Confesso (senza particolari sensi di colpa) una debolezza per le cosiddette opere minori. Quelle meno conosciute, quelle meno considerate, quelle che, quando le citi, sette interlocutori su dieci ti guardano tra il blank e il sospettoso.
Se poi l’autore in questione ha scritto un singolo romanzo storico a titolo d’esperimento – e l’esperimento è unanimemente considerato non dei più riusciti – statene certi: è mio.
Dickens invece di romanzi storici ne ha scritti due: il celeberrimo A Tale Of Two Cities (uno dei più letti tra i suoi lavori) e il dimenticato Barnaby Rudge. Indovinate qual è il mio prediletto? BR è una vicendona un po’ vaga ambientata sullo sfondo dei Gordon Riots – una quasi-surreale sollevazione anticattolica nella Londra del primo Settecento – con un protagonista eponimo che dev’essere una delle meno riuscite creazioni dickensiane e una coppia di Primi Amorosi di cartoncino. Ma il povero, matto Lord Gordon e il suo perfido segretario, il corvo Grip (cui si ispirò Poe), la cameriera Miggs, la sera d’inverno nella locanda a Chigwell e l’assalto alla prigione di Newgate… Ah! Può darsi che non sia il più coerente dei romanzi, ma là dove funziona è firstest rate.
E in una vena simile, confesso ancora che, se parliamo di A.C. Doyle, le mie preferenze vanno decisamente alle avventure del Brigadiere Gérard, che tra tutti i lavori di Hesse prediligo Il Giuoco Delle Perle Di Vetro, che in fatto di Yourcenar ricordo con maggior piacere L’Opera Al Nero che non Le Memorie Di Adriano, che di Kipling preferisco i racconti ai romanzi… e potrei continuare a lungo.
Non so: qualche volta è per l’ambientazione storica, qualche volta perché mi piacciono le spigolosità di un autore in via di formazione, e qualche volta – sospetto – per spirito di contraddizione. Ma credo che ad attirarmi più di tutto siano le imperfezioni impigliate nella grana della scrittura, il contrasto tra ciò che funziona e ciò che non funziona, l’attrito con il genere inconsueto o inadatto, le smagliature che lasciano intravedere l’interno del meccanismo… E forse anche, lo ammetto, il piacere di una predilezione solo mia – o quasi. Che volete farci? Ciascuno è sentimentale a modo suo
E voi? Quali sono le vostre opere minori preferite? E perché?