Senza Errori di Stumpa

Istitutrice Privata – O Giù Di Lì

Da un un mese e mezzo ho un lavoro come… mah, se non suonasse tanto bruttino quanto pretenzioso, direi come writing coach.

Tutto è nato da una valutazione – uno di quei manoscritti che un autore invia per averne un parere dettagliato. E il parere non era, temo, dei migliori. C’era qualche idea, qualche intenzione, ma l’esecuzione lasciava molto, molto a desiderare – tanto da soffocare la buona idea iniziale.

Questo è un genere di verdetto che si formula con tutto il tatto possibile, cercando di far passare il concetto che voler scrivere è condizione necessaria ma non sufficiente per saper scrivere, che c’è tutta una tecnica, che… Insomma, il repertorio abituale – ma con grazia. 

Le reazioni possono variare. Dal gelido ringraziamento al commosso entusiasmo*, dagli insulti alla richiesta di valutazione di una seconda stesura sei mesi più tardi… E poi c’è R. che, dopo avere letto la valutazione, ha deciso che se c’è una tecnica, allora lui la vuole imparare.

“Ma non voglio fare un corso di scrittura: ne ho già fatto uno, ed era una cosa un po’ new age. A posteriori vedo che non ho imparato granché. Voglio qualcuno che mi segua personalmente, che mi mostri punto per punto quello che non va, e mi aiuti a migliorarlo, che m’insegni la tecnica…”

E così adesso stiamo facendo qualcosa che sta a metà tra un editing molto approfondito e un corso di scrittura individuale. R., che credeva di cominciare a riscrivere subito la sua novella riga per riga, è rimasto sorpreso iniziando da teoria ed esercizi, e al momento è nella fase del Millepiedi di Kipling – non sa più troppo bene quale sia la prima zampa da sollevare per camminare… Però è un millepiedi molto entusiasta. Dice che sta scoprendo un sacco di cose di cui non sospettava nemmeno l’esistenza. Comincia a vedere archi narrativi dappertutto, si sorprende a descrivere a mente tutti i posti in cui si trova. Ha una comprensione nuova della complessità della scrittura, della consapevolezza e del pensiero che ci vogliono.  Per cominciare è qualcosa, direi.

E dal mio punto di vista, tutto ciò è molto istruttivo.

Tenere corsi di scrittura a una quindicina di allievi è interessante e rivelatore, ed è stato fondamentale per sistematizzare il mio approccio alla scrittura – ma il feedback è sempre un po’ quel che è. Non sono tantissimi gli allievi disposti a “fare i compiti”, perché il timore dell’analisi, del giudizio dell’insegnante e dei compagni, è sempre forte. Col risultato che seguire davvero il progresso degli allievi durante il corso non è facile. Invece con un singolo è tutto molto diverso. Di volta in volta si lavora su un aspetto particolare, si comminano esercizi, li si corregge in dettaglio, li si fa rifare se occorre, e poi si combinano le tecniche nuove in quello che, se tutto va bene, sarà un pezzo della nuova stesura. E si tocca con mano quel che funziona e quel che no. 

È stimolante. È rivelatore. È istruttivo. È di notevole soddisfazione. E sarà molto utile per il prossimo corso da quindici che mi capiterà. E per la mia scrittura, anche – il che non guasta proprio mai.

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* Sì, non spessissimo, ma succede anche questo.

Istitutrice Privata – O Giù Di Lìultima modifica: 2013-03-27T08:10:00+01:00da
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