Senza Errori di Stumpa

Oh, Brachetti…

Per anni avevo sentito descrivere gli spettacoli di Arturo Brachetti come poetici, raffinati, ironici, leggermente stralunati e un diluvio di altri attraentissimi aggettivi. Cosicché, quando mia madre mi ha annunciato di avere i biglietti per la tappa mantovana di Brachetti & Friends nell’esedra di Palazzo Te, mi sono aggregata con entusiasmo…

…E mal me n’è incolto.

Avevo vaghi e deliziosi ricordi televisivi di questo genere:

Ma qualunque cosa mi aspettassi, mi è andata decisamente male.

Che Brachetti sia bravissimo è fuori discussione: i tre o quattro atti di trasformismo che ha fatto, le ombre cinesi e i mimi erano stupefacenti, e i “giri del mondo”, in cui  riproduceva vari costumi nazionali,prima con un cappello e poi con un cappotto e una sciarpa, seppure un po’ ripetitivi avevano momenti spassosi. Peccato che fossero dispersi in un’ora e mezza di siparietti, numeri altrui e continue volgarità. Non sono particolarmente puritana, ma una sequela di battutacce e ammiccamenti sessuali non risponde alla mia idea di poesia, raffinatezza, ironia, eccetera. E quello che mi irrita di più è vedere che palesemente sa fare benissimo le cose raffinate e ironiche… però, per la maggior parte del tempo, fa – o fa fare – tutt’altro.

Oh, signor Brachetti! E’ proprio necessario fare questo? E’ per compiacere il gusto del pubblico? O forse è sempre stato così e io mi ero fatta un’idea sbagliata? Ero proprio decisa a divertirmi, ieri sera: sono venuta a Palazzo Te piena di entusiasmo e di senso di meraviglia, pronta a tornare bambina per un paio d’ore…

…e me ne sono tornata a casa, come suol dirsi, con le pive nel sacco.

Oh, Brachetti…ultima modifica: 2010-07-25T08:19:00+02:00da
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