Senza Errori di Stumpa

Perché Diamine “Lord Jim” è Il Libro Della Mia Vita

Dialoghetto ieri a Gonzaga:

Una Signora: “Le è piaciuto Il Tiranno di Manfredi? “

Io: “Non mi è dispiaciuto, ma non è il libro della mia vita.”

Un’altra signora: “E qual è il libro della sua vita?”

Sobbalzo sembre quando vengo presa alla lettera in queste circostanze, ma naturalmente ho risposto che il libro della mia vita è Lord Jim, di Conrad. Come al solito, pochi lo avevano letto, e di quei pochi nessuno lo apprezzava alla follia (tranne una signora di origine inglese). Sempre così. Lo raccontavo ieri sera per telefono ad A., e lei, che LJ non lo sopporta, è sbottata:

“Lo vedi che è malsano avere Lord Jim per libro della tua vita? Si può sapere perché, poi?”

Indignata, ho ribattuto per un’infinità di ottimi motivi, al che A. si è messa a ridere, e poi siamo passate a discutere se andare o no a vedere Avatar. Ora, non so se andremo a vedere Avatar, ma ho rimuginato sulla domanda. Ebbene, A., ecco perché:

1) Perché la prima volta che l’ho letto l’ho piantato a pagina dodici, convinta che non mi piacesse, ma ero già talmente catturata che ho dovuto riprenderlo in mano e leggerlo tutto.

2) Perché dopo vent’anni seguito a rileggerlo ancora e ancora, e ogni volta ci trovo qualche sfumatura nuova, qualche sottigliezza che mi era sfuggita, qualche meraviglia sepolta un po’ più a fondo.

3) Perché il suo protagonista è così ben scritto che per me non è meno reale di una persona in carne ed ossa. Io conosco Jim, so che voce ha, che tipo di sguardo, come si muove, in che modo ragiona. Quasi un membro della mia famiglia.

 4) Perché nei momenti difficili e di fronte alle decisioni epocali, quello è il libro che riprendo in mano, anche se (o forse proprio perché) è una storia dolorosa, di colpa e di fallimento, di paura e di occasioni mancate, e di redenzione che sembra raggiunta e poi sfugge di mano.

5) Perché a diciotto anni, leggendone una versione semplificata in lingua originale mi sono innamorata dell’Inglese con un entusiasmo che dura tutt’oggi, e ho scoperto che leggere un libro tradotto e leggerlo in originale sono due esperienze completamente diverse.

6) Per la scena in cui, dopo la vittoria sugli uomini di Ali, la gente del villaggio acclama tumultuosamente Jim, con i gong e i tamburi, sventolando bandierine bianche, rosse e gialle. La scena è narrata al lettore da un narratore che riferisce di come Marlow gli abbia raccontato la versione di Jim. E in cinque righe, attraverso questo cannocchiale rovesciato di punti di vista, mi si è impressa in mente con una vividezza indimenticabile.

7) Perché in mani diverse questa vicenda sarebbe stata solo un melodramma avventuroso, e invece Conrad ne fa una tragedia dell’incapacità di vivere all’altezza delle proprie aspettative: Jim non solo non è perfetto, ma soccombe alla sua imperfezione, travisa se stesso e gli altri, insegue o rifugge cose che non esistono, non impara mai a venire a patti con la realtà, e paga (e fa invoontariamente pagare a tanti altri) un prezzo altissimo, nel finale più desolato che si possa immaginare.

8) Perché a sedici anni, leggendo questa storia, ho capito per la prima volta che un autore deve essere spietato con i suoi personaggi, non deve risparmiare loro nulla, non deve proteggerli né da loro stessi, né da ciò che accade nelle storia, né dal giudizio del lettore.

9) Perché dalla complessità della sua struttura e della sua caratterizzazione ho avuto la prima impressione che scrivere non fosse questione di aspettare l’ispirazione, aprire il proprio cuore e vuotarne il contenuto sulla carta: tra letture, riletture, analisi, dissezioni e uno sciagurato tentativo di riduzione teatrale, Lord Jim è stato la mia prima scuola di scrittura.

10) Perché negli ultimi vent’anni la mia aspirazione è stata (e ancora è) non quella di scrivere un libro come questo, ma di scrivere un libro che ne abbia l’intensità, le ombre, la passione, la potenza e la bellezza. Wish me luck.

E voi? Che cosa ha fatto per voi il libro della vostra vita? Che cosa avete trovato tra le sue pagine?  

Perché Diamine “Lord Jim” è Il Libro Della Mia Vitaultima modifica: 2010-01-19T09:28:00+01:00da
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