Vi avverto: questo post è destinato a serpeggiare un pochino – di qua e di là.
Eleanor Bull non era affatto un’ostessa come usava credersi, bensì una rispettabilissima vedova dalle connessioni un po’ allarmanti, se si considera che era cugina di Lord Burleigh, l’onnipotente Lord Tesoriere della Grande Bess. Perché, vedete, Burleigh si era anche annesso la rete di spionaggio del defunto Francis Walsingham, di cui Kit doveva far parte in qualche maniera…
Per cui no, non sono una marloviana – vale a dire che non credo affatto che Kit sia sopravvissuto e fuggito sul Continente a scrivere il canone shakespeariano. Però, se vogliamo parlare di omicidio, mi trovate disponibile.*
Oh… ho detto canone shakespeariano? Sì, l’ho detto. E l’ho detto perché un paio di giorni fa Lucius Etruscus di Fantasy Magazine ha pubblicato il suo Mistero Shakespeare, un interessante e tutt’altro che scontato saggio sulla Questione del Vero Autore. Lucius esplora la faccenda con un taglio letterario ma piuttosto inconsueto. In appendice trovate un’intervista all’ineffabile John Underwood/Gene Ayres, l’autore dell’altrettanto ineffabile Libro Segreto di Shakespeare, e una mia scampagnatina shakespeariana. Potete scaricare gratuitamente l’ebook in formato ePub da questa pagina.
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* E se vi piacciono le storie di spionaggio, vi consiglio in proposito l’intricato, documentatissimo e, alas, non tradotto The Reckoning: The Murder of Christopher Marlowe