Senza Errori di Stumpa

La Lista Quotidiana (ovvero, Lotta alla Procrastinazione in Cinque Facili Punti…)

Procrastinazione, procrastinazione…

Male diffuso, si sa – e che si presenta in numerose varietà. Mi si dice che pochi scrittori ne vadano immuni, il che è quasi carino, se ci pensate: ci si può dire che no, non si sta gettando via del tempo in maniera vergognosa, è solo un occupational hazard, un effetto collaterale della scrittura. Roba da scrittori.

Nelle buone cattive giornate si riesce persino quasi a convincersi.

Io ne soffro da anni e, per effetto drammatico, mi piace descrivermi come procrastinatrice cronica e refrattaria a qualsiasi cura, metodo e palliativo… Ma in realtà posso anche confessare che non è del tutto vero. In realtà negli anni sono giunta alla conclusione che la cura – o almeno il contenimento – della procrastinazione è qualcosa che funziona in modo molto diverso da pessimo individuo a pessimo individuo.

E allora ho deciso di mettervi a parte dell’unico metodo che abbia l’aria di funzionare per me. Almeno vagamente.

Il mio scanner è orribile…

E questo metodo, o Lettori, è la Lista Quotidiana.

La LQ è proprio quel che s’immagina dal nome: un elenchino di cose da farsi per la giornata.

“Capirai!” mi pare di sentirvi dire – e lo ammetto: detto così, dopo tutta questa introduzione, sembrerà il bathos del secolo. Però che devo dire? Per me funziona ragionevolmente, e magari può funzionare anche per qualcun altro, per cui… here goes.

I. L’elenchino si fa per iscritto – meglio se a mano. Metà del punto è proprio lì, credo. C’è un che di irrevocabile in ciò che si scrive. Una volta che è sulla carta, implica una certa quantità di responsabilità, un impegno preso. Scripta manent. Carta canta. E quant’altro. Un tempo lo facevo su foglietti volanti, poi ho cominciato a trovare più pratico e più efficace l’uso di un taccuinetto piccolo piccolo che abita sul mio tavolo.

II. L’elenchino deve essere realistico. Compilare liste di quindici o venti voci è del tutto inutile e molto frustrante. Tre, quattro voci – qualche volta cinque. Almeno per cominciare. L’idea non è quella di fabbricarsi la leva e sollevare il mondo entro sera. Una quantità affrontabile di cose fattibili. E so benissimo che tutti facciamo ben più di quattro o cinque cose al dì, ma nella lista vanno quelle proprio irrinunciabili, quelle che ci si vuole costringere a fare, quelle significative e/o inconsuete.

III. Ogni volta che si conclude qualcosa, lo si segna sulla lista. Io faccio un pallino arancione attorno al puntino della voce relativa – e lasciate che ve lo dica: c’è un che di molto soddisfacente in ogni singolo pallino, e nel veder crescere i pallini nel corso della giornata. Fatto. Fatto. Fatto. Puerile? Può darsi. Efficace? Per me sì.

IV. Ogni tanto, in periodi particolarmente intensi o quando decido di essere efficiente, ogni domenica o lunedì compilo anche una lista settimanale, da suddividersi poi in liste quotidiane. Qualche volta funziona, qualche volta no – ma alla fin fine è pù una faccenda organizzativa che altro.

Revisione oggi pomeriggio…

V. E se a sera qualche voce resta senza pallino arancione… pazienza. Niente tragedie. Si trasferisce la voce nella lista del giorno dopo, e si ricomincia. Il fatto che più pallini arancione siano più soddisfacenti di meno pallini arancione è un buon motivo per essere realistici al punto II. Non stiamo parlando di nulla di terribilmente razionale o elaborato, sapete. Si tratta soltanto di imbrogliare la propria cinciallegra interiore e indurla a un minimo di concentrazione ed efficacia…

Per me, come vi dicevo, tende a funzionare. O quanto meno, funziona un po’ meglio di altre cose. Provate, se vi va – e sappiatemi dire.

 

 

 

La Lista Quotidiana (ovvero, Lotta alla Procrastinazione in Cinque Facili Punti…)ultima modifica: 2015-09-21T11:34:25+02:00da
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