Stagno Letterario
È estate, pieno pomeriggio, quell’ora in cui la gente sensata se ne sta all’ombra e/o al fresco.
La Clarina invece è nel punto più caldo del giardino, impegnata a sigillare con un sasso e un tubo di silicone il foro per il drenaggio di una vasca di terracotta. La vasca è rotonda, larga una sessantina di centimetri e pesa come una dannazione e non è molto incline a stare ferma. La Clarina è sul punto di usare del Linguaggio quando, di tra il nocciolo e la quercia, sbucano lo Spirito di Kit e lo Spirito del Bardo che, essendo spiriti, non hanno bisogno di aspettare quella cosa che da queste parti va sotto il nome di frescura serale.
Lo Spirito di Kit – Perché se ne sta al caldo a quest’ora e traffica con una vasca di terracotta?
Lo Spirito del Bardo – E chi lo sa? Perché te ne stai al caldo a quest’ora, o Clarina, e traffichi con una vasca di terracotta?
La Clarina – Zitti, che sono sul difficile…
SdK – Perché chiudi il buco se vuoi piantarci i fiori?
La Clarina (li guarda entrambi malissimo da sopra l’orlo della vasca) – Non andreste a passeggiare altrove, vero?
SdB – Il buco ti serve, sai?
La Clarina – Non voglio piantarci dei fiori. Voglio farci uno stagno.
SdB – Uno stagno?
SdK – Lì dentro?
SdK – Sì, uno stagno. Qui dentro. Uno stagno in miniatura.
Gli spiriti scambiano uno sguardo perplesso.
SdK – E perché mai vuoi uno stagno in miniatura?
La Clarina- A costo di ripetermi: altrove?
No – è chiaro che gli spiriti non andrebbero a passeggiare altrove. Non adesso – e come biasimarli? Chi andrebbe a passeggiare altrove quando qui c’è in costruzione uno stagno in miniatura?
SdK (si appollaia sull’angolo del tavolo da giardino e incrocia le braccia) – Stai scherzando? Do tell…
La Clarina (abbandona vasca, sasso e silicone, sospira, si asciuga la fronte ed entra in storytelling mode) – Allora… Il fatto si è che da piccola leggevo cose come Il Giardino Segreto – e forse la cosa che mi piaceva di più erano le polle e fontane nel giardino eponimo. Così come la fontana nella storia delle Tre Melarance. O la Serpentine in Peter Pan a Kensington Gardens. O la polla incantata di MacDonald, o il bacile divinatorio e boschivo di Tolkien… Leggevo queste cose e volevo tanto un laghetto. Uno stagno. Una polla. Un ruscelletto. Una fontana… Dell’acqua in giardino.
SdB – E non ne hai mai avuta?
SdK – In tutto questo enorme giardino, nemmeno uno schizzo d’acqua?
la Clarina – Be’, siamo in quel di Mantova. Zanzare a nuvole. Zanzare ovunque. La famiglia non ne ha mai voluto sapere. E forse è stato meglio così, considerando che all’epoca avevo in mente un laghetto a fagiolo. Azzurro.
SdK (snorts).
la Clarina – Ero piccola!
SdK (indica col mento la vasca capovolta) – Non si direbbe che crescendo tu ci abbia ripensato.
la Clarina – Ti pare a forma di fagiolo? Ti pare azzurro? E comunque non è colpa mia. Cresci, leggi cose come A Room with a View, e la Polla Sacra… Oppure Henry James – ci sono sempre laghetti nei parchi, in Henry James.
SdB – Si vede che non ci sono zanzare…
la Clarina – Già. Ma adesso ci sono quelle pastiglie che si mettono nell’acqua, you know – ed eliminano le larve di zanzara. E allora mi sono decisa, e ho comprato qualche piantina acquatica, e ho preso questa vasca e ho fatto uno stagno.
SdK – Non l’hai fatto affatto, si direbbe.
la Clarina – L’avevo fatto. Solo che dopo averlo riempito mi sono accorta che perdeva.
SdB – Ah, la chiusura del buco…
la Clarina – Yes well, non era venuta bene. Adesso lo sto chiudendo che pare un bunker antiatomico.
Gli spiriti scambiano un altro sguardo dubbioso.
SdB – Se lo dici tu…
SdK – E i gatti? Hai pensato ai gatti? Perché sai, i gatti–
la Clarina – Oh, pittikins! Sparite, dubitatori e coperte bagnate che non siete altro! Tornate tra un paio di giorni e vedrete. Perché io… – (assume improvvisamente la maniera del Draghetto Grisù) – Io avrò uno stagno! Io avrò uno stagno! Io avrò uno stagno!
Gli spiriti, un nonnulla preoccupati, giudicano prudente dileguarsi. La Clarina torna al lavoro borbottando tra sé “Burnett… Forster… James…” Riuscirà la Clarina a realizzare il suo sogno d’infanzia e avere uno stagno letterario con le ninfee e le rane – senza che i gatti interferiscano troppo?
Vi faremo sapere. Non perdete la prossima appassionante puntata de Lo Stagno Riluttante.