Dieci Libri Che Vorrei Rileggere (E Chi Può Dire Se Mai Ci Riuscirò?)

Jades-reading-list-600x436Questo post nasce da… be’, diverse cose.

In primo luogo, qualche tempo fa, P. mi aveva scritto di avere deciso di dedicarsi per un po’ alle riletture di almeno qualcuno di quei libri che le erano piaciuti tanto, e di cui aveva nostalgia…

Mi era sembrata una di quelle idee belle e irrealizzabili, considerando una To Read List lunga come il mio braccio e un’incapacità di resistere di fronte ad ogni libro che si disturbi a sbattere metaforicamente le ciglia davanti a me. Irrealizzabile – ma bella.

Poi è capitato che l’estate scorsa, proprio di questi tempi, mentre scrivevo Acqua Salata e Inchiostro, abbia ripreso in mano Lord Jim – e l’abbia riletto più o meno di straforo, tra una battuta e l’altra, a bocconi e spizzichi, gettando occhiate ansiose da sopra la spalla, e sperando che la TRL non mi vedesse.

E l’altro giorno è successo di nuovo: per l’ultimo appuntamento di Ad Alta Voce, in tema di peccati, vizi & trasgressioni, ho letto tra l’altro un brano di A Dead Man in Deptford – e mi sono resa conto che goodness, ho davvero voglia di rileggerlo.

Ma… la Lista, il lavoro, le commissioni, la HNR, le conferenze, gli impegni… non sembra molto probabile che trovi il tempo – e se anche lo trovassi, temo che cominciare con una rilettura significhi soltanto aprire un cancello pericoloso – brutte chine, metafore assortite, e tutto quanto. Perché non è come se Burgess e Conrad fossero due casi isolati…

E tuttavia, immaginiamo di non avere limiti di tempo, di disporre di molteplici set occhi-mani-cervello, di non necessitare di sonno, eccetera, eccetera, eccetera… Immaginiamo di poter rileggere a piacimento, e buttiamo giù una piccola lista – un’altra! – di riletture ideali. Considerando che Lord Jim l’ho riletto, e che di A Dead Man in Deptford ho già detto…

1. La Trilogia del Mare, di Golding. E già cominciamo male, a tre per volta. Conrad a parte, forse i miei titoli prediletti in fatto di mare. Divorati nel giro di tre giorni e tre notti piuttosto senza respiro, nella mia stanza di collegio, a Pavia.

2. Guareschi. Di male in peggio, perché qui sono proprio tanti. Non so, mi viene in mente il Mondo Piccolo, varie cose di Don Camillo, Vita con Giò… solo per citarne qualcuno. Guareschi lo leggevo con mia nonna – e ogni volta che F. me ne legge o cita un pezzetto, mi viente un colpo di nostalgia.

3. Count Belisarius, di Robert Graves. Non foss’altro che per nostalgia di come aspettavo che fosse sera per tornare a leggere… Questo generale barbaro, più fedele all’Impero dei Bizantini stessi, e la lealtà così mal ricompensata. È così perfettamente il mio genere di storia, che difficilmente potrebbe esserlo di più. E quanto ho detestato Antonina…

4. Barnaby Rudge. Magari non tutto, ma cose come l’assalto a Newgate, la folla, le fiamme… Quei libri da cui si riemerge a tratti con la sensazione di annusare odor di bruciato. Ma qui forse entriamo in territorio pericoloso, perché pretendere da una rilettura le stesse impressioni di una prima lettura può rivelarsi la via del disastro.

5. Camera con Vista. Il mio Forster predilettissimo, nonché il primo libro che mi sono comprata a Cardiff come terapia per la nostalgia di casa. A parte tutto il resto, è incantevole.

6. L’Opera al Nero. L’unico libro della Yourcenar che desideri rileggere sul serio. È passato un sacco di tempo, ma ricordo una storia cupa, un protagonista in ricerca perenne, un senso di urgenza…

7. Guerra e Pace. Mi sono resa conto pensandoci che l’unica lettura completa risale a quasi venticinque anni fa, e il successivo senso di familiarità è dovuto tutto e soltanto all’opera di Prokofjev… forse sarebbe tempo di riprenderlo in mano.

8. The Player’s Boy, di Bryher. Lettura relativamente recente, ma il senso di un mondo che tramonta, di occasioni mancate, di rimpianti e di irreparabilità… Oh, che volete che vi dica? Ciascuno è sentimentale a modo suo.

9. Narciso e Boccadoro. Ebbene si, ho avuto un periodo Hesse – anche se tengo a chiarire che Siddharta non mi è mai, mai e book readingmai piaciuto. Questo in particolare – letto in un momento particolare, associato a bei ricordi e con una manciatina di spunti e di scene che poi hanno fatto ritorno in altri modi – lo rileggerei volentieri – per tutta una collezione di motivi sbagliati.

10. La Fattoria degli Animali. Non so a chi diavolo fosse saltato in mente d’infilarlo nella biblioteca scolastica di una seconda media… Ne ho ricordi piuttosto vividi (povero Gontrano!), ma forse sarebbe il caso di dargli un’occhiata più adulta…

E in realtà questa era soltanto la punta dell’iceberg, e mi sono limitata ai romanzi e non ho nemmeno cominciato con la saggistica. E questo è il motivo di fondo per cui è alquanto improbabile che mi dia alle riletture, e però, però, però…

E voi? Rileggete? Rileggereste? Che cosa rileggereste?

Dieci Libri Che Vorrei Rileggere (E Chi Può Dire Se Mai Ci Riuscirò?)ultima modifica: 2014-06-13T08:08:37+02:00da laclarina
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6 Commenti

  • Rileggo (anche se spesso si tratta più di andarsi a rileggere un racconto o un certo capitolo, che non tutto un volume) e ho una bella lista di libri che rileggerei – te la piazzo domani sul mio blog.
    Resta il problema che ci sono così tante cose nuove da leggere, che iltempo dedicato ai libri già letti… mah, mi fa sentire un po’ in colpa.
    E trovo francamente inquietanti quei personaggi che da trent’anni rileggono quell’unico libro tutti gli anni invece di provare qualcosa di nuovo.
    Quanto a Siddartha, concordo – non mi è mai piaciuto.
    Il che mi ha anche risparmiato una Fase Hesse.

  • Ah be’, la Rilettura a Bocconi & Spizzichi è something else again – e quella accade con una certa irregolare regolarità.
    E gli Altri Libri sono il motivo fondamentale per cui la lista qui sopra è un esercizio piuttosto futile, ma insomma…
    Hesse, poi. Hesse è uno di quegli autori ricordati universalmente per il libro sbagliato. Ricordo il brivido di disgusto con cui il mio professore di Lettere del Ginnasio lo definiva “il guru delle ginnasiali”… ma in realtà ha fatto assai di meglio.

  • Io rileggo una volta all’anno “Il sosia” di Dostoevskij. Vorrei rileggere “Moby Dick”. Il punto è che ci sono così tanti nuovi libri da leggere…

  • Già… il problema è sempre quello, vero?
    Had I but time and world enough…
    O anche: so little time, so many books!

  • Stendiamo un velo pietoso sul tempo e sui troppi libri…
    Guareschi…ora tu lo hai nominato e come sempre quando me lo nominano (ricordi anche quel tuo post di libri per ridere un po’ , dell’anno scorso?) o trovo un riferimento beh non so resistere e almeno un paio di racconti me li rileggo.
    E lo trovo sempre spassoso e piacevole come un tempo, anzi se vogliamo colgo qualche sfumatura in più e mi affeziono ancora di più.
    Perciò stasera puoi immaginare che rileggerò un racconto di Guareschi !
    Eppoi un autore che di tanto in tanto mi torna la voglia di rileggere avendo io praticamente letto tutto quel che ha scritto è Wodehouse.
    Eppoi ci sarebbe tre uomini in barca, ecco quello ne rileggo qualche pezzo qui e là di tanto in tanto.
    Insomma se noti tendo a rileggere cose che mi hanno fatto ridere e che hanno il potere di farlo ancora, cose collaudate, che continuano a farmi ridere come se il tempo e l’età che avanza non ne potessero intaccare la freschezza.
    Per quanto riguarda Hesse ho provato a rileggerlo per proporre qualche passaggio ad una mia amica ed è stata una grossissima delusione.
    Però anche a me piacque moltissimo Narciso e Boccadoro al tempo, e anche Amicizia (piuttosto amaro tra l’altro).
    Aderisco invece al club dei dissidenti di Siddharta anche se ammetto che preferirei essere perseguitata più da Siddharta che dal Piccolo Principe. E invece il tipetto dei riccioli color del grano torna in continuazione e spesso mi tocca rileggere dei pezzi che varie persone entusiaste mi ripropongono.
    Che mi dici delle cose rilette nostro malgrado?

  • Ah, Wodehouse! E Jerome K. Jerome… Ecco, adesso mi hai fatto venire voglia di rileggere Three Men in a Boat!
    E poi, già che ci siamo, anche un po’ di Gerald Durrel – sempre per allegria.
    Cose come La Mia Famiglia e Altri Animali, L’Uccello Beffardo, Un Albero Pieno di Koala, Luoghi Sotto Spirito…
    Quanato alle riletture non intenzionali, ne ho un’esperienza limitata… e poi non è del tutto vero, pensandoci bene. Hm, forse c’è un altro post in arrivo, Cily. 🙂
    E intanto, per questa sera, buon Guareschi.