Piccolo Bollettino Notturno
Evidentemente c’è del vero nella teoria secondo cui più frenetico è il ruolino di marcia, più si riesce a scrivere. La teoria l’ho ritrovata di recente nella versione di Chris Baty – il creatore di quella follia scrittoria che è NaNoWriMo – e apparentemente funziona.
Almeno per me.
Oggi doveva essere ed è stato il giorno più intenso dell’intensa settimana, ed ero grudgingly rassegnata a non combinare un bottone.
Poi è vero che la scena di oggi, Sweet Joan, era già stata in parte sistemata per il corso di Karl Iglesias, e così a pranzo e al posto di parte della cena, ho deciso che potevo darci almeno un’occhiatina. L’occhiatina è diventata una rilettura ad alta voce*. La rilettura ad alta voce ha portato alla collazione di due versioni precedenti e alla modifica abbastanza radicale di tre battute. E alla fin fine, dopo avere appuntito un po’ il battibecco tra Kit e Joan e avere disseminato tra le battute un paio di elisabettianerie, ho deciso che ci siamo.
E sulla base di questo insperato successo, credo di meritarmi qualche segnale stradale di liquirizia, che dite?
_____________________________________________________
* Before you ask: pranzavo da sola e in relativa solitudine.