Sì, sì, sì: ancora D’Artagnan. E’ più forte di me, che ci posso fare? E poi sono sicura che Cyrano non se la prende.
b) Dalla voce “The Three Musketeers” di Wikipedia (traduzione mia):
Influenza su opere successive
Nel 1939, l’autrice americana Tiffany Thayer pubblicò un romanzo intitolato Three Musketeers (Thayer, 1939). Si tratta di una rinarrazione della storia, ricreata con le parole dell’autrice, fedele alla trama originale, ma raccontata in un ordine differente e con punti di vista ed enfasi differenti rispetto all’originale. Per esempio, il libro si apre con una scena della gioventù di Milady e la storia della sua marchiatura a fuoco, in modo da sviluppare di più il suo personaggio e rendere più credibili e comprensibili le sue azioni e macchinazioni successive. La Thayer ttratta l’aspetto sessuale della storia in modo molto più esplicito rispetto alle traduzioni inglesi dell’originale, ciò che ha creato occasionali episodi di costernazione nei casi in cui il suo libro è finito per errore negli scaffali di letteratura per l’infanzia e nelle biblioteche scolastiche.
c) e infine, come potevo non citare Nizza e Morbelli? Spero di non infrangere i diritti di nessuno, se riporto qui l’entrata in scena del loro D’Artagnan che, nottetempo, bussa fragorosamente alla porta della taverna “Al Gatto Melanconico”:
– Olà, apri, cane di un oste, apri, se hai cara la vita!
D’Artagnan, ça va sans dire, non è da solo, ma con i suoi tre sodali. E insieme a loro si presenta cantando così*:
Noi siamo i prodi figli di Dumasse;
della paura, chi se ne impipasse?
Chiunque, non appena ci guardasse,
vedresse che noi siamo i Moschettier.
Dumasse nel romanzo ve lo scrisse
e poi svariate volte ve lo disse
che noi siam Athos, Portos e Aramisse
e il quarto del terzetto è D’Artagnan.
Da Nizza&Morbelli, I Quattro Moschettieri, 1935.
(*La canzone sarebbe da cantarsi sull’aria di “TRE” di Mascheroni, e io ve lo dico per dovere di cronaca, ma quanto a chi fosse Mascheroni e come fosse l’aria di “TRE”… eh!)
E con questo ho chiuso con D’Artagnan. Davvero.