Un rapido post per segnalarvi il fatto che oggi è Bloomsday – il giorno in cui i joyciani-ulissiani si danno convegno a Dublino per discutere di letteratura, assistere a letture drammatizzate, ripercorrere i passi di Leopold Bloom e Stephen Dedalus, bere quantità inordinate di birra e giocare a giochi letterari – il tutto in abiti edoardiani, il tutto ispirato all’Ulisse. E se Dublino è la capitale di questo magnifico e lievemente folle festeggiamento letterario, anche il resto del mondo non scherza.
Anche in Italia facciamo la nostra parte: Trieste, com’è ovvio, ma anche Salerno e una certa quantità di altri posti…
Perché tutto ciò? Perché l’Ulisse si svolge tutto in un giorno, appunto il 16 giugno 1904. E perché il 16 giugno? Non è come se non ci si fosse disperati a cercare un significato: il 16 giugno 1904 è la data del primo appuntamento di Joyce con il suo grande amore, Nora Barnacle. Lo stesso giorno, vent’anni dopo, a Ulisse pubblicato, Joyce era in ospedale e annotò sul suo taccuino di avere ricevuto un mazzo di ortensie bianche e azzurre da degli amici. “Oggi 16 giugno 1924 – vent’anni dopo. Chissà se qualcuno si ricorderà di questa data.”
Si direbbe di sì – e d’altra parte si era preso la briga di immortalarla nel suo capolavoro…
Così, cento e tredici anni più tardi, si celebra ancora con grande entusiasmo e altrettanta fantasia. E per quanto debba confessare che in realtà Ulisse non mi piace particolarmente, adoro questa frenesia di celebrazione letteraria.
Concludo segnalandovi la pagina rilevante al Project Gutenberg. Happy Bloomsday!
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