quinto film è in arrivo il blando, stolido e canonico Tenente Bush, l’unica vaga parvenza di amicizia che Hornblower coltivi nei romanzi. E con l’arrivo di Bush, insistono alla Forester Estate, Kennedy diventa ridondante ed eminentemente eliminabile. Off with his head. Seguono veri e propri negoziati di una notevole ferocia, alla fine dei quali emerge questa soluzione: il ragazzo si elimina, ma muore in scena. E sinceramente è possibile che alla Forester Estate avessero in mente qualcosa di meno protratto e meno tragico, ma Meridian ha impiegato tutto il quinto e il sesto film per disfarsi dell’ormai Tenente Kennedy, con tanto di sacrificio eroico e morte strappalacrime.

Nuova rivolta popolare – leggenda vuole che il volume delle proteste facesse saltare il sito dell’emittente americana A&E, che trasmetteva la serie Oltretinozza – ma ormai era tardi: Kennedy era eliminato oltre ogni possibilità di risurrezione, Bush era installato, almeno in parte, al suo posto al fianco di un più taciturno e meno dimostrativo Hornblower, e la Forester Estate era tanto soddisfatta quanto si poteva esserlo nelle circostanze. Il settimo e l’ottavo film potevano ricondursi nell’ovile del canone foresteriano. Un po’ tardino, forse, e non del tutto, ma ci si era arrivati.

E perché vi ho raccontato tutto questo? Perché è istruttivo in tutta una varietà di maniere.

c. s. forester, hornblower, meridian, mr. midshipman hornblowerPer prima cosa, insisto nel dire che non tutti i libri si prestano ad essere adattati per il cinema o, in questo caso, per la televisione , perché si tratta, udite udite, di mezzi diversi. Un personaggio come Hornblower funziona solo sulla carta – e se proprio si insiste a volerlo sceneggiare, bisogna rassegnarsi all’idea che il film racconti una storia diversa, o quanto meno un personaggio diverso.

Per seconda e correlata cosa, il primo episodio della serie è un esempio da manuale della differenza. Per iscritto va benissimo che a diciassette anni Hornblower sia già cupo e taciturno e tendente alla misantropia. Sullo schermo no: lo spettatore si identifica molto meglio con lui se lo vede diventare cupo, taciturno e misantropo in conseguenza di una Terribile Esperienza – tipo perdere due amici per mano di un Malvagio e poi dare al Malvagio stesso il fatto suo. Prova Dolorosa, Vendetta/Giustizia, Disillusione… Ed è pur vero che poi le cose sono un tantino sfuggite di mano, but still.

Per terza cosa, a conti fatti la Forester Estate ha perso la partita. Immagino che sia stata presa alla sprovvista dalla risurrezione del Guardiamarina Narrativo nel terzo episodio, e a quel punto che poteva fare? Pretendere l’eliminazione del personaggio, come ha fatto – ma resta il fatto che nessuno può morire in scena in quel modo senza guadagnarsi una certa quantità di imperitura simpatia da parte del pubblico. Leggenda vuole che esista una corrente di mugugni per il fatto che il settimo e l’ottavo film sono scritti come se Kennedy non fosse mai esistito. Ma, ripeto, che si poteva fare a quel punto?

Per quarta e ultima cosa, qui si dimostra che un personaggio può essere un device narrativo senza per questo essere di cartone. Per ricoprire la funzione, gli autori di Meridian hanno preso un cognome e un’impressione, ci hanno aggiunto una manciatina di (semitragiche) circostanze altrui, poi ci hanno ricamato sopra una personalità – e alla fine del primo episodio avevano un personaggio abbastanza significativo e interessante perché a tutti spiacesse non rivederlo mai più. E così lo hanno ripreso, lo hanno sviluppato con una combinazione di melodramma e sottigliezza, gli hanno dato ombre, guai e imperfezioni, e il risultato conserva soltanto la più vaga delle parentele con il paragrafo da cui ha preso le mosse ma, nella narrazione del film, il Guardiamarina Inesistente è un personaggio a tutti gli effetti – e uno tutt’altro che cattivo. Al punto che, quando muore per davvero, tutti spargiamo una lacrimetta.

Missione compiuta, Mr. Kennedy.

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* Scoperta recente, su segnalazione di amici che conoscono la mia ossessione per le storie navali. Tutt’altro che male: belle navi, bei costumi, ricostruzione ragionevolmente accurata, bravi attori (con l’occasionale masticatore di scenario, ma non troppo), scrittura più che decente… Almeno all’inizio. Poi a un certo punto la produzione si fa un po’ più cheap, ma ehi, le navi costano. 

** E se vi state domandando perché mai la Marina dovesse tenersi un allievo ufficiale incline ad avere rumorosissime convulsioni, che so, durante un abbordaggio notturno a sorpresa, me lo sono chiesto anch’io. E tuttavia l’episodio viene pari pari dal libro, con l’eccezione che sulla carta a soffrire di fits non è Kennedy, ma un marinaio semplice. Durante l’abbordaggio, Hornblower reagisce allo stesso modo: zittisce il malcapitato con un colpo in testa. In entrambi i casi, non finisce bene.

*** E non solo della televisione. Dickens riceveva questo genere di posta: lettori e letrici lo sommersero di biasimo e indignazione quando finalmente si decise a liberarsi della Piccola Nell.

**** Oh, sapete come funziona. L’amico devoto ma provvisto di difetti fatali, quello a cui il protagonista deve badare, perché è bene intenzionato ma incline alle idiozie, il fratello minore de facto… La metà delle volte ha anche un certo complesso del martire.

Il Guardiamarina Inesistenteultima modifica: 2013-02-13T08:10:00+01:00da laclarina
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4 Commenti

  • Non riesco a trovare il riferimento (la mia memoria fa acqua), ma quello dei personaggi molto secondari elevati al rango di co-star (li chiamano breakout characters) è una faccenda abbastanza comune, in TV – e quasi normale, ormai, vista la facilità di comunicazione; non c’è serie TV che non ne abbia almeno uno.
    Ma non è una cosa nuova (Illya Kuryakin?)

    Quanto a…
    “Per prima cosa, insisto nel dire che non tutti i libri si prestano ad essere adattati per il cinema o, in questo caso, per la televisione , perché si tratta, udite udite, di mezzi diversi. ”
    … approvo e sottoscrivo.
    Anche se immagino ci sia una clausola scritta in piccolo che esclude da questo contratto il povero Hayao Miyazaki 😉

  • Già, Ilya…

    Trovo però che a rendere interessante Mr. Midshipman Kennedy sia, oltre alla derivazione letteraria, la meccanica dell’eliminazione – sacrificato alla fedeltà ai romanzi, in un caso di cancelli chiusi quando i buoi non solo erano scappati, ma avevano avuto tutto il tempo di imparare da soli l’Ungherese…

    Ed ella noterà, nevvero, come non, non, NON addento l’esca giapponese? 🙂

  • Ammetto che le bizze della Foster Estate mi paiono abbastanza dubbie – se si concede un’opera letteraria per un adattamento televisivo, i cambiamenti sono da mettersi in conto. La presenza di un personaggio in più – che oltretutto garantisce un certo successo alla serie – non danneggia certamente la qualità o il valore dell’opera originale.
    Però, chissà, è più territorio da avvocati che non da sceneggiatori.

    Che poi, se si mettono ad agitarsi a questo modo per Horblower, cosa avrebbero dovuto dire avvocati, lettori e… ehm, autore, per la versione (francamente divertente, e sommamente infedele) dei romanzi di Sharpe?

  • Per quel che ne so, avevano concesso i diritti per i primi quattro film. Prima di concederli per i due successivi, hanno avanzato le loro richieste. Posso solo immaginare che alla Forester Estate siano un po’ talebani – o forse, in alternativa, non ce l’avevano con Kennedy in particolare, ma avevano negoziato minutamente tutto in partenza con Meridian, e poi Meridian aveva intrecciato danze cosacche in cerchio attorno al contratto… E allora la FE ha sentito l’esigenza di mettere in chiaro chi comandava? Mah.

    E il teleSharp non l’ho mai visto, ma una volta o l’altra proverò. E si vede che Cornwell ha meno complessi…