Perdonate se sono breve, ma ho un’incantevole tonsillite fuori stagione, ho la febbre e sono sotto antibiotici: sono lucida e aguzza come un paguro intagliato nella pietra pomice.
Tuttavia volevo ricordare Michael Stern Hart, che è morto dieci giorni fa. Qui trovate il necrologio pubblicato sul sito del suo progetto.
Michael Hart era stato l’ideatore del Project Gutenberg Project e il padre dell’ebook.
Al suo progetto diede il nome di Gutenberg, lo stampatore che alla metà del Quattrocento aveva rivoluzionato la diffusione dei libri e della conoscenza per mezzo di uno straordinario nuovo supporto. L’impatto della digitalizzazione sulla diffusione della conoscenza, nelle intenzioni di Hart, doveva essere pari a quello della stampa.
Quarant’anni più tardi, molto di quello che Hart sognava si è realizzato – e il suo progetto, realizzato con molto lavoro personale e con l’appassionata partecipazione di migliaia e migliaia di volontari, ha avuto un ruolo fondamentale nella diffusione della lettura digitale.
Al momento il PG conta più di 36000 testi in una sessantina di lingue e in vari formati. Non sempre la qualità delle trascrizioni e delle conversioni è ottimale – vero. Ma i testi sono lì, numerosissimi, accessibili, a disposizione di chiunque: una straordinaria miniera, un esempio di sforzo collaborativo, un’idea che ha funzionato e un’ispirazione.
Hart era un instancabile visionario capace di mettere in pratica ciò che sognava, un trascinatore, un personaggio abrasivo, irrequieto e brillante che ha dato una mano a modellare il nostro mondo digitalizzato.
Gli piaceva ripetere questa citazione di G.B. Shaw: “La gente ragionevole si adatta al mondo. La gente irragionevole cerca di adattare il mondo a se stessa. E dunque tutto il progresso si deve alle persone irragionevoli.” E naturalmente Hart considerava se stesso molto irragionevole.
E dunque, che bisogna dire, se non che siamo grati per l’irragionevolezza?