Ago 1, 2018 - scribblemania    4 Comments

Scadenza Rispettata

E sì, alla fine ci sono riuscita – seppure per il rotto della cuffia.

Ieri sera ho rispettato al volo la seconda scadenza feroce nel giro di dieci giorni. La terza nel giro di tre mesi.

E badate – le scadenze sono feroci solo perché io mi riduco all’ultimo momento e per nessun altro motivo al mondo. In tutti e tre i casi sapevo il da farsi da mesi, e quindi non c’era nessun bisogno di ridursi all’ultimissimissimo momento…

Well, in parte era procrastinazione strategica – ovvero l’innegabile fatto che rendo meglio sotto pressione e, se la pressione non c’è, tendo ad aspettare che arrivi. Tuttavia c’è pressione e pressione – e, avendo passato gli ultimi giorni e un paio di notti (giorni e notti calducci anzichenò) a rincorrere freneticamente la scadenza col terrore di non fare in tempo, sono incline a prendere risoluzioni epocali. Risoluzioni del tipo:

NeverAgain

Incisa nel marmo, nientemeno.

Ha un bell’aspetto, vero? Solido, definitivo, rassicurante. Serio.

Mai più. Mai più mi ridurrò in queste situazioni. Mai più mi farò prendere la mano da eccessi tattico-strategici, distrazione, impegni misti assortiti, pura e semplice vaghezza… Mai. Più.

Ecco.

Solo che…

Insomma, il fatto è che la procrastinazione tattica e strategica funzionano, in effetti – e quindi non avrebbe senso abolirle del tutto, giusto? Sarà solo questione di controllare meglio l’applicazione. Soprattutto quando le scadenze si presentano in successione. Soprattutto nel corso della settimana più calda dell’anno. È tutto qui, in definitiva: pressione sì – ma con un minimo di previdente buon senso.

E sì, sghignazzate pure, lo so. È di me che stiamo parlando: previdente buon senso – io? Ma quando mai! Quante volte ho giurato che non avrei mai più fatto nulla del genere – e poi…?  Ormai non sono nemmeno più recidiva: sono incorreggibile.

E quindi niente: la prossima volta si ricomincia e si finisce di nuovo al galoppo. Dopo tutto funziona, giusto? Dopo tutto, non ho mai perso una scadenza in questo modo. Per distrazione, sì; per non essere arrivata in tempo, mai.*

E comunque fa troppo caldo per incidere alcunché sul marmo. Ne riparliamo alla prossima scadenza.

E voi, o Lettori? Come vi regolate con le scadenze? Vi è mai capitato di perderne una in questo modo?

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* Ed è precisamente quel che dicevo a chi mi rimproverava i miei eterni ritardi e la mia sciagurata tendenza a tagliare margini esiguissimi sulle tabelle di marcia: non vedo il problema, perché in realtà, in vita mia ho perso pochissimi treni – e mai un aereo. Poi l’aereo l’ho perso, e… er.

 

Scadenza Rispettataultima modifica: 2018-08-01T11:52:48+02:00da laclarina
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4 Commenti

  • Quando è una scelta è sempre comunque misurata… insomma sarà un successo.
    Quando ci si riduce alla soglia “dell’annegamento” perché troppo oberati… allora purtroppo i treni (e la lucidità) si perdono prima o poi…
    Parola di una che comunque tende a procrastinare

    • Ciao, Milena!
      Di solito mi piace illudermi che sia una scelta… questa volta siamo andati talmente vicino all’annegamento che la mia fede è un nonnulla scossa.
      Ma, non so perché, ho qualche dubbio che l’avventura mi renderà più saggia. 😉

  • Mi capitava con gli esami universitari. Nei quattro-cinque giorni che precedevano l’esame ero costretta a studiare diciotto ore al giorno.
    L’ultimo giorno andavo a letto alle tre e mi svegliavo alle sei…
    In effetti rendevo bene così, ma era assoluta follia. Mia mamma non poteva neppure dirmi che era pronta la cena senza correre il rischio di essere addentata ad un polpaccio…

    Benedetta

    • 😀 Da come ti ricordo, trovo difficile immaginarti che addenti al polpaccio alcunchì… ma d’altra parte, conosco bene il nervosismo da ultimo giorno. E sì – funzionava allo stesso anche per me, all’Università. Credo che sia così che ho scoperto il valore e la follia della procrastinazione strategica… Non dico che sia una cosa sana – ma funziona. Or else: funziona – ma non dico che sia una cosa sana.