Nov 17, 2017 - grillopensante    Commenti disabilitati su Quel Che Non C’è

Quel Che Non C’è

OldMissMC’è questa adorabile anziana signorina, tutta dedita al ricamo, al giardinaggio e alle opere di bene. Poi, a riprova del fatto che la gente è piena di sorprese, si scopre che è anche una ferrarista sfegatata e non si perde una serie poliziesca americana, con una predilezione per i gialli procedurali. Più sono truci, più piacciono alla Signorina M.

“Sono più rassicuranti del telegiornale,” mi ha spiegato. “Nei gialli le cose orribili non restano impunite, i criminali pagano per il sangue che hanno versato, gli sforzi della polizia sono raramente inutili e i tribunali emettono sentenze giuste ed efficaci.”

E allora mi è venuta in mente questa citazione di Thomas Berger: Perché gli scrittori scrivono? Per creare qualcosa che non c’è.”

È vero, questo può significare una compulsione a raccontare una storia che non è ancora stata raccontata, ma in un altro possibile senso si applica anche alla Signorina M. e all’immemoriale significato della narrativa: i narratori offrono all’umanità modelli morali e cautionary tales, in cui la violazione delle regole di convivenza è punita, e gli errori hanno un prezzo. L’ottica di queste narrazioni ha subito variazioni notevoli nel corso dei millenni, e fiumi d’inchiostro sono stati versati per mostrare i molti modi in cui la punizione delle violazioni può mancare il bersaglio, essere trascurata, manipolata o fraintesa.

E tuttavia secoli e secoli di elucubrazioni filosofiche, sperimentazioni letterarie e occasionali bouts di nichilismo morale non impediscono alle anziane signorine – e a tutti noi, se siamo sinceri fino in fondo – di trovare un senso di appagamento nel vedere l’Assassino arrestato dal Poliziotto, trovato colpevole dalla Giuria e condannato dal Giudice alla giusta pena.

Why do writers write? Because it’s not (always) there.

Quel Che Non C’èultima modifica: 2017-11-17T10:10:00+01:00da laclarina
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