Senza Errori di Stumpa

Esserci O Non Esserci Una Volta – In Una Galassia Lontana Lontana

Questo non sarà un post lungo, ma contiene una chicca.

Ricordate quando si parlava di come nel mondo anglosassone Shakespeare si mantenga vivo anche a forza di elaborazioni, parodie, libri-game e, in generale, tutto fuorché la venerazione acritica e cieca?

Ecco, adesso Yahn mi segnala un altro esempio di questo – a mio timido avviso – invidiabilissimo rapporto con il Bardo. Si chiama William Shakespeare’s Star Wars (Verily, a new hope), ed è… be’, quel che dice l’etichetta.

Ian Doescher ha ri-raccontato la trilogia originale di Guerre Stellari in linguaggio shakespeariano. In versi. A cominciare dal prologo con la galassia lontana lontana, qui affidato al Coro – e via guerreggiando tra le galassie in pentametri giambici.

E ha trovato un editore in Quirk Books – che già in passato ha dimostrato di non aver particolare pudore nel fare il solletico ai classici…

Fantastica idea, spassosissima realizzazione – e poi vogliamo parlare della mentalità che sta dietro un’operazione del genere? La mentalità che, non mi stancherò di ripeterlo, salva i classici dal vegetare, venerati e non letti, sotto strati innumerevoli di vetro, polvere e fraintendimenti…

E sì, possiamo sperare, sospirare, e pregare le divinità preposte, ma intanto date un’occhiata al sito del libro, dove potete anche scaricare l’incipit (badate a R2-D2!) e vedere il trailer in cui la principessa Lei(l)a apostrofa l’assente jedi così: Obi Wan Kenobi, thou art my only hope!

E la Forza del Bardo sia con voi.

Esserci O Non Esserci Una Volta – In Una Galassia Lontana Lontanaultima modifica: 2013-10-25T08:05:00+02:00da
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