E le Cronache Teatrali?
È mattina. Mattina presto. Praticamente il cuore della notte. È l’ora del post. La Clarina beve tè e fissa lo schermo con l’aria di chi si è strappato al sonno dei giusti prima di quanto le paresse bello – ma è così che va. Se la Clarina andasse a dormire prima, forse non andrebbe così – ma che vogliamo farci? La Clarina si rinfranca con un altro sorso di tè bollente, nella speranza che l’Earl Grey induca i neuroni a stropicciarsi tra di loro e generare qualche genere di scintilla… All’improvviso odesi dall’aere una voce che non s’udiva da tempo.
Senza Errori di Stumpa – Sai che cosa mi manca, o Clarina?
La Clarina (sobbalza, inala il suo sorso di tè, tossisce) – È il modo? Dopo mesi ti fai risentire e lo fai così?
SEdS – Non rovesciare il tè sulla tastiera, vuoi? Il latte non fa bene.
C – Sciagurato. Sconsiderato. Catastrofe. Disastro…
SEdS – Whatever. Anch’io sono contento di rivederti. E buongiorno anche a te. Ma dicevo – lo sai che cosa mi manca?
C – No…
SEdS – Lo sai che cosa manca a te e anche a me?
C – Sono in trepida attesa di scoprirlo.
SEdS – Lo sai che cosa manca a me, a te – e, scommetterei la testa, anche ai lettori?
C – Tu non hai una testa.
SEdS – Non essere letterale, o Clarina. Lo sai che cosa manca?
C – No, bloggerello. Non lo so. Illuminami. Che cos’è che manca a te, a me e ai lettori?
SEdS – Percepisco un nonnulla di sarcasmo…
C – Non so che cosa te lo faccia pensare, blogo – ma se non mi dici all’istante che cos’è che manca a tutti e a ciascuno, giuro che ti rifilo un post sulla differenza tra le edizioni 1923 e 1924 della Guida del Touring della Lombardia occidentale.
SEdS – Così acidognola la mattina presto…
C – Blogo…
SEdS – Acidognola e malmostosa.
C – Continua così e aggiungo anche l’edizione 1926.
SEdS – Come sarebbe Ventisei? E il Venticinque?
C – Niente Venticinque. Post zoppo, così ti rimane il rovello.
SEdS – Non lo faresti mai.
C – Vuoi scommettere?
SEdS – …
C – Appunto. E quindi dimmi: che cosa manca a tutti noi?
SEdS (col sospiro di chi cede under duress) – Teatro, o Clarina. Ci manca il teatro.
C – Come sarebbe il teatro?
SEdS – Sarebbe che ci manca. Ci mancano quelle cose avventurose e pittoresche. Ci mancano le improbabilità, le trasferte, gli implumi, i disastri, lo Spirito del Bardo, persino lo Spirito di Kit… Ci manca vederti affannata e sconcertata. Ci manca la condizione naturale del teatro, i miracoli dell’ultimo minuto, i pulmini, gli applausi…
C – Oh.
SEdS – Non manca anche a te, tutto questo?
C – Sì… È che ultimamente succede un po’ di meno… E anche quando succede… er.
SEdS – Non credere che non lo sappia, che queste storie ultimamente le scrivi su Scribblings.
C – Stai per esplodere in una crisi di gelosia fiammeggiante?
SEdS – No…
C – Stai per aprire le opere idrauliche?
SEdS – No…
C – Stai per farti venire le convulsioni? Il deliquio? I vapori?
SEdS – No, no, no, no! Ma rivoglio il mio teatro. Rivoglio le mie storie backstage! Rivoglio il mio nonsense dietro le quinte! È parte del mio fascino, che cosa credi? Lo rivoglio, lo rivoglio, lo rivoglio!!!
C – Ecco, appunto. Niente vapori, vero?
SEdS (con voce lacrimosa che va svanendo nell’aere) – Lo rivoglio… -oglio… -oglio… -oglio…
C – Heavens above…
La Clarina svuota d’un fiato quel che resta del tè. Che blog temperamentale… Ma è possibile che non abbia tutti tuttissimi i torti? Ah well, o Lettori. Forse è ora di tornare alle Cronache Teatrali. Ebbene, ricompariranno.