Sapevo, sapevo, sapevo che questa scena mi avrebbe dato da penare.
Ci ho trafficato attorno tutt’oggi a più riprese e poi, verso sera, F. è venuta ad ascoltare una traduzione impromptu dei miei sforzi. E mi ha fatto notare che quello che a me piaceva chiamare il nocciolo di Making Way era tutt’altro che chiaro e un tantino verboso.
No, non ha detto così, ma ha fatto le domande giuste – e in effetti il nocciolo è poco chiaro e verbosetto.
Così mi ci sono rimessa di buzzo buono con l’intenzione di snellire, snellire, snellire – e più snellivo, più mi rendevo conto che i problemi della scena erano due: troppa carne al fuoco per una scena sola e, quel che è peggio, nocciolo sbagliato.
Mixed metaphores, anyone?
E così, in un sussulto di buon senso, ho aperto un file nuovo e ho cominciato a riscrivere Making Way da zero. Però non sono andata molto lontano, perché pur avendo un punto d’entrata dalla scena precedente, un punto di uscita verso la scena successiva, un conflitto e una serie di idee su quello che Will e Kit devono dirsi, prima di scrivere devo dedicare qualche pensiero a come infilare tutto quanto in modo liscio e coerente.
Per cui adesso mi arrendo – a meno che non faccia un po’ di brainstorming su carta – e rimandiamo tutto a domani.