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Il Buon Genitore Secondo i Ragazzi del Marketing

VoltarenDulcamaraApparentemente certe cose non cambiano mai… O quanto meno certi bottoni si possono toccare ancora, ancora e ancora con la ragionevole certezza che seguitino a funzionare.

Abbiate pazienza se vi rimando a leggere un vecchio post datato 2010, chiamato Un Buon Genitore Usa Voltaren. Pubblicità e ricatto morale… All’epoca sembrava particolarmente spudorato.

Letto?

Bene, ora fast forward di quasi due anni, a fine 2011, per Il Detersivo ai Tempi della Crisi, in cui si mostra il proliferare del principio in circostanze in cui i bisogni indotti avevano bisogno di usare l’artiglieria pesante. E quale artiglieria è più pesante del ricatto morale fondato su maternità/paternità?

Ora avanti al novembre 2012 per Il Tuo Sogno è Possibile –  di cui in realtà ci interessano la prima parte, in cui si parla di un’ulteriore metempsicosi della Campagna Voltaren, e dal quarto commento in giù, per una piccola discussione sul sottotesto di questo genere di pubblicità.Voltaren

E non è come se nel frattempo il marketing del ricatto fosse sparito – ma volevo farvi notare che è il gennaio del 2016 e, per l’ennesima volta, ci risiamo. C’è la bambinetta bionda vestita e pronta per qualcosa di speciale, e c’è la mammina in difficoltà. “Chiara, non  vorrei deluderti, ma devo prendermi un giorno di malattia…” Ed è naturale che mai e poi mai la pubblicità potrebbe permettersi di mostrare un bambino ragionevole: sarebbe controproducente al massimo grado – e in effetti Chiara è delusa al quadrato.

Ma…

E a questo punto confesso che la pubblicità in questione l’ho vista per la prima volta ieri sera e anche un po’ distrattamente, ma il concetto è ancora quello del Voltaren: “I genitori possono ammalarsi,” concede la rassicurante voce fuori campo, per poi aggiungere che però in questi casi, a mò di fata madrina, arriva il Medicinale Miracoloso di Turno.

Così Mammina sta bene, l’irragionevole Chiara è felice e, per questa volta, ci siamo evitati i sensi di colpa.

Insomma, quasi sei anni sono passati per nulla, e l’umanità consumante è pronta – o almeno si suppone che lo sia e viene incoraggiata – a farsi ricattare esattamente come nel Dieci.

Voltaren temper_tantrumA parte tutto il resto, a voi non viene voglia di vedere un implumino o un’implumina che, per una volta, rinunciano alla gratificazione istantanea, giocano al dottore e portano alla mamma il Medicinale Miracoloso di Turno e una copertina di pile? “Mettiti qui sul divano, mamma – vedrai che con il MMdT starai bene subito.” E l’indomani escono a giocare… Che diamine, persino l’elefante della Mastercard era più premuroso di questi mostriciattoli…

Perché magari sono solo io che mi incupisco invecchiando – ma, a ben pensarci, l’implicazione ricattatoria di questo genere di pubblicità comincia a piacermi ancor meno di quanto mi piacesse sei anni orsono. Non solo Un Buon Genitore Usa il MMdT, ma il buon genitore è solo quello che obbedisce istantaneamente alla volontà del pargolo, sempre e comunque – anche quando ha il colpo della strega o la febbre a trentanove e sette…

Anche a voi sembra poco edificante?

 

Il Buon Genitore Secondo i Ragazzi del Marketingultima modifica: 2016-01-20T08:03:00+01:00da laclarina
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