Apr 21, 2013 - musica, teatro 2 Comments
It Is A Far, Far Better Thing…
Oh be’, a titolo di congedo da A Tale Of Two Cities…
And yes, Sara, there is a musical…
It is a far, far better thing that I do than I have ever done. It is a far, far better rest than I go to than I have ever known.
E lo so che è così gonfio, così ottocentesco e melodrammatico*… ma che posso farci? Mi ci commuovo sempre un pochino.
E buona domenica.
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* Non questo. Il libro. Sì, ok, anche questo è gonfietto la sua parte – ma intendo il romanzo.
It Is A Far, Far Better Thing…ultima modifica: 2013-04-21T08:05:00+02:00da
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Limitarti , eliminare una lettera , o una parola , sul percorso della tua narrativa ? Sarà strano ma , comunque ,una cosa costruttiva , stimulante e che ti spinge sempre a trovare soluzioni nuove e non quelli più facili , a volte , banale , scontate .
Io scrivo musica e da tanti anni , non per ragioni di virtuosità della scrittura , ma per non entrare nella foresta buia delle sonorità troppo triste ( come la foresta della Mantellina Scarlatta ) fra tante e tante modulazioni e passaggi fra le tonalità lontane , evito scrupolosamente
l’accordo di Mi bemol minore . Mai toccato . Mi fa paura . Meglio qualche sentiero più stretto , poi una strada nuova , qualche luce che si intravede , e sei arrivato , con più fatica ma felice
Radu
Sono dell’idea che nulla come un limite aiuti a tentare strade nuove e cercare soluzioni meno “facili”… Sentire che il principio si applica anche alla musica è davvero una scoperta. Grazie.