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Ott 10, 2012 - elizabethana, scribblemania    4 Comments

PBN

Milletrecentoquarantuno.

E di queste, ottocentoottanta e rotte le ho scritte arrampicata su una scala durante una sessione di prove di teatro.

È evidente che la mia partecipazione alle prove in questione è stata alquanto nominale, ma sono soddisfatta di poter dire che riesco ancora a scrivere nel mezzo di una notevole confusione.

E, pur con margine di miglioramento, la scena è angosciosa e claustrofobica quasi al punto giusto.

PBN

Trecentocinquantatre parole.

Non precisamente un treno merci, ma come suol dirsi: piuttosto che niente…

Il problema è che, pur sapendo che alla fine di questa scena deve farsi vivo un fantasma (oh, the pun!), continuo a cambiare idea su chi di preciso debba essere…

Oh… 

Oh…

Oh!

Potrei avere avuto una piccola illuminazione sur-le-camp. E se dapprincipio non fosse chiaro di chi si tratta? Se fosse solo una pallida forma in distanza eccetera eccetera? 

Hm, l’idea mi solletica. Slow revelation, and all that

 

Spettri, Diavoli E Magie

Vi ricordate di Elizabethan Metaphysicks, il video tratto da Magickal Realism di Alistair Gentry?

Se non ve ne ricordate, dategli un’occhiatina. Sono solo due minuti e tre quarti.

Fatto?

Bene.

Allora magari sotto il post in questione avete letto anche questo commento di S.:

Splendido! All’inizio però c’è un’immagine da un testo di geometria, con tanto di formule. Essendo io un matematico di professione, mi sento inquieto: devo considerarmi affine a spettri, diavoli e magie?

E io ho risposto che era una buona domanda, e che ne avremmo riparlato. E adesso ne riparliamo. E la risposta, o S. è che, se tu fossi stato un matematico alla fine del XVI Secolo, avresti potuto considerare i tuoi studi affini a spettri, diavoli e magie. Quanto meno a magie. E di certo un buon numero dei tuoi contemporanei e varie autorità religiose l’avrebbero pensata così – con possibili conseguenze in vari gradi di pericolosità.

Ma probabilmente lo avresti pensato anche tu.

Mi viene in mente, per prima cosa, Ian Mortimer, che in The Time Traveler’s Guide To Elizabethan England lo spiega molto bene:

Proprio l’idea che tutto sia possibile consente tanta apertura mentale nei confronti della sperimentazione. Si esplorano i fenomeni superstiziosi nella convinzione di investigare il mondo reale. Se non si fa distinzione tra verità scientifica e credenze superstizione, non è irrazionale investigare ogni fenomeno cose se potesse essere scientificamente vero.*

john dee,thomas harriot,christopher marlowe,ian mortimer,alistair gentryQuando il Doctor Faustus di Marlowe entra in scena passando in rassegna le branche della conoscenza alla ricerca di un campo su cui esercitare le sue notevoli qualità, elenca nell’ordine la filosofia, la medicina, il diritto, la teologia – e poi la magia. Vero, la magia non è disciplina universitaria, ed è decisamente più pericolosa delle altre, come non noteranno di fargli notare gli altri eruditi che metterà a parte delle sue intenzioni. Ma questa gente cauta non obbietta alla natura dei nuovi studi del Dottore, bensì alla loro pericolosità. Il problema non è che i contatti con il diavolo siano un’idea ridicola, bensì che siano una faccenda praticabile e pericolosissima. john dee,thomas harriot,christopher marlowe,ian mortimer,alistair gentry

Ma senza bisogno di cercare su un palcoscenico, John Dee è un matematico e astronomo di tutto rispetto, docente di algebra euclidea alla Sorbona a vent’anni, conteso dalle università del Continente – ma ciò non gl’impedisce una carriera parallela di (regio) astrologo e negromante, né decenni di sforzi per comunicare con gli angeli**.

Dopodiché ci sono piccoli problemi di sicurezza personale, come il fatto che fuori d’Inghilterra le pratiche magiche sono materia per l’Inquisizione, e in Inghilterra sono tradimento – ma d’altra parte, per semplificare, diciamo che entrambi i tipi di autorità diffidano abbondantemente di ogni tentativo di indagare oltre la versione della verità stabilita dalle Scritture.

Per dire, Galileo. O la lista di accuse di blasfemia redatta per Marlowe, che comprendeva, senza particolare distinzione di gravità, l’evocazione del diavolo nei boschi in quel di Cambridge e un tentativo di cronologia pre-biblica. E tra parentesi, la cronologia non era farina del sacco di Marlowe, ma del matematico Thomas Harriot.

Per cui, o S., credo che tu possa ritenerti un discendente ideale di questa gente che indagava la realtà cercando di sbirciare oltre le costrizioni religiose – qualche volta a rischio della reputazione e/o del collo. Il fatto che questa indagine talvolta sconfinasse in campi che adesso reputiamo eminentemente non-scientifici è dovuta alla diversa percezione di quel che è vero e possibile. 

Tutto considerato, è molto possibile che adesso non crediamo a spettri, diavoli e magie anche perché i tuoi precursori elisabettiani hanno cominciato a indagare in proposito con mentalità scientifica – mentre si occupavano di Euclide e di leggi della rifrazione.

Per cui direi che non hai ragione di sentirti inquieto.

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* Pag. 125, traduzione mia.

** Per mezzo di un medium che si rivelerà un grandioso truffatore, ma questo è un altro discorso.

Set 28, 2012 - elizabethana    Commenti disabilitati su Piccolo Bollettino Notturno

Piccolo Bollettino Notturno

E ottocentosettantasette parole, con cui abbiamo finito la scena cardine.

Cardine nel senso che adesso cambia tutto.

Cambia il posto, cambia la gente, cambia la prospettiva – e il protagonista cambia… diciamo che cambia consistenza.

Prima era vivo…

Che poi, detto fra noi, la scena è troppo lunga così com’è, ma sono saltati fuori dei germogli inaspettati, e li ho lasciati dov’erano. Più avanti si vedrà quali rose saranno fiorite e che cosa invece si può potare.

Set 24, 2012 - elizabethana, scribblemania    Commenti disabilitati su Trasvolata – PBN

Trasvolata – PBN

Giungemmo, è il fine. O sacro araldo, squilla!

4678 parole.

Fine dell’Atto I, o quasi. In realtà non ho finito l’ultima scena e non ho commesso il mio omicidio, ma ho passato il traguardo delle 25000 che mi ero prefissa, e cedo.

Non basta affatto, ma la trasvolata è fatta. Tocchiamo felicemente terra eccetera eccetera…

Che poi, pensandoci bene, la citazione in cima non è la più lieta che potessi pescare. C’è di buono che non è la fine di niente: non più allo stesso ritmo, ma domani si continua.

E intanto c’è un quarto di romanzo…

*Heaves contented sigh*

 

Metafisica Elisabettiana

Mentre vagabondavo per la rete in cerca di qualche altro particolare in fatto di spettri elisabettiani, mi sono imbattuta in Magickal Realism, il sito in cui Alastair Gentry racconta del suo omonimo spettacolo teatrale incentrato su John Dee e il soprannaturale dell’epoca.

MR combina narrazione, divulgazione, musica, video e tradizioni teatrali piuttosto disparate per parlare di superstizioni, credenze, credulità, fiducia, verità e finzione. Visto da lontano, sembra notevole – e un nonnulla inquietante.

Per dire, nello spettacolo questo video, chiamato Elizabethan Metaphysicks, fa da sfondo a un’infarinatura sulle credenze dell’epoca in fatto di magia, fantasmi, diavoli e compagnia…

D’atmosfera, non c’è che dire…

Buona domenica.

Set 23, 2012 - elizabethana, scribblemania    Commenti disabilitati su Trasvolata – PBN

Trasvolata – PBN

3273 parole.

Non tantissime, volendo, ma c’è una scena di cui sono piuttosto soddisfatta – intimidazione, fantasmi, ricatto politico, fini&mezzi, il tutto a lume di candela, e con la via di passaggio mimetizzata in un altro modo ancora. 

E adoro quando qualche particolare che ho scritto l’altro giorno perché mi sembrava carino, poi si rivela perfetto per qualcosa che deve succedere oggi.  Novel serendipity.

Ma è mai possibile che domani sia già l’ultimo giorno?

 

Set 22, 2012 - elizabethana, scribblemania    Commenti disabilitati su Trasvolata – PBN

Trasvolata – PBN

Allora, la notte scorsa, dopo avere postato il bollettino, ho scritto altre 1600 parole, e tecnicamente era già oggi.

Poi, in orari più sani, ne ho scritte altre 3458, e dunque per il 21 di settembre posso riportare un totale di 5148.

Giusto per dare ancora un po’ di numeri, il contatore di Q10 dice che ho passato il 68% delle 25000 parole che mi sono prefissata per questa settimana, e quindi penso che andiamo ragionevolmente bene.

Ma quello di cui sono davvero soddisfatta è la quantità di guai in cui ho messo il mio protagonista che, presumibilmente domani (per me), dovrà affrontare il Privy Council, e poi andrà a consultare il Dr. Dee, in un tentativo di mettere un po’ di ordine nella sua incasinatissima situazione.

Inutile dire che non andrà troppo bene: dopo tutto stiamo salendo due a due gli scalini che conducono alla fine del I atto, giusto?

Le cose proprio non possono andare bene.

Set 21, 2012 - elizabethana, scribblemania    Commenti disabilitati su Trasvolata – PBN

Trasvolata – PBN

Giornata peggiore dall’inizio della settimana.

Prima crisi del genere Ma Che Cosa Diavolo Sto Scrivendo?

Superata verso sera, ma ormai era tardi, e sono ferma a 1604 parole, fra un colpo di tosse e l’altro.

Nemmeno una scena intera.

Però…

Considerando che nottetempo ho sempre lavorato meglio, considerando che domattina sarò uno stracciolino in ogni caso, consideando che la fine della settimana si avvicina, perché non scrivere ancora un’oretta? O due?

Non dico che sia un’idea tremendamente sensata, ma…

Set 20, 2012 - elizabethana, scribblemania    Commenti disabilitati su Trasvolata – PBN

Trasvolata – PBN

Oggi 3335 parole, nonostante la bronchite stia acquisendo anche tutta una simpatica serie di sintomi che, mi si dice, sono parainfluenzali.

Ma 3335 lo stesso, e il fantasma di Sir Francis è tornato all’attacco.

With a vengeance.

Solo che il viep(p)iù spaventato protagonista non capisce come succeda e, se sono stata bravina, a questo punto non lo capisce ancora nemmeno il lettore.

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