Feb 1, 2015 - Kipling Year, musica, Poesia    7 Comments

il Canto dei Pitti ♫

PoPHKipling in musica? Be’, succede – seppur non spessissimo.

Di Puck of Pook’s Hill, e del suo seguito Rewards and Fairies, due delle mie cose preferite di Kipling, parleremo in dettaglio. Per ora basti dire che si tratta di due raccolte di racconti e poesie di ambientazione storica.

La poesia A Pict Song, tratta da questo ciclo, parla – non del tutto sorprendentemente – dei Pitti, la gente piccoletta e dipinta di blu che sta a nord del Vallo, e che non nutre sentimenti affettuosissimi nei confronti dei Romani. È stata musicata per la prima volta (credo) da Billy Bragg. Qui è nella versione degli Emerald Rose che, accento americano a parte, rende abbastanza l’idea:

Il testo dice più o meno* così:

 

Roma non bada a quello che calpesta

Ci schiaccia a passi ferrati,

Stomaci, cuori e teste;

E Roma non ascolta il nostro lamento.

Le sue sentinelle passano oltre – e basta.

Ma noi ci raccogliamo alle loro spalle

E complottiamo la riconquista del Vallo

Senza altra spada che le nostre lingue.

Siamo la Gente Piccola, noi!

roppo piccoli da amare o da odiare.

Ma lasciate fare a noi,

E vedrete se non sappiamo distruggere l’Impero.

Siamo il tarlo nel legno!

Facciamo marcire le radici!

Siamo il difetto di sangue!

Siamo la spina nel fianco!

Vischio che strangola una quercia –

Topi che rodono le cime –

Tarme che bucano i mantelli –

Chissà come amano il loro lavoro!

Sì, e anche noi Gente Piccola

Siamo proprio come loro –

Facciamo il nostro lavoro di nascosto –

Ma state a vedere!

Siamo la Gente Piccola, noi!

Troppo piccoli da amare o da odiare.

Ma lasciate fare a noi

E vedrete se non sappiamo distruggere l’Impero.

Siamo il tarlo nel legno!

Facciamo marcire le radici!

Siamo il difetto di sangue!

Siamo la spina nel fianco!

È vero che non siamo forti,

Ma conosciamo popoli che lo sono.

Oh sì, e li guideremo qui

A schiacciarvi e distruggervi in Guerra.

E allora ci faranno schiavi, dite?

Vero: siamo sempre stati schiavi, noi.

Ma voi… la vergogna vi ucciderà,

E allora danzeremo sulle vostre tombe.

 

Allegerrimo, eh? ma d’altra parte, chi l’ha detto che Kipling è un autore allegro? Er… buona domenica.

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* Traduzione mia e leggermente à l’impromptu: non sarà artisticissima, però è funzionale.

 

  

  

  

il Canto dei Pitti ♫ultima modifica: 2015-02-01T08:10:00+01:00da laclarina
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7 Commenti

  • Per una di quelle collisioni inspiegabili, la canzone dei Pitti (musicata da Billy Bragg!) per me si associa automaticamente a Short People di randy Newman (che, ammettiamolo, non c’entra nulla) – sarà quel riferimento all’essere gente piccola 😛
    D’altra parte io i pitti li ho conosciuti con Robert E. Howard… e non erano né piccoli né canterini 😀
    Buona domenica a te 😉

  • Mah, per me i Pitti sono inevitabilmente legati a Kipling, invece. Le storie di Parnesius e Pertinax hanno modellato la mia immagine della vita di qua e di là dal Vallo.

    E quindi per me i Pitti sono piccoletti, e blu, e canterini… Che detto così li fa somigliare terribilmente ai Puffi, vero? 😀

  • Ahimé…
    Noi Pitti siam così
    Noi siamo i Pitti blu…

    Tarribile.

  • Pittiamo su per giù…

    *E la Clarina collassa sghignazzante sulla tastiera…*

  • Già, perché se i puffi puffano, i pitti pittano (o pittiano) 😀

  • 😀 E vorrei anche vedere…

  • E gli Ittiti?
    Vogliamo parlare degli Ittiti?
    Un popolo che palesemente conosceva solo due lettere dell’alfabeto?