Pintereston Pinterestoni…

PinterestPinterest, sì… oh dear.

Sono entrata in Pinterest ai tempi in cui ci si entrava su invito. Non è più così, vero? In realtà non lo so – perché, appunto, ci sono entrata anni e anni fa, su invito di un amico, e con un certo divertito scetticismo.  No, perché davvero: mi si era detto che era terribilmente addictive, ma che poteva esserci mai di così interessante nel raccogliere figurine digitali? Così creai una piccola bacheca chiamata History, Stories, Books and Theatre, ed ero convinta che non sarei mai andata oltre, perché davvero: figurine digitali…?

Pinterest1Un paio di giorni e svariate centinaia di figurine più tardi, Pinterest era diventato il mio nuovo Pozzo delle Ore Perdute. Il giusto contrappasso per il mio divertito scetticismo, immagino.

Ma quando me ne resi conto, era troppo tardi. Cominciai a creare bacheche per libri prediletti, velieri, nevicate cinema muto e altre ossessioni, e poi per cose che ossessioni non erano – dal piccolo artigianato alle combinazioni di colori ai rapaci notturni… E mi sentivo in colpa da matti per tutto il tempo che dedicavo alla cosa – ma nondimeno…

Poi arrivarono le bacheche dedicate al teatro: una per le mie cose rappresentate, una per le luci, una per i costumi, una per le scenografie – e questo cominciava ad avere un’aria un pochino più seria e utile, abbastanza per acquietare un nonnulla la mia coscienza. E intanto il conto delle Ore Perdute lievitava. Pinterest2

E poi fu la volta delle bacheche dedicate alla scrittura: il disastro, la beresina procrastinativa… pincrastinazione? Alas, mi piace avviare una bacheca per ogni nuovo progetto, e mi piace avere un posto dove raccogliere immagini rilevanti, idee visive, suggestioni, links e atmosfere – e tanto più perché, lasciata a me stessa, non sono una persona terribilmente visiva. Il problema è che mi piace un po’ troppo. È terribilmente facile convincersi di star facendo qualcosa di utile writing-wise – e tutti sappiamo dove conduce questa strada, vero?

Quindi sì, lo confesso: mi chiamo Chiara, e ho una dipendenza da Pinterest. Lo trovo tanto utile quanto dilettevole, ed è persino diventato parte del mio processo di scrittura – ma non è di nessun aiuto nella mia costante lotta alla procrastinazione.

Ogni tanto ho l’impressione di disintossicarmi, e poi ci ricado. Una nuova bacheca per un motivo o per l’altro, qualche immagine di qua e di là, un’idea cui associare un’immagine… ed ecco che sono ricaduta giù per la tanta del Pinconiglio. È successo di nuovo ieri, per dire – hence questo post.

Non so che dire. Passerà. O non molto. E… non per volervi trascinare lungo sentieri pericolosi – ma, in caso vi siate incuriositi, le mie bacheche sono qui.

Pintereston Pinterestoni…ultima modifica: 2018-03-23T18:47:48+01:00da laclarina
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4 Commenti

  • Pinterest è per sempre.
    Come un diamante, ma costa molto meno, e non comporta (che io sappia) lavoro schiavile in minera.
    Ora poi ci sono anche le sottocategorie nelle bacheche…

    • Hyst! zitto, perbacco: sono riuscita a ignorarle fin qui, le sottocategorie… vuoi che la mia cinciallegra interiore se ne accorga?
      Già hai le tue colpe – perché non ho voluto scriverlo nel post, ma sei stato tu a trascinarmi sulla cattiva pinstrada… Non ti basta quello che hai fatto, sciagurato?

      E poi mi domando: lavoro schiavile probabilmente no – e questo è molto bello – ma quanto dovrà essere grave la dipendenza, prima che arrivi a costare quanto un diamantino in ore di lavoro perdute…?

      • È comunque uno strumento piuttosto utile.
        E io le categorie hocominciatoa provare ad usarle solo un paio di giorni fa, e milasciano abbastanza così, per il momento.
        Però per riunire tutta la ricerca in un sol posto è utile.

        • I know, I know… utile e dilettevole. Tutto starebbe nell’essere sensati in proposito. Tu riesci ad essere sensato in proposito? E se sì, come ci riesci?